Capitolo 26. Bashed Out

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Il fatidico giorno, il giorno giorgloriso, o il giorno orristraziante.

Dipende dai punti di vista.

Anche se per me, il giorno che è appena giunto, è previsto come uno dei giorni più felici di questi ultimi tempi un pò movimentati.

Oggi è il 21 settembre, ovvero il compleanno di Scott.

E ho tutte le intenzioni di godere di questa incredibile giornata soleggiata fino all'inizio del giorno successivo.

Ieri dopo esser stata provocata in modo imperdonabile e maledettamente sexy da parte di Chris.

E dopo essere finalmente andata a correre, ho pensato a come progettare la mia vendetta.

Mentre nella mia mente iniziano a insorgere pensieri contrastanti, tipo, come dovrei vestirmi?

Come sarà la madre di Chris?

E le sue sorelle?

I nipoti?

I suoi amici?  

Non ho ancora avuto nessuna conversazione con qualcuno del vicinato che non sia il mio ragazzo.

E in me si sta riformando, oltre ai mille dubbi, quella nostalgia di casa che provano i bambini quando vanno in campeggio con gli amichetti per la prima volta.

O la prima notte fuori casa senza i genitori, quella nostalgia di una sicurezza, una sicurezza di qualcosa di conosciuto e stabile.

Ma con Chris, tutto questo non è, e non è stato, possibile, visto il nostro passato.

Il nostro burrascoso spostamento verso la East Coast, la mia pausa dal lavoro...

Mentre lui continua la sua vita più raggiante che con i piedi nella sabbia californiana.

E questo non cambia solo con una scopata, questo non cambia e basta, è un dato di fatto abbastanza irremovibile.

Visto che nessuno dei due può veramente lasciare la propria casa.

Nonostante io sia originaria di New York, ormai appartengo all'Ovest.

E lui non sembra neanche affiancato da questo problema, e per ora vorrei che rimanesse lì, lontano da noi.

Penso ci meritiamo un pò di felicità dopo tutta la fatica iniziale e gli imprevisti più avanti.                                                                                                                                  

Ma oggi, mi sono svegliata accanto all'uomo che amo, e l'uomo che mi ama.

E il suo sguardo sorridente mi basta a spazzar via tutti i dubbi che mi avevano svegliata alle sei e mezza di mattina.

Per torturare la mia mente di insicurezze e paure, che ormai mi tenevano lontana dal sonno.

Dopo quello che è successo in hotel...

Chris avvicina il proprio corpo al mio, allungando il braccio e poggiandolo dietro il mio collo, sul mio cuscino.

In modo da poter avere il mio viso vicino a lui e al suo petto nudo.

- "Buongiorno, come mai sveglia così presto?"-

- "Ormai non dormo molto, ho solo incubi, quindi di solito resto sveglia tutta la notte"-

- "Anche se prendi qualcosa per il sonno?"-

La sua risposta sembra sbrigativa, ma il tuo tono è chiaramente assopito nel mondo dei sogni.

Love & Thunder | Chris EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora