Senza umanità per un po'

41 2 0
                                    

Le vacanze estive volsero al termine e la scuola giorno dopo giorno venne assalita da nuovi arrivi del primo anno e vecchie conoscenze .
Kate mi venne a trovare , la sua voce nitida ma insicura mi fece pensare a qualcosa di sbagliato .
"Avrei bisogno dell'aster " una strana richiesta .
Pensai .
Era un fiore molto raro e difficile da maneggiare.
Questo fiore dai petali stretti , appuntiti e violacei nell'antichità si credeva essere uno scaccia demoni .
Ma se convertito in un incantesimo specifico ne poteva invocare uno .
Raro perché sorgeva solo sulle rive della cascata demoniaca .
Nel settimo girone .
"Qualcosa ha attaccato la scuola ?" Domandai .
La sua faccia confusa mi fece intendere non le servisse per liberarsi da una minaccia .
In quel omento una domanda più importante mi sorse spontanea .
Perché voleva invocare un demone ?
Non mi disse molto ma intesi e non feci altre domande .
Una nube violacea mi comparve  le mani e qualche secondo dopo un ramoscello di aster poggiava sul mio palmo .
Ringrazio , prese frettolosamente il fiore e si dileguò .
Avrei potuto seguirla ma d'altro canto non mi importava affatto di quello che aveva in mente .
Kate poi se ne andò nel mulino .
Un posto isolato e conosciuto da pochi appena dentro i confini del campus.
Rientrai in camera e qualche istante dopo mi addormentai .
Ad un tratto sentì una presenza , un peso appoggiarsi al letto e fissarmi .
Apri leggermente gli occhi e per un secondo la vidi .
Seduta sul letto che mi guardava sorridendo .
Quando sbattei le palpebre però non la vidi più finché non mi accorsi di aver il cristallo nella mano .
Che fosse stata solo opera della magia ?
Un po' delusa tornai a dormire .
Provai in vano di riprendere sonno ma più ci pensavo più mi convincevo che quella fosse lei .
Mi alzi ed arrivai fino alla sua camera .
Numerosi dipinti erano appesi su i suoi muri bianchi .
Disegnava come suo padre .
Mi avvicinai ad accarezzai la tela sporca .
Un odore mi sovrasto .
Era il profumo della sua presenza , ma c'era altro .
Le sorelline Kate erano veloci e imprecise .
La pittura scura e abbondante .
Mi fece intuire fosse solo un modo per svagarsi .
Il suo modo per affrontare quello che non poteva controllare .
Cercava di concentrarsi su quello quando in realtà era persa nei suoi pensieri .
notai anche qualche spartito sul comodino .
Suonava come Elia .
Ed infine nella libreria notai una collezione di grandi classici , sicuramente appartenenti a sua madre .
Eppure più rimanevo in quella stanza più il dolore diminuiva .
Il terrore che la stessa dimenticando si fece fitto .
Le rimanevo solo io e se avessi smesso di combattere non avrebbe più avuto motivo di tornare .
Dove Ei trovare un modo per ricordarla .
Mi resi conto di avere vuoti di memoria e per quanto cercassi di ricordare sembrava che ogni ricordo si fosse modificato .
Ero spaventata e feci come sempre la cosa sbagliata che credevo essere quella giusta .
L'univo modo per ricordarla era eliminare il dolore che ne profondo mi faceva desiderare di dimenticarla .
Un secondo dopo non c'era più niente .
Se non il ricordo della figlia di un uomo con cui avevano fatto affari molti anni prima .
Non mi importava aver perso a mia umanità mi bastava sapere che il suo ricordo sarebbe rimasto come la speranza di rivederla .
Pochi istanti dopo il preside richiamò tutti in sala comune per in assemblea improvvisata .
Quando lo vidi ebbi per la seconda volta la sensazione che mi strinse il cuore senza motivo .
Così che il mio corpo sapeva ma io no
"Questa scuola ha passato un anno difficile, ci sono stati mostri che hanno infestato queste aule " cominciò appena tutti presero posto .
"Lo conosci ?" Mi bisbigliò Marty seduta accanto a me .
"No anche se sento come lo conoscessi" risposi io vaga.
"Beh evidentemente lui ti conosce , non smette di fissarti " mi fece notare .
E quando mi voltai lo vogli in fragrante .
Quello sguardo malizioso è insolito non mi dava belle sedazione .
Quell'uomo misterioso sembrava deciso ed interessato a sfruttare ogni potenzialità dei suoi studenti in modo quasi morboso.
Durante il pomeriggio decisi di andare a fare un giro per la città in cerca di qualcosa o qualcuno da mettere sotto i denti.
Arrivai danti alla scuola superiore della città .
Sapevo che Ethan era con Kate e che i corsi pomeridiani occupavano le classi .
Il che significava ragazzi ammaliabili e stupidi senza troppo controllo .
Spalancai le porge e cercai qualche studente che potesse soddisfare le mie aspettative .
c'era un giocatore di football che era andato in bagno allontanandosi dal gruppo.
Lo segui come un predatore è appena raggiunto un luogo isolato gli preso la testa e la feci sbattere sul lavandino .
In seguito lo soggiogai e mi nostri di lui .
Senti la porta aprirsi e una ragazza mora ,con gli occhi azzurri ,piena di delusioni, era immobile che mi fissava.
Mi resi conto solo dopo di aver dimenticato chi fosse e che in realtà non avevo spento la mia umanità ero tornata la ragazza che ero prima di incontrarla .
Questa orribile sensazione... Sentivo come se mancasse qualcosa, ed era la seconda volta oggi che mi sembrava di conoscere qualcuno che non ricordavo.
Lascia il corpo dissanguato cadere sul pavimento e mi asciugherei il sangue che mi colava ai lati della bocca.lei voleva agire ma era pietrificato spaventato forse triste non lo saprei dire.sicuramente potevo sentire la delusione che provava per il mio comportamento.come se mi conoscesse?
Tornai al campus per scoprire che la voce su di me si era divagati in tutto l'istituto .
Occhi indiscreti mi seguivano per i corridoi, bisbigli negativi mi rincorrevano per le aule, attenzioni negative e mi venivano date senza alcuna ragione.
Solitamente non mi importava, ma di questo ne ero alquanto irritata... Talmente irritata da salire sul palco, usato per l'assemblea , prendere il microfono che aveva lasciato il preside dopo il discorso, sul leggio e attirare l'attenzione di tutti.
"So benissimo le cose che dite su di me... E lasciatemi dire una cosa non me ne frega niente".mentre raggiungevo la mia camera è una ragazza molto sfortunata e stupida comincia ad insultarmi mentre passava accanto al suo gruppo di amiche "qual è il tuo problema?"domandai .
vuoi davvero saperlo? Mi chiese "no... Era una domanda retorica.tesoro non voglio sapere nulla sul tuo conto" continuai fredda e distaccata.
"Guarda che noi non siamo le tue amiche... Non puoi trattarmi come fai con le tue amichette " sembrava quasi una sfida .
"No tragedia" la sfida nuovamente."Tanto qui dentro non sei nessuno... Non puoi farmi niente.il preside ti caccerebbe in pochi istanti"
"Sono disposta a rischiare!" Continuai .
La spinsi contro il muro e le morsi il collo .
Il preside sopraggiunse all'istante sentendo le sue stridule urla raggiungere il suo ufficio .
Mi guardò quasi diguastato e mi richiami come se potesse cambiare qualcosa .
Mi ricordò che il mio morso poteva ucciderla .
Cose se non lo sapessi .
Mi credevano tutti così Santa ?
Io sapevo perfettamente che l'avrebbe uccisa .
Anzi ne ero certa perché sicuramente non l'avrei guarita .
Ci recammo nel suo ufficio , pensai volesse parlare della punizione che mi sarebbe stata assegnata ...
Invece non fu così
Mi disse , fin troppo comprensivo che capiva la mia situazione : avevano osato un anno terribile tra nostri e problemi personali .
Ma cosa ne poteva sapere lui ?
Mi insospettivo sempre di più .
Disse che mi aveva chiamato per congratularsi .
Era venuto a conoscenza di una voce che diceva avessi ucciso Eater .
Chiudendo per sempre la sua pizza e solo in via esclusiva non mi avrebbe punito per quest'ala volta .
" capisco ma questa sarà l'ultima volta ... non puoi andare in giro ad uccidere studenti anche dopo le tue ultime perdite "
"Come fai a sapere delle mie perdite ?" Domandai ma non feci in tempo a reagire che mi pugnalò con una siringa di Oleandro .
gli prese il collo e lo fece sbattere contro la sua parete facendo crollare alcuni quadri i libri a terra e al Sandro di qualche centimetro. "credeva che è un po' di verbena mi avrebbe messo al tappeto, o 500 anni, poteva impegnarsi di più. mi dica chi è lei e perché ho la sensazione di conoscerla?" Disse aggressiva.finalmente mostrò il suo vero volto ovvero quello di un uomo mingherlino in inoffensivo .
" mi chiamo Clark " si presentò .
Lo mollai facendogli perdere un attimo di respiro .
Era un nome familiare .
"Hai spento la tua umanità , dissanguato Lorenzo , Ivy non ti perdonerà mai ." Affermò .
Feci una faccia interrogativa .
"Adesso capisco ti sei dimentica di lei ." Continuò .
Continuiamo a non capire .
Doveva tornarmi la memoria ed ero disposta a fare di tutto .
Andai non camera e presi una cosa che non vedevo da tanto .
La chiave della tomba di mia madre , un contenitore di magia morto .
Mi bastò toccare la sua bara per sentire la magia insediarsi dentro di me .
I miei occhi diventarono neri , le vene sul viso sporgenti .
Era un incantesimo che solitamente si faceva a qualcun altro perché quasi impossibile procurarsi tale dolore da soli .
Ma non avevo scelta .
Pronuncia la formula e persi i sensi .
Nella mia breve assenza ricorsi il momento in cui la tenni in braccio appena nata .
Quando la vidi disegnare la sua prima tela .
Quando la cerco crescere dalla finestra della sua camera , quando la allenavo , quando la riabbracciai dopo 10 anni e quando mi vide uccidere il giocatore di football
Una serie di flashback mi tornarono in mente .
Mi risveglia due ore dopo quando la sfera stava calando e cercai Ivy consapevole che se era riuscito a tornare Clark allora anche lei era tornata .
E significava che il giorno in cui la vidi seduta sul mio letto era davvero lei è non una visione del cristallo .
Adesso mi ricordavo di lei e di quello che  significava per me ma non riuscivo più a provare niente a parte una flebile malinconia .
Vago per il bosco dietro il cimitero pensierosa , chiamavo il suo nome sperando che si palesasse davanti a me ma in vano ad un tratto un ombra mi passo ,fuggitiva, davanti agli occhi .
Mi voltai per seguirla con lo sguardo ma l'unica cosa che vidi era un ragazzo poggiato con la spalla contro un tronco di albero .
"Kaje " lo chiami appresa , erano decenni che non lo vedevo .
Capì solo nel secondo successivo che era sicuramente opera di Ivy .
Aveva visto la mia mancata umanità e voleva farci qualcosa .
Come sempre cercava di salvare qualcosa che non poteva essere salvato .
"Andiamo Ivy potevi fare di meglio " grifai la vento certa che stesse origliando non troppo lontana .
"Cosa ci fai qui ?" Gli chiesi non avendo risposte esterne .
" mia nipote ha detto che hai spento ancora la tua umanità e n  ok n pensa che stavolta basterà il vostro legame ." Raccontò lui.
" hai ragione le mie emozioni sono spente e se una ragazza che considero mia figlia non può farmi tornare, sicuramente la tua presenza non lo farà.tra noi non c'è più nessun legame tra qualche decennio quindi non mi importa di te" affermai senza preoccuparmi di essere troppo cruda e diretta."hai ragione non eravamo perfetti ma le combinazioni perfette sono impossibili in un mondo pieno di difetti". Affermò lui.
"Vedi era questo che mi aveva fatto innamorare di te ...
Peccato tu sia uno dei tanti ad avermi amato ed esserne uscito come vittima " .
Ad un tratto mi zitti .
Sentivo qualcosa ringhiare da una distanza imprecisa .
E non ne fui sicura finché non lo vidi saltare addosso a  Kaje aggredendolo al collo .
Cadde a terra e la vista del suo corpo dolorante mi fece qualcosa .
Un sentimento piccolo è impercettibile troppo per ammetterlo è troppo poco perché cambiasse qualcosa .
"Kaje " lo chiami istintivamente .
Mi gettai sul suo corpo .
Fissava i miei occhi lucidi mentre gli accarezzavo i capelli .
Ci guardammo per un istante poi gli strinsi capelli tirandogli leggermente indietro la testa .
Due lacrime mi caddero dagli occhi mangiando arrivarono alle labbra notò un sorriso diabolico .
"Credevate davvero bastasse mettere su un teatrino del genere per farmi tornare ..." chiesi retorica mentre il suo sguardo si incupiva
"Tu non puoi morire " puntualizzai.
"Forse avevamo un legame ma non c'è più nulla " conclusi  .
Mi alzai e lo guardai dall'altro asciugandomi le lacrime e allontanandomi da lui .
Mi fermai nel mezzo della foresta a qualche mentre da Kaje .
"Questo era il piano Ivy ?" gridai per attirare la sua attenzione.
Con un incantesimo sentì la gola stringersi è il respiro affannato  .
"Si questo era il suo ma non il mio " disse mostrandosi .
Selena .
Una ragazza ormai diventata grande .
Non pensavo che l'avrei mai rivista .
Dopo quello che aveva fatto , adesso che non avevo la mia umanità ... e non potevo crogiolarmi nel mio senso di colpa era molto più in pericolo di Kaje.
Aveva ucciso jenny è il dolore non era passato , sicurante non l'avevo dimenticato .
Si era solo affievolito , nascosto finché non mi tornava in mente.
"Non lo faresti mai ... Kaje ti odierebbe " la sfidai .
Ad un tratto allungò la mano e vidi il corpo di Ivo volare fino a noi .
Era priva di senso , legata come un animale .
La guardai intensamente .
Cosa voleva fare?
Gli conficcó una mano nel petto .
Il mio cuore perde un battito .
Voleva ucciderla ?
Non avrei tenuto chiunque ma lei aveva dei precedenti bell'uccidere le persone a cui tenevo .
"Se lo fai ... non dovrai subito solo l'ira della tua famiglia , sarò il tuo più grande incubo .
Ucciderò te , tuo figlio , il figlio di tuo figlio " la minaccia .
Alzò le sopracciglia e mi guardò con quel suo sguardo nero e disperdente .
Senza staccare gli occhi dai miei estrasse la mano .
Per un attimo mi sentì meglio , poi vidi che teneva stretto il suo cuore .
Un fitto dolore al petto , lei mi lascio ed io vado a terra .
Questa volta lacrime vere bagnarono il mio viso .
Mi avvicinai al corpo morto ma appenò lo sfiorai questo svanì come una nube di nebbia .
Mi alzai e prima che lei potesse regalie le sbattei contro l'albero stringendole il collo con forza e rabbia .
Sorrisi e quando sbattei gli occhi diventarono rosso fuoco .
"Questo era il piano di Kaje "confessò
Mi spezzò ogni osso con un incantesimo .
Per caso , dolorante mi voltai e la vidi mente guariva suo zio .
Ci scambiammo uno sguardo poi le zanne spuntarono e gli occhi fumarono al rosso fuoco .
Persi i sensi .
"Cosa gli hai fatto ?" Chiese Ivy raggiungendomi non seguito .
"Stava crollando e dovevo finirla " Ivy la fulmino cn lo sguardo .
Dogava aiutarmi non distruggermi .
Durante il mio breve sonnellino rivisitai tutte le emozioni e sensazioni che avevo provato nel rivederla e ricordai quando mi scivolò dalle mani cadendo nel lago .
Come per miracolo le emozioni si riaccesero .
Mi risveglia nella foresta , evidentemente non era passato molto .
Accanto a me Kaje che aspettava riprendessi conoscenza .
"Ero d'accordo " affermai incolpandolo .
"Può darsi " rispose vago .
"Se lo dirai in giro negherò fino alla morte  ma ... mi ha fatto male vederti a terra dolorante la lacrima era vera " confessi imbarazzata .
Tranquilla nessun rancore , mi fece intendere poggiandomi una mano sulla spalla per poi prendermi ed abbracciarmi .
Poco dopo ci raggiunse l'artefice della mia rinascita emotiva .
Seguita da Selena .
"Non provarci mai più , non potrei sopportare di vederti morire " la sgridai.
Guardai Selena  .
"Ammettilo che ci hai provato gusto " dissi .
"Felice di avere la vecchia Samantha " rispose quasi ironica .

C'è un po' di Angelo in questo diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora