Capitolo IV

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- Sei di umore migliore oggi? - domanda Megu, al telefono con me.

- Oggi niente e nessuno mi rovinerà l'umore. Comunque... quando mai me lo sarei guastato? - rispondo davanti all'armadio, in cerca del mio solito outfit da caccia.

Oggi è la domenica del recupero ordini. Come la chiamo io.

La giornata che dedico, ogni altra settimana, all'acquisto dei manga, gadget, figure... precedentemente ordinati e fatti mettere da parte dai vari negozi.

- Quando Nagai si è comportato in maniera stranamente normale. - risponde come fosse la cosa più ovvia del mondo.

- Che vai dicendo? Sciocchezze del genere non sono in grado di darmi disturbo. -

Dico... peccato solo che il mio stomaco non concordi.

Ogni volta che Megu tira fuori questo discorso lo sento ribollire come quel giorno.

- Sei tanto intelligente quanto stupida. -

- Ehi! -

- "Ehi", un corno. Ascoltami piuttosto... ho aspettato un paio di giorni, nella speranza che ci arrivassi da sola, ma ormai ho capito che devo dirtelo io. Altrimenti col cavolo che lo comprendi. -

- Di che stai parlando? Non ho tempo per i tuoi assurdi ragionamenti. -

- Per questo ne avrai, perché è tutto fuorché assurdo. -

- Megumi, stai ingigantendo la cosa. - borbotto infastidita.

Nemmeno durante i giorni liberi posso starmene in pace. Pazzesco.

- Senti signorina, non me la dai a bere. Anche se lo neghi so perfettamente che sei ancora arrabbiata per com'è andata. - insiste.

Che cavolo...

E dire che fino ad un attimo fa mi sentivo super carica e pronta a far festa per negozi.

Invece ora...

- Megu... - sbuffo esasperata.

Per quanto ancora intende tirarla per le lunghe?

È difficile vestirsi tenendo il cellulare all'ore... - Ti metto in vivavoce. - realizzo, poggiando il dispositivo sul letto.

Avrei dovuto pensarci prima, che sciocca.

Se vuole lamentarsi che lo faccia mentre mi preparo.

- Basta che mi ascolti. -

- Ti sento, vai pure. - borbotto, in cerca del mio berretto da camuffamento.

- Il motivo per cui il comportamento di Nagai ti ha irritata è che... per te lui è un amico e, pensare di non essere considerata tu come amica, ti ha fatta star male. Ti sei sentita ferita. -

- Che vuoi che me ne importi... - mi blocco col berretto stretto in mano.

- Lo dici, ma non lo pensi. Continui a ripetere che solo i tuoi amati personaggi in 2D riescono a scuoterti, ma sappiamo entrambe che usi questa scusa per non mostrare le tue vere emozioni. -

- Quand'è che ti sei laureata in psicologia? -

- Non usare il sarcasmo con me, non hai bisogno di certi mezzucci. Sono la tua migliore amica, per questo so cosa dico e... non sono qui per darti fastidio. Voglio solo che tu possa imparare ad aprirti con altri oltre che con me. Perché... credo che Nagai sia una persona degna della tua fiducia. - il suo tono si fa più dolce.

Maledizione...

Detesto il suo modo di leggermi dentro.

- Ok, ok. Hai ragione su ciò che mi riguarda, ma... che vuoi che ti dica? -

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