Capitolo 28. Mystery of Love

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Una volta tornata al piano inferiore, passando quindi, per un'ulteriore volta, su queste scale.

In poche ore esse segneranno dentro di me qualcosa di incancellabile e indimenticabile, nel senso peggiore e meno piacevole del termine.

Scale comuni, normali, classiche, eppure così tanto piene di memorie e sentimenti, azioni represse, e situazioni drastiche.

Di fronte a me trovo Scott, con il guinzaglio di Dodger stretto fra le mani, il mio cappotto, la pochette e le chiavi della sua automobile.

Ha uno piccolo sorriso dipinto sul volto, speranzoso e fiducioso.

Probabilmente forzato dal tentativo di migliorare il mio umore, unito a piccole accortezze e gentilezze.

Sempre nella speranza di farmi stare meglio, sentendosi quasi in colpa per tutto l'accaduto.

- "Qualcuno dovrà pur portare a casa questo piccolo cane affamato no?"-

Non riesco a trattenere una risatina, e per smorzare l'atmosfera pesante di questa stanza, sto al suo gioco.

Cercando, ancora una volta, di dimostrarmi grata, comprensiva, e il più calma possibile, ricacciando indietro dolorose e pesanti lacrime amare.

Saluto tutti i presenti un'ultima volta, senza però avere l'opportunità di dare la buonanotte alla madre di Scott.

Lisa, che si troverà in giardino, molto probabilmente.

Anche se non perdo occasione per mostrare la mia gratitudine per Steve, il compagno del festeggiato, Carly, e anche Shanna.

Grazie al suo sguardo sprezzante e l'attitudine rigida che mi ha permesso di comprendere un pò l'arte dell'autocontrollo.

E nonostante il disprezzo per la mia scenata, apprezzo il fatto che abbia comunque cercato di farmi sentire a casa.

Esprimendo il suo sentimento con una forte e diplomatica stretta di mano.

Tutto questo prima di salire in macchina con Scott e tornare verso quella che dovrei poter considerare "casa".                                 

Il viaggio, per quanto la possa eternamente considerare un grandissimo favore, e una particolare accortezza verso i miei confronti, risulta silenzioso e quasi imbarazzante.

Se non per i miei sbadigli, i mugolii di Dodger, e la radio di sottofondo, per quanto le canzoni che passino all'una di notte possano essere romantiche o d'atmosfera.

Non cancellano il mio comportamento, le urla di Chris per le scale.

E i miei succhiotti evidenti sul collo.

Ma anche in questo, il festeggiato di oggi, o per meglio dire, ieri, sembra cercare di essere disposto ad aiutarmi contro la mia timidezza.

Cercando di offrirsi a restare a dormire con me.

- "Se non ti senti sicura a casa da sola, posso rimanere qui con te. A Steve non darà sicuramente fastidio, non sono etero, ovvio, quindi... Poi abito davvero vicino, non ci sarebbe nessun problema, in ogni caso... Riguardo a Chris, è meglio per lui se non torni qui per la notte, Lisa lo farà rimanere da me, non ti preoccupare"-

Sono seriamente spaesata da queste parole, dal tono pacato e convinto, serio ma tranquillo.

Capaci di incantare qualsiasi ascoltatore.

Ma per oggi ne ho passate tante, e non riesco, oltre al non aver più intenzione, di cercare futilmente di nascondere le mie emozioni.

Non penso qualcuno si prenderà gioco di me se piango.

Love & Thunder | Chris EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora