Capitolo XXIII

235 34 8
                                    

- Ah... quel ragazzo guadagna punti a vista d'occhio. Come ne sono felice. - Megu ciondola sul posto, mentre ci avviamo verso scuola.

- Sapevo di non dovertelo dire. - sospiro, pentita di averle raccontato dello scorso pomeriggio.

Dopo ciò che è accaduto all'assemblea sono stata accompagnata a casa, dal biondo.

Il quale era preoccupato per l'orario, visto che attualmente fa buio prima.

- Invece cose del genere dovrebbero essere il tuo primo argomento del giorno, da discutere ancor prima dei saluti. - scuote il capo lei, con disappunto.

- Ah sì? E che mi dici di Sakurai? Non credere che non ti abbia vista camminare con lui, verso il cancello. - mento, ma... alla vista della sua espressione mi blocco.

- Non volevo certo nascondertelo. È solo imbarazzante parlare di certe cose... - si tormenta le mani, col volto in fiamme.

Diamine!!

È accaduto davvero, e dire che stavo scherzando.

- E... com'è andata? Avete fatto la strada assieme? Siete andati da qualche parte? - mi esalto curiosa.

Di solito è sempre lei da questa parte, ma per una volta posso fare io la fangirl esagitata.

Il che... è piuttosto divertente.

Quando sclero per le storie che seguo, non posso aver risposta dai protagonisti, ma ora... davanti a me c'è la diretta interessata.

In balia delle mie domande.

- Beh... - mi guarda con la coda dell'occhio - Mi ha accompagnata fino a casa. Abbiamo parlato delle nostre famiglie, di te e Nagai e... ecco. Nulla più. -

- Tutto qua? - mi smonto tristemente.

- Mi spiace la cosa non sia di tuo gusto, noi due non siamo sfacciati come te ed il tuo ragazzo. Coppia del "vietato toccare". - sbuffa, superandomi.

- Ehi!! Lo sapevo che non dovevo dirti nulla! - la seguo indispettita - Quella è stata solo una scena da copione, per tenere lontani i soliti tipi esaltati. Non significava niente. -

- Ma ti prego, non ci credi più nemmeno tu a queste cavolate. -

- Beh... ma... io... - non so che ribattere.

In fondo non ha tutti i torti.

Nagai era decisamente serio.

- Comunque... in realtà... - si ferma di colpo, quasi facendomi andare a sbattere su di lei.

Ed ora che c'è?

Vuole ancora infierire?

E dire che pensavo si sarebbe concentrata su me e Sora, dopo averle confessato la mia idea di cantare alla festa.

A quanto pare però, il suo lato fangirl sovrasta tutto e tutti.

Beh... come darle torto.

Dopotutto pure io non scherzo.

- In realtà... - ripete tentennante, facendomi comprendere che c'è qualcosa di strano.

Ed affiancandola mi ritrovo ad averne la conferma.

A capo chino se ne sta ferma, a mordersi il labbro inferiore col volto rosso fuoco.

- ...non è proprio tutto qua quello che è successo. - esordisce in fine, lasciandomi di sasso.

Le sue parole che si ripetono nella mia testa, per poi venir assimilate del tutto.

- Eh?? Che intendi? - combatto contro l'irrefrenabile voglia di scuoterla come un salvadanaio, nel tentativo di capire quante monete contiene.

Due Come Noi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora