- No, Megu. Non vengo. - scuoto il capo con decisione.
- Non fare la bambina, Ruri! Non puoi tirarti indietro da un impegno preso. - mi tira per un braccio, mentre con l'altro cerco di aggrapparmi al comodino.
- Sì, invece. Sto male. Non vedi che colore verdastro che ho? Se venissi rischierei di far ammalare tutti. Anzi... pure tu dovresti starmi lontana. - continuo la mia sceneggiata.
- Oh, ma la vuoi piantare? Tu verrai a festeggiare il nuovo anno con noi, dovessi portarti a casa di Nagai con tutto il mobilio della tua camera! -
- Megumi... tu non capisci! - riesce a sganciarmi dal comodino, finendo per cadere di sedere assieme a me.
- Ahio! - si lamenta guardandomi in cagnesco - Dovevi pensarci prima di regalargli, praticamente, una dichiarazione spray. Ora è tardi, perciò... metti da parte l'imbarazzo e scendi in cucina con me. Dobbiamo preparare la torta, prima di prepararci. -
- Non posso! - mi copro il volto con le mani - È troppo imbarazzante. Non credo di riuscire a vederlo, figuriamoci stare con lui tutta la serata... fino a domani! -
- Ruri... capisco tu ti senta in estremo imbarazzo, lo sono pure io per te, ma... oramai è fatta. E tu ti stai comportando in maniera esagerata, quasi non sembri te stessa. - sbuffa - Tanto più che... da ciò che so, lui nemmeno ha ben capito come deve interpretare il tuo regalo. -
- Così non mi aiuti. - la guardo, attraverso le dita.
Dopo tutta la fatica che ho fatto a trovare il coraggio per dargli il regalo... lui non sa come interpretarlo?
Seriamente?
Ma si può essere più ottusi?
- Non giudicarlo. Tu pensavi che gli piacessi io. - Megu mi punta contro un dito.
- Ma come... io non ho detto nulla! - rimango di sasso.
- I tuoi occhi parlavano chiaro. - annuisce.
A volte mi spaventa il suo lato sensitivo.
Sembra che io non possa nasconderle nulla.
- Comunque... io stasera non vengo. - incrocio le braccia, guardandola convinta.
- Perché? - inarca un sopracciglio.
- Lo sai il perché. - non capisco la domanda.
- Ripetilo. -
- Perché vuoi che lo ripeta? -
- Se vuoi restare a casa, devi almeno provare a convincermi in maniera più seria. -
- Brutta... - mi mangio il seguito dell'insulto.
Sa quanto ho faticato a raccontarle la storia, motivo per cui... sta cercando di farmi demordere per sfinimento.
- Volevi dire... "Grazie per l'opportunità, mia cara amica"? Non c'è di che. - mi osserva con aria soddisfatta.
- Non posso venire. Finirei per comportarmi in modo strano, lo so. - sospiro, cercando di toccarla a pietà - Proprio ora che avevo cominciato a fare passi avanti. -
- Tu ti comporti sempre in maniera strana. Non ci farà caso. - agita una mano per minimizzare - Inoltre, proprio perché stavi facendo progressi... non devi demordere. Come ti dicevo, non è riuscito a comprendere cosa volevi dirgli con quel regalo. -
- Ma... come diavolo è possibile? Il discorso sui profumi l'aveva tirato lui in ballo. - afferro il peluche di Mokona, stringendolo a me.
Ok che gli ho sempre detto di preferire i ragazzi immaginari a quelli reali, ma... davvero non si è reso conto del mio cambio di atteggiamento nei suoi confronti?
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Due Come Noi
RomanceLa Fata Eterea ed il Principe del Sole. Così la gente ci chiamava. Tutti a farsi mille castelli in aria su come dovevamo essere per loro. Quasi nessuno interessato a scoprire i nostri veri caratteri. Ed è così che tutto è iniziato tra noi. Per sfug...