𝑳𝒂𝒏𝒂
Avrei voluto dimenticare tutto di quel momento, a partire dal suo sapore pungente, dalla morbidezza della sua bocca e finire con il bocciolo che era la sua lingua. Avrei voluto dimenticare le parole che mi aveva sussurrato, il modo in cui si era lasciato graffiare il labbro e il respiro leggero che si era scontrato con la patina umida del mio sorriso timido. Avrei voluto dimenticare il modo in cui la sua pelle, seppur rasata, mi aveva graffiato gli angoli delle labbra, il modo in cui ne aveva poi arrossato il contorno e poi come aveva leccato via l'irritazione. Avrei voluto dimenticare la forma delle sue mani sul mio corpo, l'effetto che faceva il suo petto ancorato al mio e quei suoi riccioli sfuggenti che mi solleticavano la fronte. Avrei voluto dimenticare tutto di lui, persino le cose che mi faceva provare senza volerlo.
Avrei voluto dimenticare il modo in cui mi aveva baciata, al limite della sopportazione, come se non fosse più in grado di comprendere le sfaccettature delle sue decisioni e delle sue convinzioni. Avrei voluto dimenticare, ancora di più, quella sensazione bisognosa che avevo percepito fino alle punte dei piedi. Il bisogno di quel bacio era diventato talmente imbarazzante che se avessi potuto ne avrei voluto cancellare ogni diramazione psicologica all'interno della mia mente.
Avrei voluto che l'alcol che avevo ingerito durante la serata potesse essere abbastanza da garantirmi la totale inibizione dei neuroni, ma non era così. Perché dentro di me sapevo che, anche controvoglia, avrei forzatamente ricordato la velocità del vento che picchiava contro la mia pelle scoperta, avrei ricordato il numero di brividi che mi avevano imbalsamata e poi avrei ricordato indubbiamente anche il calore che emanava il suo corpo contro il mio e le forme di tutti quei punti in cui la mia anima e la sua si incontravano.
Più di tutto, non sarei stata capace di dimenticare la dolcezza di quel momento, perché lo avrei custodito per sempre con me come un segreto nascosto da non rivelare mai a nessuno. Sapevo che per lui non sarebbe stato lo stesso.
Per questa ragione mi presentai a lavoro con un certo livello di ansia che onestamente non credevo avrebbe mai potuto appartenermi, eppure nonostante tutte le mie sicurezze e consapevolezze, non riuscivo a fare a meno di pensare a cosa gli avrei detto una volta che ci saremmo ritrovati faccia a faccia. In realtà dopo quel bacio io e Seth eravamo tornati nella sala dove si stava ancora tenendo la festa e considerando le sue e le mie condizioni non ci eravamo trattenuti a lungo, io ero quindi tornata a casa per conto mio, accompagnata da Genesis e Carter, e Seth aveva semplicemente atteso che la serata terminasse a sua volta per poter fare la sua uscita solitaria.
Non mi restò difficile concentrarmi sul lavoro, l'ospedale era un posto pieno di distrazioni quando si trattava dei miei stati d'animo e infatti il turno di quella mattina fu capace di farmi passare di testa tutte le preoccupazioni, permettendomi di canalizzare la mia attenzione sui pazienti.
Fu la dottoressa Hayes a bloccarmi di fronte al bancone della reception per porgermi alcune cartelle e farmi un paio di domande. «Burton», mi richiamò e alzai lo sguardo sul suo volto per poterla osservare, non aveva nulla di diverso rispetto agli altri giorni, ma dovevo ammettere che riusciva sempre a sembrare estremamente rilassata. «Ho sentito che vorresti cambiare reparto», afferrai la cartella che mi porse e osservai poi il mezzo sorriso che mi rivolse.
«Non ho ancora deciso», scrollai le spalle, controllando i fogli tra le mie mani per assicurarmi che Ruby avesse annotato tutto il necessario.
Insomma, non potevo certo cambiare specializzazione come se niente fosse. Voleva dire in parte ricominciare da capo.
«Il dottor Leroy è molto preparato, potrebbe veramente istruirti su tante cose.» Prese a parlare, mentre io non le prestavo propriamente ascolto, continuando con l'elenco di una lunga serie di ragioni per cui sia il suo reparto che quello del dottor Leroy fossero entrambi molto validi e interconnessi.
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Chemical Hearts
Romance"Io ero un cuore selvaggio e lui era le costole che mi proteggevano, ma allo stesso tempo mi imprigionavano. Lui era ciò che più era capace di tenermi al sicuro, ma gli sarebbe bastato spezzarsi per trafiggermi." • VINCITORE WATTYS 2022 DISPONIBILE...