ALICE
Le feste sono terminate e siamo tornati alla vita di sempre, solita routine in Istituto, i compiti sempre più intricati che mi assegna la Wally, io che, rispetto a una volta, glieli consegno secondo la scadenza da lei stabilita e a volte con netto anticipo, perfetti, meticolosi, ricchi di particolari e lei che ogni volta è sempre più verde dalla rabbia. Non capisco perché questa donna ce l'abbia tanto con me, prima aveva quasi ragione perché non ero molto solerte nel darle i lavori che mi assegnava, ora però sono sempre precisa e porto a termine gli incarichi nei tempi prefissati, non riesco a capire allora perché continui a odiarmi in questo modo. Proprio in questo momento ho pronta una relazione dettagliata sull'ultima esercitazione che mi ha assegnato e vado a portargliela. Davanti alla porta, il cuore mi batte forte e mi prende l'ansia, non posso farci niente ma questa donna mi incute timore ancora adesso che non ho nulla di cui aver paura. Busso e sento la sua voce gracchiante:
"Avanti!"
Buongiorno professoressa! – entro timidamente – Sono venuta a consegnarle la relazione che mi aveva chiesto".
"Ah! – commenta ironica- Ma la consegna non era per domani?".
"Sì! – le rispondo – Però ho finito e ho pensato di portargliela".
Dà un'occhiata veloce e poi con estrema freddezza mi rivolge di nuovo la parola:
"Bene, le farò sapere. A prima vista, pare un buon lavoro ma... vedremo!".
"Posso andare, allora?" domando.
"Certo, vada, vada! – dice sbrigativa – E chiuda la porta".
Torno nella mia stanza e non sono per niente di buonumore, non mi va nemmeno di ascoltare i pettegolezzi di Lara, né le battute di Paolone. Questa notte ho dormito malissimo e ho ricominciato a fare strani sogni. La storia con Claudio è ferma allo stesso punto, in Istituto sono solo un'allieva come le altre, anzi peggio, perché trova sempre un'occasione per punzecchiarmi, a casa invece è un amante dolce, tenero, sensibile, sembra sincero quando mi dice che sono la cosa più importante della sua vita.
"Buongiorno ragazzi! – entra allegro Sergio – Tutto bene?".
"Tutto bene" rispondo con voce anonima.
"Ehi, Alice! – si avvicina e mi sfiora il viso con un dito – Cos'è questo faccino triste? Dai, andiamo a prendere un caffè!" mi prende per mano e mi porta al bar accanto all'Istituto. Ci sediamo, ordiniamo e mi chiede per quale motivo me ne vado in giro con quell'aria funerea. Gli spiego della Wally e del mio non sentirmi realizzata perché non sono apprezzata dai miei insegnanti, ma evito di dirgli di Claudio.
"Una di queste sere ti porto a cena e ti faccio scordare tutti i brutti pensieri! – mi dice con quel suo modo dolce di parlare – E poi ricordati sempre che mi hai promesso che verrai con me nel casale di campagna".
"Sergio – cerco di spiegargli – Io devo dirti una cosa...".
"Non accetto scuse né rifiuti! – mi interrompe – La prossima volta che vado verrai con me!".
Non ho voglia di discutere, tanto meno con lui che si comporta sempre da vero gentiluomo. E così gli sorrido e continuiamo a parlare del più e del meno. Mentre gli racconto delle mie disavventure in Istituto, dell'accanimento della Wally che continua ad avercela con me nonostante ora io non dimentichi mai una consegna, del Natale trascorso a Sacrofano, entra Claudio e subito, come un cavallo imbizzarrito, prima fa per dirigersi verso di noi, poi si volta e, come una furia, esce. Sergio non se ne accorge perché è di spalle ma a me questo fatto mette un certo turbamento, così preferisco rientrare.
STAI LEGGENDO
TI PROTEGGERO '
FanfictionQuesta storia parte dal momento in cui Alice Allevi, specializzanda in medicina legale al secondo anno, conosce il giovane PM Sergio Einardi e, stanca di vivere una storia d'amore clandestina con Claudio Conforti, giovane, bellissimo e brillante med...