Capitolo 38. True

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Sento il gran finale farsi sempre più vicino.

E io, attrice protagonista nonché creatrice di tutto questo mondo di carta velina, sono ancora immersa nel personaggio.

Fino ad ogni più piccolo ed insignificante dettaglio di ogni singola scena, ogni battuta, ogni silenzio, ogni cambio d'abito, entrata ed uscita di scena.

Stiamo per assistere però, ad un potente, significativo e profondo terzo atto.

Sì rompendo la quarta parete.

Sì ricolmandolo di rimandi alla letteratura classica del diciannovesimo secolo russo.

Sì a brutali sentimenti del fervore umano che potrebbero al contempo nullificare e svalorizzare i riferimenti letterari stessi.

Come sempre si rischia nel processo di scrittura di un'opera colta, nella vaga -e forse vana- speranza di trovarvi un rasserenante equilibrio.

Evitando eccessiva pazzia o spietata crudezza, senza violare i confini del decoro austeniani.

Ma calpestando maschere greche, con l'obbiettivo di poter mettere il vostro cuore e la vostra mente all'interno di un profondo viaggio.

Che purtroppo appare dover volgere al proprio termine, per motivi di un esistenziale seppur inesistente, rigore sociale ed umano.

Senza altra rumorosa malinconia, mi auguro di riuscire a proseguire nel trasporto quanto più autentico quanto audace.

Di questo rigetto di sentimenti repressi e ora esposti pienamente, denudati, come si dovrebbe fare di fronte allo sconosciuto sentimento chiamato Amore, banalmente con l'iniziale maiuscola.

Lasciare un segno o un frivolo ricordo, rappresenta una piacevolmente dolorosa conquista per me.

Un'espiazione.

Ed è quanto più onestamente il mio ego nascosto desidera e si augura, tentando almeno per poco, di condividere con voi, quello che mi sembra un insegnamento universalmente valido.

Senza aspettative o rimpianti alcuni.

Ritengo sia consono all'ambiente circostante proseguire con l'opera, e non lasciare gli spettatori ad aspettare ancora in silenzio.

Agognanti di passioni e ricatti, droghe e sesso, litigi e sussurri.

Frutto di una morta immaginazione.

Una lettera d'amore senza destinatario, che però, nelle mani giuste, e letta dalle menti corrette, potrebbe portare a piacevoli conseguenze, soggettive, ma pure sempre oggettivamente giuste ed accettabili.

Io, Imani, debbo quindi continuare con la mia narrazione...

Ossia il finale del compleanno di Avri, e un brutale rigetto al mondo reale, quello vero, in cui, io stessa ho scelto di amare un uomo, un altro uomo.

Aaron Taylor Johnson, che compie gli anni lo stesso esatto giorno di Chris Evans, è alto quanto lui, e possiede però un carattere diametralmente opposto.

Dopo essere rimasta al fianco di Chris, mentre entrambi coscienti del fatto stesso, cerchiamo di stare sempre più vicini.

Trasportati da un istinto quasi animale, di famigliarità, e in silenzio.

Un silenzio anticonformista non imbarazzante, ma ricco di parole non dette, siamo entrambi consapevoli che ci dovremo rivedere assolutamente per parlare.

In un ambiente più riservato, per oggi ho già dato abbastanza spettacolo direi.

Mi allontano dalla grande massa di persone ancora vicine alla piccola festeggiata, per recuperare la mia borsa e magari tentare di scambiare due parole con il mio fidanzato.

Love & Thunder | Chris EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora