"Come ti senti oggi Federica?" alzo lo sguardo verso la donna con gli occhiali e il blocchetto d'appunti che attende una mia parola.
E' la psicologa del reparto, è già la seconda volta che ci incontriamo, la prima è stata ieri mattina ma sono rimasta in silenzio. Non ho detto una parola perché poche ore prima mi ero svuotata con Ethan, siamo stati fino alle cinque del mattino in quel dannato corridoio a conversare, mi ha spiegato qui le cose come funzionano e ho imparo ad usare quella cosa che lui chiama -macchinetta-.
E' simpatico ma è un po' strano, come tutti qui del resto.La donna aspetta una risposta da parte mia e io ho voglia di dargliela, ho voglia di parlare con qualcuno che magari può capirmi per quanto possa essere difficile.
"Oggi è uno di quei giorni dottoressa. Non sento...niente. Non sento niente, mi alzo e penso -di nuovo? Davvero? Devo farlo di nuovo? Devo davvero continuare ad alzarmi per poi tornare a dormire anche da sveglia?" annuisce e scrive,
"Che intendi per uno di quei giorni?" mi prendo il viso tra le mani e mi copro il volto lasciando solo gli occhi scoperti."Ci sono giorni che per colpa delle mie medicine mi sento come se stessi annegando in me stessa. Come se il fuoco mi stesse bruciando e io non stia soffrendo. Come se l'acqua mi inondasse i polmoni e io continuo comunque a respirare. Insomma come è possibile?"
"Quindi credi che sia colpa delle medicine?" annuisco, mi sembra ovvio.
"In questo caso posso dirti che devi imparare-" la interrompo,
"Si lo so, devo imparare a prenderne la giusta dose ma come faccio ad imparare se non so da dove iniziare?""Lo capirai con il tempo sta tranquilla" annuisco e mi distendo sul divanetto rosso.
"Credi di sapere il motivo della tua caduta in depressione?" mi blocco a guardare il soffitto, si che lo so, certo che lo so.
"Dottoressa..." mi ferma,
"Oh chiamami Loren" mi passo la lingua tra le labbra."L'amore Loren, è per questo che sono qui" annuisce e scrive,
"Perché?" mi mordo il labbro,
"Perché? Beh vediamo avevo una vita normale, non ho mai avuto problemi, ero una stronza che se ne fregava della gente ma poi è arrivato lui e boom il mio mondo è scoppiato. Sono passata dall'essere me all'essere quello che lui voleva che fossi. All'inizio ero solo il suo giocatolo, poi abbiamo iniziato a frequentarci ma ho scoperto che mi tradiva poco dopo ci siamo fidanzati ma non è durata molto dato che lui mi ha rivelato di aver ucciso mia madre e che mio padre che credevo morto era vivo e che ora è il suo padrigno. Se ne era andato ma poi è tornato e ci sono ricaduta, siamo durati due settimane poi si è presentato quell'odioso di suo fratello e un mio amico ha avuto la brillante idea di baciarmi davanti a lui. Ho provato a risolvere le cose ma lui a provato ad uccidermi per la seconda volta, perché si ci aveva già provato. Era a tanto così dal farlo ma poi l'hanno fermato. In sostanza la fonte dei miei problemi non è lui ma mio padre. Perché è stato mio padre a mandarlo da me." silenzio per un attimo, mi giro verso di lei e la vedo confusa.Alza le sopracciglia fa un bel respiro e si appunta qualcosa.
"E secondo te le sue azioni ti hanno portata a questo?" annuisco,
"Si in parte, vede dopo che ha provato ad uccidermi ho passato tre mesi davvero orribili, non mangiavo e se lo facevo vomitavo, non dormivo, le mie giornate le passavo nella mia camera a guardare la finestra e a piangere. La mia migliore amica si occupava di me. Mi stava accanto ma non serviva. Dopo tre mesi ho provato ad uscire e ad andare a scuola ma l'ho visto li felice senza di me e sono crollata. Così ho preso la decisione di suicidarmi ma non ce l'ho fatta. Poi lui ha bussato alla mia porta e mi ha chiesto di ridargli la sua roba, così io l'ho fatto ma poi quando è andato via è arrivata l'adrenalina che mancava. Così si mi sono impasticcata e sono finita qui.""E quando eri con lui come ti sentivi?" sorrido,
"Bene, davvero bene Loren. Non mi sono mai sentita così bene in vita mia ma ad ogni angolo spuntavano bugie e inganni. Non hai idea di quante cosa io gli abbia perdonato. E sinceramente non me ne pento. Anzi lo farei ancora." un lacrima mi esce timidamente dall'occhio sinistro.
STAI LEGGENDO
𝑹𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂𝒎𝒊 𝒄𝒐𝒔𝒊 𝒄𝒐𝒎'𝒆𝒓𝒐
Fanfiction"𝑇𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑔𝑜 𝑓𝑎 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑎, 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑚𝑖 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑟𝑒" "𝐸 𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑖 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑠𝑠𝑖?" "𝐴𝑙𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑚𝑖" ___________________________________________ 𝙰𝚃𝚃𝙴𝙽𝚉𝙸𝙾𝙽𝙴; ;𝚀𝚄𝙴𝚂𝚃𝙾 𝙴' 𝙸𝙻 𝙲�...