Capitolo 8. Reality

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Arriviamo al red carpet, e senza fiato dalla trepidazione, mi volto verso Chris prima di uscire dalla limousine.

Sono un fascio di nervi, e lui, accorgendosi del fatto che sia tesa come una corda di violino, mi bacia la mano, per poi attirarmi a sé ed accarezzarmi la guancia con insolita premura.

- "Andrà tutto bene, devi solo essere orgogliosa del tuo duro lavoro, Imani"- calcando sull'ultima parola, com'è solito fare in quei rari casi in cui parla seriamente.

- "Com'è che quando ti ci metti sai essere così premuroso?"-, tendo a smorzare la pesante aria di quest'abitacolo così buio con la tagliente ironia con la quale sono cresciuta.

- "Vorrei ricordarti che sono reduce da una sbornia e ben di peggio...ma ti concedo di pensarla come meglio credi" -

- "Concederesti tanto ad una donna?"-

- "Dipende dalla donna"-

- "Anche...questa, donna?"- gli sussurro all'orecchio avvicinandomi lentamente verso di lui e spostandomi sopra di lui.

- "Questa... in particolare"- mugola lui, bagnando il mio collo con la sua avida lingua.

- "Mh, ma che onore..."-

- "Come stai ora?"- mi stupisce con il suo tono pacato e profondo.

- "In questa posizione sto molto meglio..."-

- "Sono serio, Imani. Evitare la domanda non ti farà stare meglio"-

- "Va tutto bene. Tu, piuttosto come ti senti?"-

-"Mi fa male la testa, ma con te al mio fianco sulla passerella starò meglio"- Mi sussurra mentre mi posa innumerevoli baci sul viso.

- "Io starò al tuo fianco per tutto il tempo, te lo prometto"- Affondo le mani nei suoi capelli e mi abbandono al piacere.

Ovviamente veniamo interrotti ancora una volta, perchè da fuori aprono la portiera del veicolo bianco, e proprio mentre il nostro bacio rischiava di diventare qualcosa di ben più profondo...

Sento voci di fotografi e rumori di macchine fotografiche, quindi ci stacchiamo, io con il rossetto rovinato, e lui con il mio sulle sue labbra.

L'unica cosa che siamo in grado di fare è ridere, abbracciati come due adolescenti in imbarazzo.

Copro il mio volto sul suo petto per cercare di soffocare le risa, e sentendo il suo inconfondibile profumo nelle narici, poter toccare il suo largo petto...

Mi fa sentire a casa.

Riluttanti ci scambiamo infine uno sguardo d'intesa, per poi scendere dalla limousine ed incominciare a sorridere e posare per i fotografi.

Chris dietro di me ride ancora sonoramente mentre esce dalla limousine, per poi afferrare la mano, attirarmi a sé ancora una volta e mettere la sua mano attorno alla mia vita.

Insisto per posare il mio sguardo sui suoi occhi, su di lui.

Lo vedo tremante dalla felicità e l'eccitazione.

Non ho mai visto un sorriso così puro sulle sue labbra vermiglie del mio rossetto.

Stiamo lì a farci fotografare da tutte le visuali possibili per un'ora circa, ma affermare che tutto sia fantastico e magico appare un eufemismo.

Infine entriamo nel grande salone dove vedremo il nostro film, ma mi blocco sull'ingresso della sala.

Invito Chris ad entrare prima di me per prendere due posti, non ce la faccio a proseguire... il solo pensiero di tutto questo come reale...

Love & Thunder | Chris EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora