Capitolo XXII

261 28 7
                                    

- Aspetta... Megu, perché la classe di mia sorella è ancora a scuola con noi? - afferro la mia amica da parte, notando Sora per i corridoi.

Dopo la ramanzina fattale da Nagai, ha praticamente smesso di parlarmi.

Non che prima ci fosse tutto sto dialogo, ma... ora ce n'è pure meno.

- Ruri, lo sblocco dei ricordi non ha migliorato il tuo grado d'attenzione... - sospira - Ci è stato detto venerdì, finiti i test. I lavori sulle tubature della sua scuola si stanno prolungando più del previsto, motivo per cui rimarranno qua anche questa settimana. -

- Oh, credo di averne un vago ricordo... ora che me lo dici. - osservo la schiena di Sora allontanarsi.

- Non penso proprio, ma fingerò di crederci. - ridacchia - Piuttosto, perché non approfitti della situazione per avvicinarti a lei? Puoi vederla in un ambiente diverso dal solito, cosa che forse potrebbe aiutarti a capire perché è così astiosa nei tuoi confronti. -

- Stai forse cercando di mandarmi alla gogna? - sbarro gli occhi.

- Qui a scuola non può comportarsi come a casa, soprattutto dopo averti rinnegata come sorella. Inoltre, a pensarci, questa sua scelta la porta ad essere sul tuo stesso piano. -

- Figurati, non siamo mai state nemmeno sulla stessa gradinata, figuriamoci se siamo sullo stesso livello. - sbuffo, avviandomi verso la classe.

- E invece ti dico che attualmente siete sulla stessa barca. -

- Non era lo stesso piano, poco fa? -

- La smetti? - mi fissa indispettita, cosa che mi fa divertire ancora di più - Entrambe state nascondendo parte di ciò che siete. Tu lati del tuo carattere, lei il fatto d'avere una sorella. - mantiene un tono basso, seppur agitato, per non farsi sentire dagli altri.

- E con ciò? - non capisco dove vuole arrivare.

- Ti sto dicendo che... Sora per anni non ha fatto altro che lamentarsi delle bugie che raccontavi ed ora... sta facendo lo stesso, fingendo di non essere tua sorella. -

- Ah... effettivamente. - mi fermo sul posto - Ma questo come dovrebbe aiutarmi? -

- A quello ci sto ancora pensando. Dammi tempo. -

- Mi sembri più combattiva di me. - la studio - Lo fai per non riflettere su ciò che è successo l'altro giorno? - cerco di reprimere il sorrisetto che mi sta per sorgere in volto.

- Oh, ma sta zitta. - mi spinge, allontanandosi col viso in fiamme.

- Perché? Mi pareva foste piuttosto affiatati sabato. - insisto, riferendomi alla nostra uscita con Nagai e Sakurai.

- Pure tu ed il Principe non scherzavate. Chi è che è quasi riuscito a strapparti una promessa d'appuntamento? - mi lincia con lo sguardo, nel tentativo di combattere l'imbarazzo e...

Ehi, con quella domanda un po' è riuscita a vendicarsi.

- Non ho idea a cosa tu ti riferisca. - mento spudoratamente.

- Sì, certo. Entriamo in classe, va. - sbuffa, precedendomi.

Mentre nella mia testa si susseguono i ricordi dell'uscita coi ragazzi.

Il pomeriggio è stato davvero piacevole anche se Nagai mi è stato troppo addosso.

L'idea di fare un'uscita assieme, durante le vacanze, l'aveva gasato al punto da cominciare a farmi una miriade di domande.

Dimenticando completamente che non si stava organizzando un appuntamento.

Ciò però mi ha fatta rendere conto di un dettaglio piuttosto importante.

Due Come Noi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora