CAPITOLO VIII: RICORDI...

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ALICE

Sono oramai a casa di Claudio da giorni, non sono tornata nel mio appartamento dalla sera in cui ci sono stata con Claudio e ho preso molte delle mie cose, ora il mio spazzolino da denti è accanto al suo e non mi va di pensare a quello che succederà dopo gli esami. Prendo la vita alla giornata, o almeno credo. Non è che abbia tanto tempo per pensare perché sto studiando di buona lena e Claudio mi aiuta tantissimo, ha persino scaricato diversi programmi che possono servirmi per integrare quello che apprendo dai libri e li ha collegati alla SMART TV in modo che possa avere uno schermo molto più grande di quello del PC per visualizzare testi ed immagini. E' davvero un maestro scrupoloso ed attento, mi chiarisce ogni dubbio con una pazienza certosina, non si arrabbia mai se c'è qualche argomento che non riesco a capire. Tutte le mattine usciamo insieme ma non entriamo mai contemporaneamente, lui continua a dire che lo fa per me, ma io ho i miei dubbi, penso che forse non vuole rinunciare del tutto alla sua libertà, così anch'io mi concedo qualche licenza, non mi ritengo sua proprietà privata, esco spesso con Silvia che non rinuncia mai a portarsi dietro un paio di fichetti quando andiamo insieme a farci una pizza, vado quasi tutti i giorni con Lara e Paolone a pranzo e oggi mi ha invitato Sergio; prima non volevo andarci perché avevo timore di togliere tempo allo studio, ma poi mi sono detta che fare una pausa di un'oretta non può farmi che bene, cercherò di mangiare leggero, così poi potrò ricominciare senza problemi. Pensare di pranzare con Claudio è un'utopia, visto che è sempre più impegnato a preparare o a tenere lezioni. Lara dice che ha chiesto di non partecipare ai sopralluoghi per un periodo, per dedicarsi all'insegnamento. Non so come faccia la mia collega ad essere sempre informata su tutto e su tutti, ma mi pare alquanto strano quello che dice, visto che a Claudio piace tanto lavorare sul campo e spesso non sopporta gli studenti, specie quando fanno quegli interventi stupidi che lui non tollera. Devo proprio chiederglielo, anche perché è vero che non mi ha più chiamata per andare ad un sopralluogo. Aveva detto che non lo avrebbe più fatto fino a quando non mi sarei messa a fare le cose sul serio, ma ora sto studiando senza sosta e quindi non avrebbe motivo di rinunciare a portarmi con lui qualche volta e poi ho avuto conferma che neppure Lara e Paolone sono mai andati ad un sopralluogo negli ultimi tempi. Va bene, inutile che mi faccia congetture mentali, stasera glielo chiederò.

Come da un po' di tempo a questa parte, sono in biblioteca da quando sono arrivata, con la solita pila di libri sul tavolo, con schede internet aperte sugli argomenti di studio, leggo, ripeto, cerco immagini che mi chiariscano i dubbi, appunto quello che non capisco per poi chiedere chiarimenti a Claudio... Ad un tratto passa l'arpia e mi si rivolge in tono sarcastico:

"Allevi, come mai si è messa a studiare con tanto impegno? E' sicura che durerà o è solo fuoco di paglia?". Mi assale l'istinto animalesco di sbranarla ma mi limito ad accennare un sorriso e a risponderle:

"Non la deluderò, professoressa".

"Bene, me lo auguro" soggiunge e se ne va. Io continuo a studiare fino all'ora di pranzo, cerco Claudio nel suo ufficio, ma non c'è, così non mi resta che avviarmi verso l'uscita dove Sergio mi starà già aspettando. In effetti è a bordo della sua auto perché oggi è troppo freddo per uscire con la moto.

"Non allontaniamoci troppo – gli chiedo – non posso rientrare troppo tardi!"

"Ma hai tanto terrore dei tuoi superiori? – mi prende in giro – Sono proprio degli aguzzini!"

"No, no... non sono loro – rispondo – sono io che voglio subito rimettermi a studiare. Ho due esami importanti e prima me li levo di torno meglio è".

Mentre mangiamo mi chiede del motivo per cui queste prove sono così importanti per me e gli racconto della Wally e della sua convinzione che sono un'incapace.

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