"Sono tornato".

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Indossavo un abito nero di pizzo , che risaltava il mo sguardo , la mia carnagione e le mie labbra scure .

Il vestito mi calzava a pennello , aderente ma non volgare , elegante ma seducente .

"Cosa ci fa lei qui?" Affermò Erik indicando la barista con la quale aveva avuto modo di scambiare due chiacchiere.

La preoccupazione nella sua voce mi sorprese , mi serviva L'Erik spietato di un tempo , non quello rammollito che teneva alla vita di tutti ..

"Con lei Made sarà distratto " mi giustificai io.

Ero venuta a conoscenza di un flirt che c'era stato tra i due e speravo di usarlo contro di lui .

Non era niente di personale ma dovevo far soffrire Made e questo era solo l'inizio. Vidi lo sguardo di Erik che non si staccava dalla ragazza , capì che cera qualcosa , anche se represso e decisi di ricordargli le priorità .

Mi girai di scatto e lo spinsi contro il muro con la mano che schiacciava il collo .

"Andiamo Erik non ti starai innamorando dell'umana" dissi io facendo un ghigno che voleva solo fargli affrontare i suoi insensati sentimenti .

"No , per chi mi ha preso " dissentì lui negando tutto come previsto .

Io finsi di crederci e mi recai al bancone per bere qualcosa .

"Ciao tesoro io sono Kaje , vedo che conosci mio fratello" mormorò una voce mentre sorseggiavo un bicchiere di Champagne.

"Kaje Morgensterns , benvenuto in città " salutai stringendo la mano che mi aveva precedentemente porto.

Era il minore , non che più irrefrenabile ed impulsivo dei fratelli .

Sapevo fosse in Italia , perché era tornato?

"Kaje cosa ci fai qui ?" Chiese Erik con tono protettivo.

Anche Erik era sorpreso della sua visita ? Questo era strano . Mi scappò una risata involontaria quasi accusatoria .

"Erik se non ti conoscessi potrei pensare che sei geloso " dissi io sarcastica poggiandogli una mano sul viso per farlo arrabbiare .

Lui mi afferrò il polso e la mia faccia divertita divenne improvvisante seria .

"Devo tutelare la mia arma segreta " disse lui, con quel ghigno .

"Cosa vorresti dire?" Chiesi un po' irritata, strappandomi dalla sua morsa .

"Dici di essere un vampiro ma il modo in cui le streghe ti seguono e il modo in cui nostra sorella è attenta ad ogni tua mossa mi fa pensare che lei sappia qualcosa che io non so ,e lo scoprirò "disse lui con aria di sfida.

Lo guardai furiosa .

"Ti dirò le stesse cose che o detto a Cloe e ad Elia prima di lei : se farete ricerche su di me l'accordo salta .

La vita della bambina è nelle mie mani ." Ricordai appoggiando il bicchiere sul bancone ed andandomene.

E dando nuovamente sfoggio della mia irascibilità , impulsività ed del mio essere incontrollabile .

Nessuno stava tranquillo facendo affari come perchè non ho mai messo la mia vita dietro quella di nessuno .

"Perchè conosci sempre le ragazze più impegnative fratello " lo consolò Kaje non appena mi spostai .

"Non fraintendere mi sta solo aiutando " ribatte lui mentre controllava la sala.

"Quindi non è un problema se mi faccio avanti ?" chiese Kaje per dimostrargli il contrario .

C'è un po' di Angelo in questo diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora