Continui inganni

4.3K 213 8
                                    

Mi sveglio ancora posata sul suo petto. 

Ascolto come il suo respiro accelera non appena alzo lo sguardo su di lui. 

Osservo i primi raggi solari sbattergli contro il viso e risaltare la sua carnagione.

Guardo la sigaretta spenta che giace tra le sue morbide labbra. 

Ci osserviamo un po' l'un l'altro immobili ma il silenzio si spezza poco dopo. 

"Ci hai pensato?" mi mordo il labbro sorridendo,
"A cosa?" sorride come se la risposta fosse ovvia.
"Ai tuoi sentimenti per me" distolgo lo sguardo e mi sistemo meglio,
"Non ho bisogno di pensarci" mi mette una mano sotto il mento e mi spinge ad alzare lo sguardo verso il suo.

"Allora cosa stiamo aspettando?" sospiro enormemente, 
"Che tu la smetta di mentirmi per esempio" il suo sorriso scompare insieme al dito sul mio volto. 
Mi guarda incupito. 
"Di cos-" lo blocco prima che neghi tutto. 
"So di Pansy, so che sei stato tu ad andare da lei e non il contrario." Tolgo le mani dal suo torace e mi siedo sul bordo opposto del letto. 
"Insomma mi hai lasciato fargli tutte quelle cose orribili solo per paranti il culo, solo per proteggere te stesso e..." lo sento sospirare per un attimo.

Si sporge verso di me e cerca di posare una mano sul mio braccio ma io mi divincolo ancora prima che riesca ad afferrarmi. 
"Hai mentito...di nuovo" dico alzandomi e incrociando le braccia. 
Annuisce severamente per poi guardarmi. 
"Se vuoi che ti dica che mi dispiace, non lo farò. Non me ne pento, non mi pento di averti mentito anzi lo farei ancora se questo mi porterebbe ad averti accanto fino alla fine dei miei giorni" abbasso lo sguardo per evitare di arrossire.

"Quindi si, incolpami pure, prenditela con me, cacciami via e non farmi tornare più, ma sappi che non l'ho fatto per me stesso" lascio cadere le braccia lungo i fianchi esausta di continue bugie e litigi. 

Forse si, ha ragione.
Non l'ha fatto per se stesso ma per noi e se io probabilmente non l'avessi scoperto a quest'ora avrebbe funzionato. 
Per la prima volta nella sua vita probabilmente ha pensato al prossimo e non ai suoi scopi da malato. 
Dovrei apprezzarlo si ma neanch'io sono stata del tutto sincera con lui. 
Ho baciato suo fratello e forse lo rifarei ancora ma nessuno dei due ne è a conoscenza e il peso è troppo grande, persino per me. 

Faccio un grande sospiro e afferro tutto il mio coraggio rimasto. 
Attraverso la stanza e mi siedo al suo fianco cercando di sembrare più tranquilla che mai. 
"Neanch'io sono stata del tutto sincera con te" mi guarda confuso e cerca di avvicinarsi ma lo fermo con un semplice sguardo deciso più che mai. 
"Ho baciato Colin" il suo viso si incupisce per un attimo noto le sue narici smettere di aspirare aria. 
Mi guarda serio e impassibile. 
"Che?" dice ingenuamente sperando di aver capito male, ma io mi limito ad alzare le sopracciglia e ad abbandonare il suo sguardo penetrante. 
"No, non è vero" mi passo una mano sulla fronte sperando che comprenda. 
"Mattheo io..." mi interrompe alzandosi. 
Lo guardo allontanarsi da me e dirigersi verso la finestra in silenzio. 

"E' per questo che mi stavi evitando?" dice guardandomi severamente. 
"Non stavo evitando solo te ma anche lui..." emette una risatina nervosa. 
"Anche lui dici?" tira un pugno su l'anta posteriore dell'armadio, che mi fa sobbalzare.
"ANCHE LUI?! E PERCHE ANCHE LUI?!"  mi alzo e cerco di avvicinarmi, ma prima che possa parlare,
"Non dirmi che..." mi guardo attorno per evitare il suo sguardo deluso. 
"Provi qualcosa per mio fratello?!" guardo la parete accanto a lui. 
"Non posso crederci-" lo interrompo rassicurandolo più o meno,
"No cioè io...non lo so" si morde il labbro e mi guarda incredulo. 

"Mi stai prendendo per il culo?! Il tuo fottuto piano era di farlo innamorare di te non prevedeva che tu facessi lo stesso cazzo!" annuisco, 
"Si, lo so è solo che..." mi interrompe, 
"Che cosa? Era troppo irresistibile? O è un altro dei tuoi piani da ragazzina?" mi passo una ciocca di capelli dietro l'orecchio. 
"La situazione mi è sfuggita di mano..." spalanca gli occhi incredulo.

"Quindi ci hai scopato?!" scuoto immediatamente la testa e mi avvicino ma lui si allontana facendo qualche passo disgustato indietro. 
"No ma..." spalanca gli occhi sorpreso, 
"MA?! C'è anche un fottuto ma?!" sospiro e lo guardo con sguardo implorante. 
"Stavamo per farlo" sento il suo respiro farsi più pesante quasi affannoso. 
"Sai speravo davvero che potessimo essere ancora qualcosa, soprattutto dopo sta notte" scuoto la testa, 
"Non dire così ti prego..."  

Scoppia a ridere divertito dalla situazione. 
"Ti ha costretta?" mi acciglio, 
"Costretta? Ma di cosa parli? No, certo che no" ride nervosamente,  mi sorpassa dirigendosi verso la porta. 
Lo afferro per il braccio prima che possa arrivare alla maniglia.
"Ti prego...aspetta non fargli del male, lui.." si divincola,
"Non dirmi cosa fare Federica" deglutisco con fatica, 
"Ti prego Mattheo" scuote la testa e alza la voce infastidito.
"Allora cosa vuoi che faccia che mi congratuli con la persona che vi ha fermati?!" resto in silenzio a guardarlo ma sfortunatamente è fin troppo intelligente. 

"Chi?" chiede scrutandomi ma io non rispondo, non ne ho la forza e poi peggiorerebbe le cose. 
"Chi vi ha fermati Federica!?" mi mordo le labbra e unisco le mie mani tremanti. 
Si avvicina e mi afferra per il collo costringendomi a guardarlo. 
"PARLA" scuoto la testa implorante. 
"Ti prego non farmelo fare Theo" abbassa lo sguardo, 
"Non chiamarmi così" 
"Perché?" emette una risatina beffarda alzando il tono di voce. 
"PERCHE'?! PERCHE' NELLE MIE CONDIZIONI ATTUALI DOVE LA RABBIA PREVALE NON SO COSA POTREBBE SUCCEDERE SE TI SALTASSI ADDOSSO QUINDI PORCA PUTTANA PARLA!" chiudo gli occhi per un secondo e mi maledico per la mia sfacciata onestà. 
"Tu" dico senza pensarci. 

Spalanca gli occhi e lascia immediatamente il mio collo ridendo come un matto. 
Credo stia avendo un esaurimento nervoso. 
"Io?" continua a ridere, 
"Io dici? Davvero?" ultime risatine che si trasformano in un sguardo pieno di rabbia. 

Senza perdere altro tempo afferra la maniglia della porta e la tira a se. 
Cerco di fermarlo ma mi spinge via. 
"Non toccarmi cazzo!" i miei occhi ormai già lucidi lasciano cadere una lacrima. 
"Mattheo..." troppo tardi per potermi sentire è già sfrecciato in corridoio. 

Mi passo una mano tra i capelli completamente in panico. 
Non può fargli del male,  suo fratello. 
No non lo farebbe. 

Ma chi cazzo voglio prendere in giro?
Lo farebbe e senza scrupoli.
E io ne sarei responsabile. 
La mia coscienza lo sarebbe. 
Devo fermarlo.

𝑹𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂𝒎𝒊 𝒄𝒐𝒔𝒊 𝒄𝒐𝒎'𝒆𝒓𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora