Appena tornati a casa mi feci una doccia e mi sedetti sulle sedie che avevo sistemato sul balcone di camera mia .
Ormai alloggiavo a casa Morgensterns.
Dal balcone potevo vedere la città è la sua gente che giravano ingenuamente fino a tarda notte .
Si sedette Elia accanto a me .
"Grazie per aver salvato Cloe.
Sei l'unica che può tenerlo sotto controllo attualmente .
Forse in te ci si rivede, oppure il fatto che gli sei stata leale dal primo istante ti da più potere di quanto ne abbia io al momento , anche se sono convinto che la causa della sua devozione per te siano i suoi sentimenti." Confesso Elia .
"In realtà credo solo si fidi di me , voi non vi siete mai fidati ciecamente e non avete mai visto questa parte di lui " raccontai .
"Forse hai ragione ed è per questo che ho bisogno che torni io il suo punto di riferimento " affermò trafiggendomi con il pugnale maledetto .
Me lo piantò tra le costole impedendomi di respirare , le gambe cominciarono a cedere e le palpebre a farsi pesanti .
Mi prese vedendo che stavo cadendo e mi accascio delicatamente a terra per poi portarmi nel mio letto .
Forse Elia non aveva tenuto conto a ciò che si sarebbe scatenato .
Non aveva pensato che non avrebbe subito solo l'ira di Erik ma anche quella di Kaje .
Se non fosse che quel pugnale non aveva effetto su di me , era stato maledetto quindi come strega stavo incanalando il suo potere e come figlia del diavolo ,all'inferno in cui ti faceva vivere , ci avevo messo le radici .
Elia diede la notizia al fratello che preso dall'istinto omicida lo attaccò , facendo esattamente ciò che si aspettava .
Gli piantò un pugnale nel cuore , lo stesso che Erik amava infilare nel cuore dei suoi fratelli .
Essendo un ibrido questo non lo faceva addormentare ,la sua parte da vampiro era essiccata e paralizzata, ma la sua parte da lupo mannaro lo rendeva cosciente di tutto .
Passarono due giorni e la maledizione sul pugnale era stata completamente assorbita , tanto da svegliarmi .
Cercai di prendere il pugnale che si era inserito nella mia cavità toracica ma non riuscivo ad arrivarci .
Chiamai Kaje che aveva passato le sue ultime quarantotto ore ad ubriacarsi come un uomo di mezza età depresso.
Non riusciva ad aprire la porta e non aveva idea di come salvarmi.
Appena ricevette la mia chiamata arrivò in pochi istanti e cercò di entrare .
Ad un tratto sentì il mio cuore rallentare, la pelle diventare secca e grigia e le vene sembravano ingrossarsi .
Anche lui sentiva che il mio cuore si stava fermando provocando l'essiccamento e cercò di sfondare la porta .
Mi resi conto che la mia vita era legata alla camera, se l'avessero aperta mi sarei essiccata .
Non potevo essere arrabbiata con Elia per questa mossa , al contrario era riuscito finalmente a mettermi al tappeto .
Purtroppo il mio orgoglio mi costrinse a reagire anche se mi sarebbe piaciuto stare ancora un po' in quella camera per permettergli di crogiolarsi della sua vittoria .
"Kaje fermati !
Se apri la porta mi essiccherò .
Un vampiro essiccato ci mette 10 secondi a passare dallo stato essiccato a quello inerte ,in uno stato di trans .
Vai a prendere una sacca di sangue , quando sfonderai la porta , prima toglierai il pugnale e poi mi darai il sangue in modo da riprendere i sensi .
Se non farai tutto entro 10 secondi morirò e tornerò a quando avevo 17 anni , inoltre non è detta che riesca a tornare perchè mio padre potrebbe decidere di tenermi con se ,quindi non fallire ."affermai sentendolo aprire il frigo per prelevare una sacca .
Con una serie di calci aprì la fragile porta di legno .
L'essiccamento è un processo poco doloroso , certo all'inizio l'insaziabile bisogno di nutrirsi ti fa diventare la gola secca , la salivazione si ferma e il cuore fa un po' male ,le vene sembrano sfregarsi tra di loro .
Ma qualche secondo dopo ti sembra di dormire e non sentì niente .
Io caddi a terra , e lui con un colpo netto infilò la mano tra le costole e cercò il pugnale , furono i dieci secondi più corti della sua vita e appena lo tirò fuori prese la sacca strappandogli il tappo e bagnandomi le labbra con alcune goccia di sangue .
Feci un respiro e mi leccai le labbra , avevo la sensazione di essere appena risorta .
Abbraccia Kaje vedendo nei suoi occhi la paura di non farcela .
Amavo il modo in cui teneva a me, l'impulsività e la sicurezza che vacillavano quando stava accanto a me.
Mi faceva sentire potente , avevo il pieno controllo delle sue azioni e dei suoi sentimenti .
Era vulnerabile al mio cospetto ed era esattamente come sarebbe dovuto essere .
Mi disse di Erik e andammo a togliere il pugnale che aveva nel petto .
Ci bastarono pochi secondi per vedere la sua pelle passare da uno stato ruvido , grigio e venoso a morbido ,rosa e caldo .
Erik mi guardava con gli occhi lucidi felice di vedermi , preoccupato per quello che stavo passando ,ma immobile , impossibilitato a parlare dai mille pensieri che vagavano per la sua mente confusa .
Quella sensazione di terrore per la mia vita , gli aveva dato fastidio , ma durante quei due giorni aveva anche capito che questo fosse derivato da un altro tipo di sentimento .
Un tempo mi avrebbe strappata da Kaje con il suo fascino , carisma , ma provava troppo rispetto e gioia nel vedermi felice.
Aveva troppa stima di me per rischiare la mia vita nel conquistarmi.
Kaje mi avrebbe protetto e finché fossi stata al sicuro lui avrebbe dovuto pesare solo ai suoi piani.
Kaje aveva interpretati quelli sguardi , non era stupido .
Sapeva che lui provava qualcosa , ma si consolava del fatto che avessi scelto lui .
Ci raccontò poi che Becky era scomparsa da ieri e che il fratello traditore la stava cercando .
Non ero arrabbiata e tantomeno mi sentivo tradita ma Erik si è ci sarebbe voluto un miracolo per non farlo impazzire .
Era furioso di come il fratello mi avesse trattato e gli avrebbe riservato la stessa sorte.
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C'è un po' di Angelo in questo diavolo
Fantasy[COMPLETA ] Il primo di una serie di tre libri presenta: E se Sara Raterford , una psicopatica , che per anni ha spaventato gli altri esseri soprannaturali , prima di vendere la sua anima al diavolo , diventando un vampiro, avesse messo al mond...