Capitolo 5. Just the two of us

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- "Questo posto... potresti essere tu" -

- "Non ti facevo così ribelle, dopotutto, non mi conosci nemmeno, e poi sono il tuo capo" -

- "Devo ripetermi? Avrò tutto il tempo che voglio per conoscerti. Ora, piccola pervertita vorrei farti vedere il posto per cui ti ho portata via dal set. O i miei occhi ti hanno già fatto dimenticare il motivo per cui siamo qui?" -

- "Sei così sicuro di te da pensare una cosa del genere? Io non abbasso mai la guardia, Evans"-

- "Allora... dopo di lei, Colemann"-

Mi incammino verso il piccolo portico che precede la spiaggia, con passi lenti. Nel frattempo, priva di ogni imbarazzo, in preda a una foga che non mi appartiene, mi tolgo scarpe e calze.

Continuo con quello che oggettivamente è uno spogliarello, e lentamente, mentre procedo verso la porta-finestra, mi slaccio la cintura, che lancio sul divano, e sbottono i pantaloni.

Con solo la camicia bianca e gli slip addosso, mi volto verso la persona dietro di me, con la bava alla bocca, e il sole ad illuminare i perfetti occhi. Sorrido sorniona e una volta aperta la vetrata, corro verso la riva.

Lo aspetto, e dopo pochi istanti lo ritrovo mezzo nudo al mio fianco. Indossa solo i boxer. Stiamo scherzando? Mi sta facendo impazzire quest'uomo. Non sopporto la provocazione.

- "Se dobbiamo giocare sporco, almeno partiamo ad armi pari. Non ti pare, Evans?" -

- "Vuoi dirmi che dopo quel cazzo di spogliarello non ti aspettavi la stessa carta in cambio?" -

- "Ti hanno mai detto che fai troppe domande?" -

- "Me lo dicono in molti, ora che ci penso. Sarà un vizio..." -

- "Allora taci" -

Lancio la camicia sulla sabbia, e mi inoltro nell'acqua gelida, incurante. Mi sento infuocata fino nel profondo, e non provo altro che ristoro in quella che solitamente è una temperatura umanamente inaccettabile.

Indosso solo gli slip. Ed eccitata da questo gioco, mi spingo sempre più a largo, ritrovandomi bagnata da capo a piedi. Vado sott'acqua dopo essermi assicurata che lui mi stesse venendo incontro.

Ma sono due salde e possenti mani che mi riportano a galla. È così inaspettata la sua presa, che per poco non rischio di tirargli un calcio. Ride attirandomi a sé, e continua con la sua provocatoria parlantina...

- "È solo una gara a chi si eccita di più per te? Mi vuoi far proprio soffrire" -

- "Non piangere, è solo un gioco"-

- "Come fai a vivere in un posto del genere e sopportare di non poter fare il bagno ogni giorno, si gela nel Pacifico" -

- "E chi ti dice che io ogni mattina, non vada nuda a fare un bagno prima di colazione?" -

- "È semplicemente impossibile..."-

- "Allora come spieghi quello che stiamo facendo ora?" -

- "Quello che tu mi stai facendo, vorrai dire..." -

Avvicino il mio corpo al suo, che prima mi stringeva semplicemente, mentre ora, afferro i suoi fianchi con le gambe, che avvolgo intorno a lui.

L'acqua è abbastanza alta da coprire i miei seni nudi, ma lui posa lo stesso un languido sguardo su di essi. Mi afferra per la schiena e preme il mio petto contro il suo.

Sospiriamo entrambi con la bocca aperta, e io scorro velocemente con gli occhi dai suoi alle turgide labbra. Mi trovo in difficoltà. Dopotutto non posso baciarlo...

Love & Thunder | Chris EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora