Riunione di famiglia .

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"Posso parlare con mia mia figlia in privato?" Domandò prendendomi il polso e trascinandomi al piano di sopra.

"Tuo padre ha richiesto una riunione di famiglia " affermo lei appena chiuse la porta .

" e da quando tu segui gli ordini" precisai .

"È tuo padre ..." disse facendo intendere il timore che provava nei suoi confronti .

"Esatto è mio padre , tu la donna che amava e lo ha abbandonato . Ma d'altronde ò questo che sei , una vigliacca . Hai abbandonato lui , me , la tua famiglia a te non importa di nessuno " . La accasi ."E a te importa di qualcuno ? No . Ti importa solo di te stessa "aveva ragione , odiavo lie perché detestavo la aperte di me uguale a mia madre .

"Tu vai da lui , tu devi avere paura di lui , io sono sua figlia " affermai ." Pensi che questo lo fermi? Sei ancora così ingenua evidentemente 500 anni con lui non sono stati abbastanza . Ti senti superiore da tuo fratello ? Non lo sei , lui ha semplicemente avuto il coraggio di affrontarlo e si ò preso le sue colpe " confessò . "non può ucciderla sua unica erede " affermai, sapendo che la cattiveria che aveva avuto nei miei confronti era solo il suo modo per addestrarmi al mondo che attendeva , lo stesso modo in cui lo trattarono i miei nonni ."Sai meglio di me che è meglio non farlo irritare " continuò lei ."Non vengo " ripetei più concisa e diretta , raggiungendo la porta .

"Vuole parlare della tua scesa al trono "Mi bloccai prima di toccare la maniglia , chiusi gli occhi e mi girai . Avevamo parlato altre volte di questo e pensavo i aver chiarito il concetto , non avevo nessun interesse nel diventare regina .

"Ne avevamo già parlato , non diventerò un mostro .so qual'è il rituale per diventare il diavolo e non sono disposta . " dissi guardandola negli occhi e vedendo che provava pena nei miei confronti ma nonostante fosse mia madre non si sarebbe mai messa contro il suo volere .era Sara neanche sua figlia poteva far cambiare il suo comportamento ."Tu non sai quello che mi ha fatto per "addestrarmi ", questa era la sua scusante per farmi fare cose orribili e i non voglio " continuai cercando di venire andare dalla mia parte.Purtroppo le persone come lei non cambiano e non sarebbe stato quello che provava che l'avrebbe messa in pericolo .

"Ti verrà a prendere e sarà peggio , ma sei abbastanza grande per decidere " si dileguò menefreghista come sempre .Non mi sorprese la risposta ma vedere i suoi occhi la sua espressione , mi infastidiva ancora nonostante fosse sempre stata così ."Sappi che prima o poi succederà ...ricordati che sei già un mostro.Forse hai ammaliato gli altri con le tue lacrime e la tua scenetta egocentrica ... la vita non è tutto rosa e fiori .Bene venuta al mondo Samantha .Noi manipoliamo vogliamo il potere controlliamo e puniamo ... ma le nostre azioni sono guidate da un unico e solo stato d'animo .Siamo soli e lo detestiamo .Ricorda tu sei una Raterford  molto più di quanto credi " disse lei con il solito tatto .Le sue parole mi toccavano leggermente ero consapevole delle cose che avevo fatto è che anche solo essere nata dall'unione dei miei genitori era una condanna, ma dovevo farci i conti .Non ci sarebbe stata redenzione per me , tanto valeva essere me stessa ."No" mi ripetei prima di uscire dalla porta , non l'avrei data vinta ancora una volta ai miei genitori .Sapevo che al piano inferiore avevano sentito tutta la conversazione e provai un po' di imbarazzo nel vedere i loro occhi puntati addosso mentre scendevo le scale .Fortunatamente un dolore improvviso da parte di Becky ruppe il silenzio spostando l'attenzione su di lei .La feci sdraiare e sfiorai con le mani il suo pancione ,Per un un attimo senti come se cercasse di prendere la mia magia .Come se volesse risucchiarmi e allora guardai gli altri con una faccia preoccupata .

"Cosa succede?" Chiese Luis .

"Non è possibile ... è una strega" affermai .

"In che senso ?" Domandò Becky .

"È un tribrido !" Risposi con voce impaurita .Fu in quel momento che i miei piani cambiarono .La profezia si stava avverando :" quando arriverà il momento un essere il più simile a te verrà dotato di un potere che potrebbe ucciderti " .Quelle parole mi rimbombarono in testa .Quasi quattro secoli fa una profezia mi si paleso in sogno , inizialmente ne rimasi impaurita ma con il passare degli anni la dimenticai convincendomi fosse stato solo un sogno .Il bambino doveva morire , appena nato sarebbe morto , non potevo morire io ,ero l'erede degl'inferi . Chiamatelo istinto di sopravvivenza ma non sarei morta prima di aver fatto giustizia . Mi allontanai mentre gli altri aiutavano Becky ad alzarsi .Mentre li guardavo aiutare la giovane madre capì che la mia impresa sarebbe stata molto ardua e pericolosa.Poi una malsana idea mi passo per la testa.Sarei andata contro tutti i miei principi, tutto quello che avevo escluso drasticamente per anni .La bambina era una Morgensterns e come tale , avrebbero fatto di tutto per proteggerla .purtroppo ,era inevitabile , Erik  si stava affezionando a lei e quando sarebbe nata più niente avrebbe potuto sovrastare il suo affetto per lei .Non sarei mai riuscita ad ucciderla ma potevo aver abbastanza potere per difendermi .Una volta scesa al trono avrei avuto poteri inimmaginabili e fu in quel momento che pensai veramente a compiere il rituale .Il rituale prevedeva di uccidere una persona che amavi o che per lo meno ti amasse mentre ti guardava dritta negli occhi.Attualmente non avevo nessuno che potesse avvicinare hai requisiti giusti .Poi lo vidi mi scambiò uno sguardo e capì che era quello giusto .

"Tutto bene? " chiese kaje raggiungendomi .

Era sempre cosi gentile e disponibile mi sarebbe basto poco per farlo innamorare . Questo mi avrebbe reso mia madre ma forse era un male necessario  .

"Si certo " mentì .La bambina sarebbe nata fra meno di un anno e quello era il tempo durante il quale avrei dovuto far innamorare Kaje di me .

"Ne vuoi parlare ?"chiese poggiandomi una mano sul ginocchio .

"Lei ha fatto la sua scelta , mi ha abbandonata e adesso non può tornare dopo 500 anni e abbaiare ordini " mi sfogai .

"È vero tua madre ha commesso degli errori , ma è qui adesso, vorrà pur dire qualcosa ?" Cercò di consolarmi. La sua oscurità nascosta mi attraeva almeno quanto questo suo voler trovare del buono in tutti . 

"No , kaje non credo tu capisca , il problema non sei tu ... il problema e lei e quello che non ha mai fatto .Ma ormai non mi importa più deve solo guardarsi le spalle .Perché la difendi ?" Domandai guardando i suoi occhi scuri .

" non difendo lei , non voglio vederti soffrire" spiegò.

" allora fidati se ti dico che senza di lei sono felice " affermai prima di alzarmi dai gradini sui quali ero seduta per andare via .

C'è un po' di Angelo in questo diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora