CAPITOLO XXV: MEDICO LEGALE

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DUE ANNI DOPO

ALICE

Questa mattina sono agitatissima, insieme a Lara e a Paolone, discuterò la tesi della mia specializzazione. Fra poche ore saremo finalmente medici legali!

"Agitata?" si avvicina Claudio cingendomi le spalle mentre sono davanti allo specchio in biancheria intima e ogni tanto mi volto per passare in rassegna la serie di abiti che ho posato sul letto.

Mi limito ad alzare le spalle.

"Quanto entusiasmo per una che fra poco tempo coronerà il suo sogno! – mi prende in giro – Dai, Allevi! Ti voglio combattiva!".

"E' facile per te parlare! – lo riprendo – Sei dall'altra parte della cattedra!".

"E su, Alice! – rincara – Cosa sarà mai?".

Poi si addolcisce e mi accarezza una guancia.

"Vedrai, sarai bravissima! – sostiene – Come sempre, d'altronde!".

Lui è pieno di certezze, io invece me la sto facendo addosso.

"Beato te che sei così sicuro di tutto – lo assalgo – Io invece non so nemmeno cosa mettere".

Inizio a lanciare in aria i vari capi d'abbigliamento e mi faccio assalire da una crisi di nervi.

"Questo è troppo corto! – urlo – Questo troppo aderente... con questo sembro una collegiale, quest'altro troppo scollato!...".

Intanto lui continua a sogghignare appoggiato allo stipite della porta.

"Claudiooo!" strillo con tutto il fiato che ho in gola e poi mi getto sul letto e mi abbandono ad un pianto disperato.

"Ehi, ehi, ehi! – lo sento sussurrare mentre mi accarezza dolcemente i capelli – Ci sono io accanto a te! Amore, te lo prometto, andrà tutto bene".

Mi calmo al tocco della sua voce e delle sue mani che continuano a toccarmi impercettibilmente.

"Hai ragione! – mi scuoto – Ne ho superate tante, passeranno anche queste poche ore!".

Scelgo un vestitino non troppo scollato con motivi floreali, corto all'altezza del ginocchio, con maniche a sbuffo. Metto una collanina con un brillantino delicato, regalo della nonna, un paio di orecchini a riporto, un filo di matita nera e un velo di rossetto.

"Sono pronta! – concludo – Possiamo andare".

"Posso augurarti il mio in bocca al lupo?" mi chiede Claudio prima di uscire.

"Puoi farlo anche in Istituto prima di iniziare!" affermo.

"Ma qui lo faccio a modo mio! ride malizioso infilando una mano tra le mie cosce e raggiungendo le natiche che sporgono oltre il filetto del perizoma.

"Claudiooo! – lo redarguisco – Non vorrai fare tardi!".

"Non ci penso nemmeno! – sorride – Andiamo! Tanto la resa dei conti ci sarà stanotte!".

Davanti alla scalinata, incontro Lara e Paolone che mi stanno aspettando. Faccio cenno a Claudio di andare e mi unisco a loro.

"Ragazzi, come state? – chiedo – Io da una parte sto morendo dalla fifa e dall'altra non sto più nella pelle!".

"Non mi pare vero che fra poche ore saremo al pari della Wally e di Conforti!" esclama Lara.

"Proprio alla pari non direi! – precisa Paolone – Con Malefica non voglio avere niente da spartire, forse con Conforti...!".

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