Riapro gli occhi e in fondo alla sala, accanto alla porta intravedo Denise e Madama Chips ferme a parlare, il suo sorriso svanisce e gli occhi ormai secchi gli si riempiono di nuovo di lacrime.
La guardo piangere e mi sento così fottutamente inutile, vorrei correre li e dirle che va tutto bene ma per quanto io lo voglia non posso muovermi altrimenti cadrei a terra come un'idiota.
Poso la testa sul cuscino e osservo il soffitto biancastro dell'infermeria,
chissà se Mattheo sa che sono qui,
chissà se è stato proprio lui a trovarmi,
chissà se verrà mai da me e si scuserà.
Denise mi distrae dai mei pensieri ormai ossessivi sedendosi al mio fianco e baciandomi la mano.
Mi guarda con le lacrime a gli occhi speranzosa,
"Fai di nuovo una cosa così e ti ucciderò io stessa sappilo" sorrido debolmente,
"C-com" riesco a malapena a parlare ho la gola in preda alle fiamme ma lei sembra capirmi quindi mi racconta tutto senza che io chieda.
"Non sforzarti sei molto debole" mi accarezza la mano e la stringe al tempo stesso per assicurarsi che io non la lasci più.
"Sono entrata in stanza e ti ho vista a terra priva di sensi, con sangue che gocciolava da naso e orecchie. Mattheo era ancora fuori dalla tua camera, stava raccogliendo la roba che tu gli hai -gentilmente- ridato-" ridiamo entrambe, gentilmente non è il termine che avrei usato.
"L'ho subito chiamato e quando ti ha vista si è bloccato io non sapevo cosa fare sembrava non intenzionato ad aiutarti e quindi ho urlato aiuto in modo che qualcun altro arrivasse, e si è presentato Draco che ti immediatamente portata qui" non sentivo il suo nome da quel maledetto giorno e non credo di volerlo sentire neanche dopo che mi ha salvato la vita se così si può dire.
"Abbiamo aspettato fuori per ore e poco fa ci hanno detto che hai avuto un emorragia celebrale e che per ora sei fuori pericolo." la testa mi duole e in automatico, senza rendermene conto la tocco con la mano.
Denise guada la fascia che mi avvolge la testa affranta,
"Mi dispiace per i tuoi capelli...hanno dovuto tagliarne una parte per poterti aprire e fermare l'emorragia" rimango fissa a guardarla per poi guardarmi in torno inpanicata, non posso avermi tagliato i capelli.
I mei ricci, i miei fottuti capelli, mi hanno lasciata con dei cazzo di buchi?! Nonono i miei capelli erano il mio punto forte, era il punto forte della nostra storia oltre al sesso ovviamente, lui adorava i miei cazzo di capelli.
Come farà a guardarmi ora con gli stessi occhi?
Come farà semplicemente a guardarmi?
Sarò orrenda.
La mia amica cerca di tranquillizzarmi ma l'unica domanda che mi viene spontanea è;
"D-dov'è Mattheo?" sospira e abbassa lo sguardo,
"E' ancora qui fuori Madama Chips vuole solo una persona e-" la interrompo,
"Fallo entrare voglio vederlo" mi guarda scioccata per un attimo ma poi annuisce si alza ed esce a chiamarlo lasciandomi sola con la sua figura che entra nella stanza e con quella della mia amica che va via.
Cammina verso di me con lo sguardo basso e cupo,
si sente in colpa forse?
Beh si, dovrebbe, è colpa sua se sono qui con metà testa pelata.
Lo guardo avvicinarsi e sedersi sul bordo del letto,
alza lo sguardo e nel guardarmi gli si spezza,
"Come stai?" rido, "Sto soffrendo se questo ti fa stare meglio" distoglie immediatamente lo sguardo osservando la mia testa bendata.
"Sono così dannatamente brutta che non riesci neanche a guardarmi?" scuote la testa,
"Non è questo è che mi sento dannatamente responsabile" annuisco leggermente per evitare che il collo mi faccia brutti scherzi.
"E fai bene" dico sicura di me, voglio farlo sentire come mi sono sentita io in tre mesi e chissà per quanti altri ancora.
"Sai Mattheo cos'ho voglia di fare in questo momento? C'è una parte di me che vorrebbe solo baciarti e dirti quanto ti ama...l'altra parte di me vorrebbe solo insultarti, riempirti di merda per poi farti stare male. Vorrei farti piangere, vorrei che provassi lo stesso dolore che tu mi hai procurato, illuderti e sparire come tu hai fatto con me." mette la sua mano sulla mia e non riesco a staccare gli occhi dal suo gesto,
"Lo so, so che tu-" tolgo immediatamente la mano, non riuscirà a manipolarmi, non sta volta.
"Non voglio la tua pietà" scuote la testa,
"Non è pietà Federica" rido nervosamente, "A no? Allora cos'è? Amore Mattheo? No non lo è e ti dico anche il perché, mentre io soffrivo li a terra mezza morta per mano tua e della tua gelosia maniacale tu mi avresti uccisa, e avresti tolto dal modo la persona che ami? No perché non mi ami, perché mentre mi facevo i miei trenta giorni senza di te, tu non sei venuto una volta, una volta sola a scusarti e dirmi -mi dispiace di averti quasi ammazzata in quel merdoso cortile-, mentre io mi facevo i miei sessanta giorni hai avuto la faccia tosta di presentarti e di dire in modo che io ti sentissi, -io l'amavo- mi amavi? Parlavi al passato, da li ho dedotto che non mi amavi più. Che tutto in te di me fosse caduto nell'oblio dei tuoi ricordi." si morde il labbro imbarazzato,
"E sai qual è la cosa buffa? E che io non ho mai perso le speranze anche quando nel mio novantesimo giorno senza di te ti sei presentato alla mia porta e mi hai chiesto gli ultimi ricordi che avevo di te. E si avevo già intenzione di farlo ma tu eri talmente preso dal tuo ego che non hai notato le medicine già sparse per tutta la stanza, si potevi evitarlo, in mille modi, evitando di bussare, evitando di venire da me perché soltanto quando mi hai rubato i miei ultimi ricordi di noi ho avuto il coraggio di farlo"
"E ora non venirmi a dire che ti dispiace perché non ci credo. Scommetto che però ti sei divertito nel sapere che io fossi intrappolata nella mia stanza e tu libero di fare il cazzo che ti pare. Eri felice, lo vedevo quando andavo in cortile tutti i santi giorni sempre alla stessa ora, ti vedevo li in giro per i corridoi ad inseguire qualche ragazza con il tuo patetico fratello sempre sotto braccio. Dio non voglia che non ti sia già scopato qualcun'altra." mi pento immediatamente di averlo detto perché la risposta mi sembra così ovvia, abbassa lo sguardo e non dice nulla, annuisco ironicamente, il suo gesto mi fa capire già tutto.
E questo lo chiama amore?
Mi guardo intorno per evitare di ricascare nei suoi occhi marroni e di non riuscire più a parlare.
Guardo a terra e molto seriamente dico,
"Ora va via non voglio più vedere la tua faccia da ipocrita bastardo" sento il suo forte sguardo confuso e affranto su di me, ma non mi interessa. Deglutisce con fatica e riesco a sentirlo fin da qui la sua fatica e il suo sforzo per alzarsi da li.
Forse si mi vuole bene ma non è abbastanza.
Sono pronta a lasciarlo andare una volta per tutte.
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𝑹𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂𝒎𝒊 𝒄𝒐𝒔𝒊 𝒄𝒐𝒎'𝒆𝒓𝒐
Fanfic"𝑇𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑔𝑜 𝑓𝑎 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑎, 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑚𝑖 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑟𝑒" "𝐸 𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑖 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑠𝑠𝑖?" "𝐴𝑙𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑚𝑖" ___________________________________________ 𝙰𝚃𝚃𝙴𝙽𝚉𝙸𝙾𝙽𝙴; ;𝚀𝚄𝙴𝚂𝚃𝙾 𝙴' 𝙸𝙻 𝙲�...