𝑹𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂𝒎𝒊 𝒄𝒐𝒔𝒊 𝒄𝒐𝒎'𝒆𝒓𝒐

Tentazione

Mi sono sistemata un minimo e sono andata a lezione.
Mi sono seduta in fondo alla classe da sola. 
Mi sento molto meglio rispetto a ieri pomeriggio. 
Volevo ringraziare Colin per avermi aiutato ma non l'ho visto a lezione e nemmeno a pranzo. 

Butto i libri sul tavolo della biblioteca e mi siedo per iniziare a studiare se pur controvoglia.
Inizio a leggere ma mi rendo conto che questo non è il libro giusto così mi alzo e vado verso lo scaffale impolverato. 

Cerco il libro giusto e lo vedo in alto,
"Fantastico" dico rendendomi conto di non arrivarci. 
Cerco con tutta me stesa di afferrarlo ma la mia bassa statura mi sta dando parecchi problemi. 
"Dannato libro!" Mi metto in punta di piedi, perché diavolo la magia non mi aiuta in questo?

Una mano si posa sulla mia posata sullo scaffale, 
una presenza si presenta dietro la mia schiena e si spinge su di me afferrando il libro che cerco. 
Mi giro e incontro i suoi occhi nocciola.

"Cerchi questo?" abbasso lo sguardo imbarazzata e mi spingo verso lo scaffale. 
"Si..." cerco di afferrarlo ma lui lo tira in dietro cercando di sporgersi verso di me. 

Mi ritraggo e sorrido timidamente. 
"Theo mi dai il mio libro?" scuote la testa, 
"No, perché dovrei?" sospiro. 
"Mattheo..." rigira la lingua dentro la guancia. 
"Siamo soli qui, ho controllato di persona..." aggotto le sopracciglia. 
"E quindi? Cosa vuoi un premio?" dico divertita. 

Annuisce serio. 
"Assolutamente si, ti ho afferrato il libro" annuisco a mia volta, 
"Si e non vuoi ridarmelo" alza le spalle. 
"Meritalo" sorrido, 
"Esatto, meritalo" dico passandogli sotto il braccio e scivolando via. 

"Tienilo pure non mi serve" dico iniziando a riempire di nuovo la mia cartella. 
"Andiamo stavo scherzando" annuisco, 
"Ah si? Beh io no. Non mi sono dimenticata della discussione di stamattina e forse non lo farò mai quindi ti consiglio di starmi alla larga Riddle" metto la cartella in spalla e inizio ad uscire dalla biblioteca. 

Mattheo mi segue fino ad arrivare alla porta, poi si posiziona davanti a me. 
"Aspetta" mi blocco e abbasso lo sguardo. 
"Il libro" me lo porge timidamente e io lo guardo grata.
"Non ci voleva così tanto no?" lo afferro e lo sorpasso. 
Non ho voglia di fare giochetti con lui. 

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Entro in camera mia e poso la mia roba. 
Ho parecchio caldo quindi decido di cambiarmi la camicia e di mettermi una canottiera nera.
Mi sistemo un po' il trucco e la gonna e riesco di nuovo.

Busso alla porta di Colin sperando che mi apra. 
La porta si apre e lui appare sullo stipite sorpreso di vedermi. 
"Occhi verd-" mi blocco nel vedere il livido che gli percorre la parte inferiore dell'occhio sinistro. 
Lo spingo, e entro chiudendo la porta. 

"E' stato Mattheo?" si distende sul letto. 
"No" mi mordo il labbro e mi siedo sul bordo. 
"Cerchi di nascondere il tuo essere gentiluomo?" sorride, 
"Beccato" sorrido e mi giro nella sua direzione. 

"Perché lo hai fatto?" si bagna le labbra, 
"Fatto cosa?" mi siedo meglio sedendomi al centro del letto accanto a lui.
"Beh vediamo, mi hai aiutato mentre stavo male, mi sei stato accanto e per aver impedito a Mattheo di entrare non so se ringraziarti o odiarti" posa il fumetto sul comodino accanto al letto e mi guarda incrociando le braccia al petto. 

"Come avrei potuto lasciarti in quelle condizioni scusa? Non sono un mostro" questo ancora devo constatarlo. Abbasso lo sguardo contraria dalle sue risposte. 

"Voglio essere sincero con te Federica...vedi io non sono come tutta la mia famiglia, si certo sono il figlio di Bellatrix e del Signore Oscuro ma a differenza di Mattheo io non ho mai ucciso nessuno...non ho mai toccato una sola anima con nessuna delle tre maledizioni. Ho sempre cercato di evitare di macchiarmi l'anima del sangue di qualcun altro.  E' per questo che mio padre vuole uccidermi e mi ha ripudiato, secondo lui non sono degno, non sono un vero Riddle...pur essendo il figlio maggiore Mattheo sarà il prossimo Signore Oscuro ed è per questo che lo odio." lo guardo dispiaciuta, non ne avevo idea...