Capitolo III

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- Grazie di essere il mio finto fidanzato? -

- Sì. Perché continui a ripeterlo, Megu? - sbuffo, a pausa pranzo con la mia amica.

Fino a qualche attimo fa si stava parlando di sua sorella minore ed ora?

Come siamo arrivate a questo discorso, discutendo di ripetizioni di matematica?

- Quindi sei in grado di mostrare un po' di umanità anche nei suoi confronti. Sorprendente. - mi fissa sconvolta.

Ma che diavolo...

Che gentile.

- Non trattarmi come se fossi un cubetto di ghiaccio umano. Non è questo il modo di domandare favori alle amiche. - borbotto indispettita.

Capisco di non essere così tanto socievole con Nagai, ma... che posso farci?

I suoi hobby preferiti sono prendermi in giro ed uscirsene con discorsi assurdi a caso. 

Però questo non vuol dire che io sia sempre glaciale con lui.

Anzi, quando si parla normalmente riesco a dialogarci senza problemi.

Anche se, in linea di massima, tali dialoghi si limitano a quando dobbiamo svolgere per davvero le ricerche per il club od organizzare la nostra falsa relazione.

- Scusa, scusa. Lo sai che non penso questo di te. Dopotutto hai appena accettato di nuovo di far ripetizioni a Natsue. - ridacchia porgendomi in segno di pace le favolose crocchette di pollo che fa sua madre - Ti devo proprio ringraziare. Io sono davvero tremenda come insegnante. -

- Grazie e... di nulla. Per me non è assolutamente un disturbo. Natsue è così dolce. Nulla in confronto a quel mostro collerico di Sora. - sospiro pensando alla mia di sorella.

- Se ti sentisse... - si trattiene dal ridere, immaginandosela.

E come darle torto.

Negli anni Megu ha assistito a svariate sfuriate assurde della pazza quindicenne. Quasi tutte partite per sciocchezze astronomiche.

- Se ti sentisse? Stavate forse parlando male di me? - una voce familiare ci interrompe, alle mie spalle.

- Oh, eccovi ragazzi. No, non temere Nagai. Discutevamo delle nostre sorelline. - gli sorride con fare cordiale.

Eccovi?

Così sembra che li stessimo aspettando e Nagai non si farà certo sfuggire una cosa del genere... partendo in quarta con le sue strane uscite.

Invece...

- Eh? Hai una sorella minore, Aomori? Com'è che non lo sapevo? - si siede accanto a me, curioso.

- Non abbiamo mai parlato delle nostre famiglie, perciò il discorso non è mai saltato fuori. -

- Ma Ruri, non pensi che sapere certe cose sia alla base di una relazione, seppur finta? - mi fa notare Megu.

- Uhm... - effettivamente.

Non ha tutti i torti.

Fino ad ora nessuno ci ha mai fatto troppe domande sulla nostra storia, ma mai si sa.

Soprattutto considerando quanto le persone sono interessate a farsi gli affari altrui.

- Ok. - concludo dopo un altro attimo di riflessione.

- Ok? - mi fissano tutti e tre confusi.

- Parliamo di noi. - ricambio lo sguardo di Nagai con aria decisa.

Circa un paio di settimane fa, due compagne di classe, mi hanno domandato dettagli su com'è cominciata la relazione col biondo ed io ho esposto la versione concordata col ragazzo.

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