CAPITOLO XXIII: VACANZE A SACROFANO

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ALICE

Finalmente sono vicine le tanto sospirate ferie, abbiamo tutti superato gli esami del secondo anno di specializzazione , agosto è alle porte e ci aspetta un mese di meritato riposo. Non vedo l'ora che passino questi pochi giorni di lavoro e poi voglio rilassarmi e non pensare a nulla fino a settembre. Claudio mi ha detto di avermi preparato una sorpresa per l'estate, ho tentato più volte di estorcergli qualche confidenza, ma è muto come un pesce... e se la ride.

"Ehi, giovincella! – mi sorprende mentre sono persa ad immaginare quello che mi ha riservato – Non ti pare che è troppo perfino per te restare chiusa tutte queste ore qui dentro? Che ne dici se ce ne torniamo a casa, una doccia fresca, ci rilassiamo sul divano e quando il calore di queste giornate ci avrà abbandonato ce ne andiamo a cena fuori e poi magari concludiamo con una bella passeggiata?"

"Penso che sia un'ottima idea!" lo abbraccio.

"Andiamo, allora!" mi tende la mano. Mi avvinghio a lui ed usciamo.

"A che pensi? – mi chiede appena siamo in macchina – Vorresti farmi partecipe delle tue idee o domando troppo?".

"Nulla di importante!" mento.

"Non sai dire bugie, mia cara! – mi ripete ancora una volta – Vedo una pulce che ti cammina sulla fronte".

Rido e lui mi accarezza una guancia.

"Claudio! – inizio a parlare – Pensavo all'anno appena trascorso, alle cose che sono cambiate nella mia vita ed inevitabilmente anche nella tua...".

Non mi fa finire, appoggia i polpastrelli delle sue dita sulle mie labbra e subito dopo li sostituisce con un bacio delicato che immediatamente va ad approfondire.

"Nella mia vita le cose sono cambiate in meglio! – dice dopo aver ripreso fiato – Nella tua forse un po' meno! Ma ammiro la tua forza, la caparbietà che sempre ti ha contraddistinto e che ti ha permesso di riemergere dal baratro entro il quale eri caduta, amo tutto di te, perfino quando diventi testarda fino allo sfinimento!".

Le sue parole mi lasciano senza fiato più di quando con i suoi baci mi toglie il respiro. Lo guardo e sorrido, intanto lui mette in moto e ci avviamo verso casa. Appena dentro l'appartamento l'afa che si sentiva per strada e nell'androne del palazzo lascia spazio ad una frescura rilassante, Claudio non si è mai fatto mancare niente ed ha un impianto refrigerante che può telecomandare a seconda dell'orario in cui intende rientrare.

"Prima io!" urlo ridendo e mi fiondo in bagno lanciando in aria tutti i miei indumenti.

Non faccio in tempo ad entrare nell'ampia cabina doccia che sento le sue mani sul mio corpo sudaticcio e il getto dell'acqua che comincia a scorrere violento e rigenerante. Le nostre bocche si rincorrono e sembrano non trovarsi. Comincio a stuzzicargli il collo e lui lo fa con il lobo del mio orecchio, lo mordicchia e vi lascia dei baci tenerissimi che via via diventano più sensuali, scende lungo il contorno del viso, raggiunge il seno e si ferma sui capezzoli, procede verso il ventre, io stringo le mie mani attorno alle sue spalle, cerco la schiena possente e mi soffermo sulle natiche sode ed invitanti, lui fa lo stesso con le mie, poi mi spalma il bagnoschiuma lungo tutto il corpo, lo imito, lo scroscio dell'acqua che segue placa il nostro desiderio. Un attimo dopo siamo avvolti negli accappatoi, la tregua dura pochi istanti, me lo sfila e poi fa lo stesso con il suo, mi prende per mano e mi guida in camera da letto dove ci amiamo fino in fondo.

CLAUDIO

La sorpresa che ho riservato ad Alice è senza precedenti, voglio che quest'estate si lasci alle spalle tutte le avventure traumatiche che ha vissuto, voglio che si diverta, voglio vederla serena e rilassata. E' curiosa come una scimmia, ha messo in atto tutte le sue armi di seduzione per farmi rivelare il segreto, ma sono riuscito ad essere irremovibile. Intanto, prima di partire, trascorreremo qualche giorno a Sacrofano, nella villetta della nonna, dove Marco ha fatto scavare un'enorme piscina e sabato ci sarà la festa di inaugurazione. Non saremo in molti e la cosa non mi dispiace affatto. Ci saranno Lara, Paolone, Giorgio e Paul. Marco, solidale con la sorella, non ha voluto dirlo a Valeria e nemmeno questo mi dispiace. Non mancheranno Silvia, qualche amico di mio cognato e Cordelia.

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