Capitolo XXVIII

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- Mitsuo, puoi preparare la tavola? - domanda mia madre, intenta a sfornare l'arrosto per il pranzo di Natale.

- Certo, arrivo. - mi alzo - Scusami un secondo. - mi congedo da Hairi, la ragazza di mio fratello con la quale stavo parlando.

- Posso aiutare anch'io a fare qualcosa? - si alza seguendomi - Sono brava ai fornelli, signora. - offre aiuto a mia madre, con un cordiale sorriso stampato in volto.

È solo da ieri che la conosco, ma già mi sta simpatica.

Sembra una ragazza estremamente amichevole, cortese ed alla mano.

Insomma, praticamente il contrario di ciò che è nostra madre.

Non a caso...

- Lo so, mio figlio decanta divinamente i tuoi piatti, ma non preoccuparti. Sei nostra ospite ed oggi è pure Natale. - ricambia il sorriso, con rigidità.

- Ma non è un disturbo, mi farebbe piacere. - insiste lei.

- Davvero, non c'è bisogno. Siediti pure, a breve Shuji dovrebbe essere qua con mio marito. -

- Certo che... è stato proprio sbadato papà, a dimenticare d'andare a ritirare la torta. - ridacchio, tentando di smorzare la strana tensione che si è creata.

Mia madre non è una gran conversatrice, anche se ci prova.

Non è cattiva, solo... non riesce molto a staccare il suo lato da dottoressa composta da quello più... alla mano.

Soprattutto quando ha a che fare con persone che conosce poco.

E questo potrebbe essere un problema per la povera Hairi, che finirà di certo per sentirsi a disagio.

Ah...

Spero che mio fratello arrivi presto con papà.

- Mitsuo, tuo padre aveva appena terminato un turno di ventiquattro ore. Facile non avesse la testa per ricordarsi della torta. - mia madre smonta il mio tentativo di dialogo.

- Già... scusa, mamma. - sospiro, tornando alla sistemazione della tavola.

Questa giornata si rivelerà piuttosto dura, per i miei nervi.

A volte capisco perché Shuji ha deciso di trasferirsi relativamente distante, perché... ammettiamolo.

Lo so che non l'ha fatto per essere più vicino all'università.

La verità è che, così facendo, può evitare i nostri genitori quando vuole.

- Dev'essere difficile fare turni così lunghi. Chissà come andrà per Shuji, quando comincerà la specializzazione. - commenta Hairi.

Santa Hairi, che sta provando a riparare al mio fallito tentativo di conversazione.

- Prima di pensare a ciò deve concentrarsi per arrivare alla laurea. In ogni caso... alla fine diventa una routine come le altre, anche se è vero che delle volte è stancante. -

- Già, immagino sia così. - ridacchia sentendosi all'angolo, non sapendo come proseguire il discorso.

Poveretta.

Si era impegnata così tanto.

- Siamo tornati. - sentiamo la voce di Shuji, mentre Snow corre a far loro festa.

- Grazie al cielo... - sento la ragazza sussurrare, al mio fianco. Per poi rendersi conto d'essere stata sentita da me - Io... - arrossisce.

- Non preoccuparti, a volte mi sento a disagio pure io con lei. Ed è mia madre. - le sorrido comprensivo, vedendomi bene dal non farmi udire dalla donna che mi ha dato al mondo.

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