Chemical Hearts

40. Grondando

𝑳𝒂𝒏𝒂

È il petalo sbagliato di una margherita, quello staccato per ultimo, in quel gioco di m'ama o non m'ama, che si fa cullare dalle discese arieggianti del più dirompente dei destinni.

Alla fine, si tratta solo di equilibrare ciò che ci scorre dentro. Per quante metafore poetiche si possano creare attorno a un tema come l'amore, non resta poi che la realtà dei fatti.

Perché inizia tutto con la dopamina, quando entriamo in contatto con qualcuno è il mesencefalo che rilascia questa catecolammina causando euforia e piacere. E a cascata, le pupille si ingigantiscono, il cuore si riempie e si svuota più velocemente del normale, le mani iniziano a sudare e la testa ad alleggerirsi.

Come una droga, più le risposte all'aumento della dopamina ci fanno stare bene, più questa viene prodotta dall'organismo. E allora diventa un via vai sempre in crescita, più ci innamoriamo e più non riusciamo a fare a meno di farlo perché non riusciamo a lasciar andare quella sensazione estasiante.

Disperatamente, anche i ricordi si colorano di sensazioni piacevoli. Il solo pensiero di immaginare proprio quella persona accarezzarti la pelle causa brividi e basta rivivere un momento con la memoria per percepire la noradrenalina spingere per straripare in quel fiume di neurotrasmettitori.

Ma è l'emissione di ossitocina da parte dell'ipotalamo che garantisce il vero legame, perché dopo l'iniziale stato di follia, quando la tenerezza si fa strada tra due corpi, non c'è più convinzione che tenga.

Così la vasopressina chiede fedeltà e l'amore si consuma, piano piano, resta in bilico in quella miscela di sensazioni per permetterti di restare ancorato al tuo partner in un bisogno reciproco.

Questo può durare dai diciotto ai trenta mesi. Poi tutto svanisce.

L'innamoramento passa, i brividi si attenuano, i ricordi si cancellano. La notte non sogni più la pelle inumidita dai baci e quel sentimento invincibile sembra essere solo un libro letto anni prima, per questo le persone si perdono: perché l'idea di non poter più rivivere l'innamoramento le spezza tanto da convincerle di non poter più vivere la vita a pieno.

Ma l'amore è altro. Perché quando ti innamori è il piacere che ti travolge, è l'euforia che ti contagia. Non accetti di essere innamorato perché te ne importa qualcosa, ma perché ti fa stare bene. Innamorarsi è egoismo puro e nel momento in cui ti aggrappi a quella sensazione tanto da non riuscire più a staccartici, allora è certo che non troverai mai l'amore.

Perché amare non vuol dire che una persona ti faccia stare bene, amare vuol dire che il sentimento non è guidato da reazioni fisiologiche. Amare è una scelta e nel momento in cui scegli di amare qualcuno allora devi imparare a convivere con il fatto che far star bene l'altro, a volte, può significare mettere da parte il tuo di bene.

L'amore non è quando il cuore batte così forte da lasciarti senza fiato, ma è quando cerca di farlo in silenzio per poter ascoltare il battito dell'altro.

Dopo aver ricevuto quell'invito, io e Seth eravamo rimasti seduti in cucina a fissare il peluche e la sua scatola in un totale stato catatonico. Ormai l'ora si era fatta tarda e dopo quella giornata infinita tutto ciò che avevo desiderato era stato poter tornare a dormire, ma non avevamo potuto fare altrimenti se non contattare le poche persone che sapevamo avrebbero potuto aiutarci.

Non ero certa di essere arrivata al punto di poter definire l'appartamento di Seth casa mia, ma era decisamente ciò che al momento più si avvicinasse a quella sensazione confortante di rassicurazione che riusciva a dare solo la famiglia, in ogni caso mi fece comunque un certo effetto vedere Genesis irrompere con sfrontatezza, dopo che Seth le aveva aperto la porta, e dirigersi a passo sfrenato verso di me.