Paura

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"Di cosa hai paura?" abbasso lo sguardo, in realtà non ci ho mai pensato. 
Non ho mai pensato alla mia più grande paura. 
E forse è proprio questo a spaventarmi.

Non credo sia la paura di rimanere sola, 
mi piace stare sola, 
mi aiuta a pensare. 

In questi mesi ho passato molto e forse anche troppo tempo da sola e sono stata bene sotto un certo punto di vista. 

"Il fuoco" rispondo senza pensarci, Loren appunta ogni singola parola. 
"Ma non il normalissimo fuoco, il fuoco dell'inferno, le fiamme che ti divorano pian piano e ti portano giù con se senza che tu te ne accorga. Sono stata mesi in mezzo a quel fuoco senza bruciarmi e ancora non riesco a concepire il motivo. Soltanto quando mi sono lasciata andare alla rabbia e al dolore mi sono scottata e la vendetta si è presa cura di me" annuisce e si sporge verso di me, 

"E credi di essere sola li nel tuo inferno?" scuoto la testa, 
"Non è del mio inferno che si parla" poi annuisco, 
"E si credo di essere la sola" si toglie gli occhiali. 

"Non credi che ci sia anche..." si ferma la guardo confusa, e dirlo mi viene quasi spontaneo, 
"Chi?" mi sorride e scrive l'ultima parola sul mio fascicolo per poi terminare con un punto. 

"Bene, credo che abbiamo finito qui" mi sporgo verso di lei per capire meglio,
"Congratulazioni, ce l'hai fatta" le sorrido incredula, 
"A fare cosa non capisco..." mi guarda seria, 
"Sei rinata dalle tue ceneri dopo aver preso fuoco" sorrido, 
"Come una fenice?" annuisce, 
"Esatto, hai preso fuoco e sei rinata dalle tue ceneri. Sei caduta e ti sei rialzata e continua a farlo, sempre. Non abbandonarti mai." annuisco e le sorrido a trentadue denti. 

"Non ci sarà più alcun bisogno di continuare la terapia, ora starai bene" aggrotto le sopracciglia, 
"Mi stai dicendo che sono pronta?" annuisce contenta, 
"Si, lo sei" mi vengono le lacrime a gli occhi. 

"Non voglio abbandonarti Loren" annuisce, 
"Lo so, ma sta tranquilla se vuoi parlare io sono qui non come tua terapista ma come tua amica, sempre." mi avvicino e l'abbraccio. 
"Non credo sia possibile...oggi è il mio ultimo giorno qui" dico tra le lacrime. 

Mi afferra per le spalle e mi fa guardare il suo volto. 
"Lo so e sta tranquilla, ce la farai" mi sposta i capelli ormai della vecchia lunghezza leggermente di lato.  

Mi asciugo le lacrime e mi stacco dalla sua presa, 
"Grazie di tutto dottoressa Loren" le rubo un cioccolatino dal piccolo cestino adagiato su un piccolo tavolino e scivolo fuori dalla porta. 

Ethan non è qui fuori e quindi c'è qualcosa che non va. 
Vado nel salottino ma di lui nessuna traccia così decido di provare a cercare la sua stanza. 

La trovo infondo al corridoio nascosta da tutte le altre e mi chiedo perché. 

Busso anche se la porta è aperta. 
Lo vedo seduto sul bordo del letto con la testa fra le mani. 
Mi avvicino e le afferro saldamente. 

"Tutto sotto il tuo controllo ricordi?" annuisce, 
"Ora forza, Hogwarts ci aspetta" lo aiuto ad alzarsi e gli do una leggera pacca sul sedere per smuoverlo un po'. 

Lo vedo preparare le sue cose cosa che io ovviamente ho già fatto per tenermi occupata dall'ansia che mi tormentava. 
"Pensavo di andare a darmi una sistemata una volta usciti da qui" annuisce, 
"Che intendi?" lo guardo seria, 
"Ethan il mio viso non tocca un filo di trucco da mesi ormai. I miei capelli hanno bisogno di cure ora che sono più che lunghi e poi devo cambiarmi." mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite. 

"Non hai bisogno di tutta questa roba Peach" alzo gli occhi al cielo, 
"Non lo faccio per voi ma per me stessa quindi si ne ho bisogno per sentirmi bella e poi...mi piace molto farlo" alza le spalle, 
"Come vuoi" sospiro. 

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Usciamo dalla porta e l'aria fresca mi invade le narici. 

Cazzo non uscivo da qui da quattro mesi e sembra un eternità ma il tempo è volato. 

Chiudo gli occhi e assaporo il leggero vento che mi solletica il corpo. 

Vengo subito abbracciata e aprendo gli occhi vedo dei lunghi capelli ricci e folti che mi occupano la vista.

"Finalmente!" urla la mia amica stringendomi a se, 
"Denise così mi uccidi" mi stringe ancora più forte, 
"Ma guardati cazzo sei meravigliosa!" sorrido.

Si stacca da me e guarda Ethan dall'alto in basso per poi tornare su di me. 
Mi sorride teneramente si avvicina e sussurra, 
"Ma chi è questo?" sorrido e le do una gomitata, 
"Ethan" si allontana lo guarda e alza le sopracciglia soddisfatta mi guarda e dice: 
"Ammazza" scoppio a ridere per poi guardare lo sguardo del mio amico attonito. 

Mi schiarisco la gola e procedo con le presentazioni. 
"Ethan lei è Denise frequenta anche lei Hogwarts e sta in Corvonero. Denise lui è Ethan il figlio del professor Piton." Denise allunga la mano verso di lui e lui timidamente gliela stringe. 

"Piacere" dicono entrambi. 
Lo trova attraente e come biasimarla è davvero carino. 

Guardo le loro mano ancora incollate e sorrido, 
"Okk ragazzi andiamo si sta facendo tardi..." dico per poi afferrarli entrambi per il braccio e trascinarli via da quel posto orribile. 

Finalmente libera.

Sto scrivendo l'ultimo capitolo di oggi verso mezzanotte ne avrete un altro!

𝑹𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂𝒎𝒊 𝒄𝒐𝒔𝒊 𝒄𝒐𝒎'𝒆𝒓𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora