ALICE
Appena entro in Istituto, con l'aria trasognata e mentre mi sembra di aver perso il contatto con la realtà per i giorni indimenticabili appena trascorsi, sento un urlo che è cosa ardua descrivere a parole e che mi riporta immediatamente alla concretezza:
"Allevi, sei di nuovo in ritardo!" Naturalmente è Claudio che tra queste mura non perde occasione per sottolineare ogni mia piccola mancanza.
Guardo l'orologio e mi rendo conto che sono arrivata solo sei minuti più tardi.
"E che sarà mai? - rispondo sfidandolo - Mica ho tardato due ore, sono solo sei minuti in fondo".
"Perché fa differenza? - ribatte - Tanto se continui così non arriveremo alla fine del mese che arriva con più di due ore di ritardo. Non è ogni tanto ti potrebbe capitare di arrivare con qualche minuto di anticipo, invece?".
"E dai, Claudio - reagisco - non ti sembra di esagerare?"
"Esagerare? - riprende inviperito - E poi ti sembra questo il modo di rispondere ad un tuo superiore?"
"Mi scusi, dottor Conforti - lo prendo in giro - da domani non succederà più".
"Puoi starne certo - mi apostrofa e prosegue - Ti do meno di trenta secondi per indossare il camice e venire nel mio ufficio!".
Appena entrata, mi assale come una furia:
"Ma ti rendi conto? Adesso mi spieghi come hai potuto fare una cosa del genere?"
"Perché cosa ho fatto adesso?" rispondo tranquilla perché sono convinta di non aver fatto nulla di male. Intanto comincio a vedere la pallina da tennis stritolata tra le sue mani e poi, in un attimo, me la lancia contro.
"Oh, ma sei scemo - gli dico furibonda - cosa avrò fatto mai per meritare la tua ira?"
"Alice – ricomincia e pare tornato calmo – io non so se tu ti impegni per fare certe cose o se le fai senza pensare alle conseguenze".
"Vorresti, per favore, spiegarmi cosa ho fatto" gli chiedo.
"Che giorno è oggi?" mi domanda.
"Lunedì e allora?" rispondo.
"Non avevi nessuna scadenza oggi?" incalza.
Cerco di fare mente locale, guardo il telefono per ricordare che diavolo di data è oggi e...
"Cazz... sei novembre..." balbetto.
"Ahhh, vedo che ti sta tornando la memoria! – precisa – Lara e Paolone già da un pezzo mi hanno dato i loro articoli e me ne ha dato uno anche Scanner che non era obbligata a farlo."
"Scusami, Claudio, scusami – rispondo abbassando la testa – me ne ero completamente dimenticata.
"Tu devi ringraziare il cielo che l'articolo dovevi consegnarlo a me e non alla Wally – riprende – altrimenti penso che a quest'ora saresti fuori dall'Istituto. Ti do tempo fino a domani mattina, ma è la prima e l'ultima volta. La prossima che salti una consegna non solo ti faccio a pezzi ma lo comunico alla Boschi, così poi dovrai vedertela anche con lei".
"Te lo giuro, Claudio – prometto – entro domani mattina l'articolo sarà sulla tua scrivania".
"Non ho dubbi, se non vuoi finire fuori da queste mura – prosegue – Ah, un'altra cosa... intanto la prossima volta, prima di portarti da qualche parte, mi dovrò assicurare che tu abbia portato a termine i tuoi incarichi e poi... da oggi si cambia registro".
"In che senso?" domando.
"Già da stasera, quando uscirai da qui, non te ne andrai in giro a fare la detective, ma verrai a casa mia e comincerai a studiare sul serio. Hai venti giorni di tempo per preparare i due esami che devi sostenere con Valeria. Ti farò io un programma di studio giornaliero e giuro non ti alzerai dalla sedia fino a quando non lo avrai terminato. Quanto è vero che mi chiamo Claudio Conforti diventerai l'allieva più diligente, più produttiva e più solerte di questa scuola di specializzazione" mi comunica senza che io possa replicare.
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TI PROTEGGERO '
FanfictionQuesta storia parte dal momento in cui Alice Allevi, specializzanda in medicina legale al secondo anno, conosce il giovane PM Sergio Einardi e, stanca di vivere una storia d'amore clandestina con Claudio Conforti, giovane, bellissimo e brillante med...