Capitolo 32. Por una cabeza

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Sono passate già due settimane, e oggi ritorno a vivere a casa mia, dopo aver usurpato la residenza Downey per tutto quel tempo.

Le ferite sono ancora aperte dentro di me.

Arriviamo agli studios, i primi sulla strada, e di conseguenza i più velocemente raggiungibili.

Infatti, dopo avermi fatto scendere dall'auto, Rob mi saluta e mi conferma che mi chiamerà più tardi per andare a pranzo.

E per farmi sapere se ci fossero novità sulle agenzie di agenti e manager che ha contattato per me.

- "Grazie davvero, Rob, non so che altro dire ultimamente, è quasi imbarazzante, ma non faccio che ringraziarti"-

La sua risposta mi coglie alla sprovvista, e penso sia per la serotonina per via della musica a palla che ha tenuto per tutto il tempo.

O almeno così decido sia meglio motivare le sue parole.

- "Ci sentiamo, bambolina"-

Delle parole semplici, e volendo fuori contesto, che dopo il trattamento a me riservato per settimane da Evans.

Rimbombano nella mia testa come miele dolce, e non come ordini.

Entro negli uffici della direzione, e arrivo al piano dell'ufficio di Kevin Feige, presidente della Marvel Entertainment.

Dove so già mi aspetta anche il collega e co-presidente, Louis D'Esposito.

Non è di certo la prima volta che entro nei loro studi o parlo con loro.

Ormai è mesi che ho a che fare con loro, anche se non mi sono mai veramente abituata ad avere davvero un rapporto così stretto con persone così di rilievo.

Come i fratelli Russo, che conosco di vista, ma con i quali, chiaramente non ho mai lavorato.

Essendo anche loro registi come me.

Dentro l'ampio ufficio in pieno stile Disney, ancora anni cinquanta con l'arredamento, peluche e poster ovunque, e una scrivania ampia in fondo alla stretta e lunga sala.

Kevin è seduto sull'enorme poltrona girevole, con un capellino blu, e una visiera dello stesso tono.

Lo sguardo serio ma tranquillo, concentrato sulle parole del Times che sta leggendo, assorto dalle notizie.

Devo schiarirmi la gola per far notare la mia presenza, dopodiché, con la sua solita cordialità mi invita a prendere posto di fronte a lui.

- "Bentornata Imani, sai, purtroppo abbiamo saputo tardi della tua assenza e quindi ci siamo permessi di continuare a mandarti delle bozze per un pò, comunque adesso che sei qui penso riprenderai, quindi potrai vedere tutte le mail con calma. Invece, andando subito al sodo: abbiamo diverse proposte per un altro progetto, ancora senza titolo, per una serie di tre o quattro film Marvel Cinematic Universe, oppure una mini-series, che secondo Louis, tu dirigeresti a meraviglia, parole sue. Io, personalmente, preferirei i film, ma vedi tu, ti ho già mandato i file. Ah, e ho letto delle tue vecchie bozze, sai i primi progetti che ci avevi inviato quasi un anno fa, e su alcune ci sarebbe del potenziale, la maggior parte no però, non ci convincono molto, in compenso, potresti mandarle a delle Minors e vedere cosa ti dicono, oppure sempre qui agli studi di Star"-

Tutte queste parole, prima lontane, estranee, difficili, ora mi ricordano solo familiarità e stabilità.

Qualcosa di tranquillo a cui posso aggrapparmi.

Infatti rispondo con un grato sorriso a tendermi le labbra che preferirei anche io i film più che la serie, e che ne discuterò i prossimi giorni con Victoria Alonso.

Love & Thunder | Chris EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora