APRILE
"Va via" continua a dire la mia amica in corridoio.
"Voglio solo sapere come sta" riconosco la sua voce anche se è un sussurro mancato,
"Te lo dico io come sta. Non sta bene Mattheo, e indovina di chi è la colpa?"
"Ti rendi conto quanto faccia male vederla affondare e spegnersi ogni giorno sempre di più? No, tu questo non lo sai, e non lo saprai mai perché non sai cosa vuol dire tenere ad una persona.""Denise io l'amavo"
"No Mattheo, tu non l'amavi perché non si distrugge la persona che si ama"
"Sono stato ingannato"
"E a lei non pensi? Credi che lei si sia divertita mentre giaceva mezza morta in cortile per i tuoi sadici giochetti da ragazzo geloso?"
Mi aggrappo al cuscino per evitare di urlare e di sprecare fiato.
Mi amava...gli sono bastati sessanta miseri giorni per smettere di amarmi?
Il suo amore era così epico come diceva da poterlo dimenticare dopo neanche due mesi?
Vorrei avere il suo stesso coraggio,
vorrei avere la sua stessa forza per poter andare avanti.
Ma come posso?
Come posso andare avanti sapendo che lui non mi vuole più nella sua vita,
che non possiamo stare insieme,
che non possiamo guardarci senza sprofondare nell'oblio.
La odio.
Odio questa cazzo di sensazione, la sensazione che mi fa fermamente credere di aver fallito in tutto.
E forse è così,
ho fallito in tutto,
ho fallito con la mia famiglia,
con l'amore,
con la scuola,
e persino con me stessa.
La odio cazzo.
Ho sempre finto e me ne rendo conto solo ora guardando la pioggia colpire la finestra della mia camera.
Ho sempre cercato di fingere di essere forte, una ragazza dura che non soffre.
Ma la verità è che sono sensibile e fragile.
Sono debole.
Voglio fingere di non provare emozioni, ma la verità è che sto soffrendo.
Tanto.
Fingo di avere una corazza indistruttibile, perché se gli altri mi conoscessero davvero, mi distruggerebbero con una sola e semplice parola.
Ed è quello che ha fatto lui sostanzialmente.
Voler bene ad una persona è spaventoso, richiede coraggio perché quando si tiene a qualcuno devi accettare il fatto che potresti perderlo.
La vita non ama seguire gli schemi, è più tosto imprevedibile ma spesso lo dimentichiamo, ci illudiamo di avere il controllo e finiamo per trascurare ciò che conta realmente.
Perdiamo di vista il punto della situazione, spesso siamo così presi dalle cose che sembrano grandi ma che contano così poco che basta un istante per capovolgere tutto e rimpiangere di aver detto quella parola, di non aver perdonato quella persona, di non aver dato il giusto valore a quel momento.
Spesso accadono situazioni inaspettate, capisci di stravolgere ogni piano, di toglierci la libertà, il tempo e addirittura la perdita di qualcuno che amiamo.
Lui mi voleva bene,
a modo suo certo ma mi voleva bene,
e questo mi basta.
"Idiota" dice Denise entrando e sbattendo la porta,
continuo a fissare l'amarezza della pioggia non prestandole attenzione.
"Fede ascoltami..." si siede accanto a me e cerca di afferrarmi la mano gelida,
"Devi tornare alla tua vita, non dico di farlo tutto in una volta ma almeno ti prego provaci...non riesco a vederti così...fa male persino a me" sospira non ottenendo la benché minima risposta da parte mia.
"Ho parlato con Silente..." chiudo gli occhi dopo non so quanti giorni, ma non ho il tempo di riposarli che in un millesimo di secondo si riaprono.
"Non sa se può coprirti e farti passare l'anno se continui a non venire a lezione, non hai voti e quei pochi che hai non sono sufficienti..." mi giro verso di lei e il collo mi duole dato che a malapena muovo il corpo.
La guardo fissa negl'occhi,
"Ti sembra che io possa andare a lezione? Riesco a muovere le gambe solo per andare in quel merdoso cortile tutti i santi giorni. Non posso dimenticare li cosa sia successo, non posso dimenticare la parte di me che è morta li quel giorno, non posso dimenticare lui, non posso smettere di soffrire solo perché i miei voti non mi faranno passare l'anno. Non mi interessa, non lo capisci? Non mi interessa, non più" non parlavo da quando sono caduta a terra urlando, mi brucia la gola e il cervello mi scoppia sentendo di nuovo la mia voce."Perché continui ad aggrapparti a questa storia? Perché continui ad aggrapparti a lui?"
"Perché io lo amo" mi piange il cuore solo a dirlo, io amo lui e lui non ama più me.
"E allora smetti di amarlo" lo fa sembrare facile,
"Non posso!"
"Io brucio per lui! Io sopravvivo per lui con la speranza che un giorno torni da me e si sono una sciocca perché a quanto sembra si è già dimenticato di me ma io lo aspetterò. E non mi importa se per farlo dovrò affrontare le fiamme dell'inferno, e non mi importa se non vorrà più vedermi. Perché questo significa amare una persona""Io lo amerò sempre e comunque"
"Beh allora cerca di essere egoista per una volta, fallo per te stessa se non vuoi farlo per me" mi giro a guardare di nuovo la finestra abbattuta e sbiadita da continue goccioline.
Ti amerò per sempre anche quando tu non vorrai più vedermi.
Bugiardo, non mi vedi da sessanta giorni e già hai smesso di amarmi.
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𝑹𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂𝒎𝒊 𝒄𝒐𝒔𝒊 𝒄𝒐𝒎'𝒆𝒓𝒐
Fanfiction"𝑇𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑔𝑜 𝑓𝑎 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑎, 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑚𝑖 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑟𝑒" "𝐸 𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑖 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑠𝑠𝑖?" "𝐴𝑙𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑚𝑖" ___________________________________________ 𝙰𝚃𝚃𝙴𝙽𝚉𝙸𝙾𝙽𝙴; ;𝚀𝚄𝙴𝚂𝚃𝙾 𝙴' 𝙸𝙻 𝙲�...