Capitolo XXXVI

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Non posso credere d'essere davvero qua, davanti casa di Mitsuo.

In attesa per la partenza verso casa dei suoi nonni.

Sono così tesa, oggi è pure il suo compleanno ed io... io nemmeno me la sento di suonare il fottutissimo campanello che ho di fronte.

Non ci credo che i miei mi abbiano davvero dato il permesso.

Tre giorni fa ho preso coraggio, decidendo di confessare la mia relazione.

Rivelazione che ho fatto avendo al mio fianco pure il biondo che... beh...

Era più in imbarazzo di me, tanto da riuscire a scatenare l'ira di Sora, lo stupore di mamma ed il panico in papà.

Quella più calma, assurdamente, ero io.

Che ho dovuto assistere all'accesa discussione tra papà e le altre due donne di casa.

Le quali mi hanno difesa, per farmi ottenere il permesso per questa uscita.

Vittoria ottenuta con frasi del tipo "Ruri è troppo indietro per arrivare già a pensare a certe cose." oppure "Figuriamoci se uno smidollato del genere è in grado di saltarle addosso, forse tra dieci anni."

Insomma, tutte cose molto lusinghiere, eh?

Eppure è proprio grazie a quelle "carinerie" se ora sono qua, in attesa per la partenza.

- Oh, tu devi essere Aomori Ruri, vero? - sento una giovane voce alle mie spalle.

Sussultando mi volto, trovandomi di fronte ad un ragazzo dai lineamenti simili a quelli del fratello, ma con i capelli leggermente più scuri.

Al suo fianco una ragazza, che mi sorride in maniera estremamente cordiale.

- Sì, sono io. Piacere. - faccio un profondo inchino.

Sanno il mio nome!

Beh... non è normale?

Pure io conosco i loro, visto che Mitsuo me ne ha parlato.

E come lui stesso mi ha riferito, ha raccontato di me a suo fratello come ai suoi nonni.

Chissà invece se i suoi genitori sanno qualcosa della mia esistenza...

- Tira su la testa, per favore. - una leggera risata mi giunge alle orecchie, mentre una mano si tende verso di me - Il mio nome è Hairi mentre lui è Shuji, piacere nostro. Sei nervosa, vero? Pure io. Ho faticato a prendere sonno ieri notte. -

- Perché mai? I miei nonni non sono nulla in confronto ai miei genitori. Se sei sopravvissuta a loro, oggi sarà una passeggiata. - scuote il capo il ragazzo, mentre stringo la mano ad Hairi.

- In verità ero più tranquilla a conoscere i tuoi che i nonni. Dopotutto sono quest'ultimi che ti hanno cresciuto. -

Come ha ragione...

Effettivamente pure io la penso come lei.

- Hairi, adesso basta. Non vedi che la stai spaventando? - sospira puntando lo sguardo su di me - Penso che Mitsuo te ne abbia già parlato, ma lo dirò lo stesso... non devi preoccuparti. Sono persone molto ospitali, non ti faranno sentire a disagio. -

- Lo sappiamo, ma questo non toglie il fatto che stiamo per conoscere due delle persone più importanti per voi. - la ragazza mi si affianca, cingendo le mie spalle con fare amichevole e rassicurante - Ruri, siamo sulla stessa barca. Vediamo di darci man forte assieme, ok? -

- Ok. - le sorrido, sentendo la tensione scemare.

Fin'ora non ci avevo pensato, ma... non sono sola.

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