andai al piano di sopra nella camera che avevo alloggiato ma la trovai occupata .
"Samuele " lo salutai vedendolo salame giù .
Erra appeno alla trave di legno mentre faceva delle razioni .
Con una canottiera bianca , un asciugamano appoggiato al collo e i muscoli delle braccia contratti .
"Scusa questa prima era la ma camera " mi scusai .
"Tranquilla me n stavo andando " mi rassicurò asciugandosi il viso con la maglia e mostrando il suo addome scolpito .
Era un uomo assolutamente attraente .
Capelli biondi , occhi verdi , fisico scolpito , comportantesi misteriosi ...
"Perchè mi odi tanto ?"gli domandai prendendogli un braccio e guadandolo dritto in quelli occhi rabbiosi.
"Sai cosa significa dover scappar dalla propria città ogni 20 anni perchè la gente comincia ad insospettirsi sul perchè rimanga uguale .
La brama di sangue . La voglia di squarciare la gola alle persone che amo?" Mi chiese ma non risposi , lo guadai dritto negli occhi .
"Mi hai costretto qualcosa che non volevo e che mi perseguiterà tutta la vita " mi colpevolizzò.
"Possiamo stare nella stessa stanza ma non chiedermi di accettarti perché non succederà mai"rispose freddo come il giaccio .
Rimasi nella sua stanza e guardai in giro .
Amava leggere , molti libri erano posti sulla libreria , classici e non .
Aveva un letto imponente e una scrivania di legno levigato al centro della stanza con sotto un tappeto persiano .
Le lenzuola e i cuscini grigi e bianchi si intonavano con il colore della camera e le tende.
Le due finestre hai lati del letto davano sul retro.
Alcuni vasi i fiori erano poggiati sul davanzale .
Mi sedetti sul letto a gambe incrociate.
Estrassi dalla tasca la collana e la guardai .
Sulla base in ferro a forma di scuso cera , in rilievo , invisa una M , di Morgensterns circondata da alcune, piccole , pietre verdi.
Pensai subito a mio fratello , volevo spiegazioni da lui , se aveva esiliato i suoi figlia per la mia vita allora perché non mi aveva salvato piuttosto che salvare la sua .
"Cosa pensi di fare ?" Chiese Dustin .
"Lo ucciderò ... devo uccidere una persone che mi ama mentre mi guarda negli occhi per ascendere ed avere il potere " confessai .
"Uccidere il diavolo ... perché nessuno ci aveva pensato ?" Fece notare cateline sarcastica.
"I miei antenati erano tutti sciamani , UMANI .
Io sono l'essere più potente del mondo " dissi piena di me .
Andai in camera per studiare il libro degli incantesimi di Emma in modo da avere qualche piccolo asso nella manica.
Avevo un piano che speravo funzionasse ma ero pronta a correre il rischio , se cera una cosa che mio padre mi aveva insegnato , non era solo che non sempre puoi amare i tuoi genitori .
Che lo stesso sangue non era sinonimo di amore.
Ma anche che certe rischi vanno presi , lui era riuscito a farcela e non sarei stata da meno .
STAI LEGGENDO
C'è un po' di Angelo in questo diavolo
Fantasy[COMPLETA ] Il primo di una serie di tre libri presenta: E se Sara Raterford , una psicopatica , che per anni ha spaventato gli altri esseri soprannaturali , prima di vendere la sua anima al diavolo , diventando un vampiro, avesse messo al mond...