- "Forse non ci amiamo più... insomma, può capitare, e non te ne farei una colpa..."-
Noto Chris, che prima era seduto sul letto con il volto fra le mani, stanco e rabbioso.
Mentre io mi sono poggiata alle ante dell'armadio.
E mi sono lasciata scivolare lentamente per terra accovacciandomi e raccogliendo le gambe per nascondere il mio viso.
Ma ora lui si alza dal letto, e sentendo questa mia affermazione fatta da una voce rotta e rauca, si accovaccia di fronte a me.
Tentando di sollevarmi il viso con le sue grandi e salde mani, che più e più volte mi hanno sostenuto.
Il suo tono di voce si è tramutato in calmo.
E vedo che sotto il suo petto, poco fa gonfio di astio, ora cerca di ritornare a muoversi con sommessa regolarità, e mi sussurra.
- "Imani, cosa ti fa pensare questo? Perché è una cosa importante, se arrivi a mettere in discussione i sentimenti, non solo tuoi, ma quelli di entrambi. Forse hai ragione tu, insomma..."-
Sento un forte e costante dolore al petto, anche solo mandare giù della saliva mi provoca forti bruciori.
E le lacrime, calde e salate, scorrono senza sosta sulle mie gote.
Cerco di coprirmi il volto fra le braccia più che posso, ma i miei singhiozzi rimbombano in questa stanza fredda e grande, scura e anonima, lontana da quella che io non potrei mai considerare casa.
Dovrei dire qualcosa ora, ma i miei irregolari singhiozzi sono gli unici versi che sembro in grado di pronunciare al momento.
Il cuore mi fa male, e vorrei allontanarmi da tutto questo.
Ho un pensiero fisso, costante, all'interno della mia testa, e vorrei farei qualsiasi cosa purché se ne vada.
Ma tutto ciò di cui la mia mente è capace al momento è: voglio tornare a casa mia, questo posto non mi appartiene.
Chris cerca di avvicinarsi ancora a me, prendendo il mio collo tra le sue mani, in modo da spingere la mia testa sul suo petto.
- "Appoggiati a me, shh, dai, è presto, possiamo anche tornare a letto ora"-
Ma riesco a reagire ora, e sono pronta a sfogarmi.
- "No, Chris. Io, io non so cosa stessi pensando, io non volevo dire quello. Ho sbagliato, è che forse, forse è solo perché sono insicura, sai non è facile per me. Tu fai tutto quello che vuoi, questa è casa tua, conosci questa città da quando sei nato. Mentre io non ho mai condiviso la casa con qualcuno, e poi dopo quello che è successo, mi sento... non lo so..."-
Chris mi avvolge le braccia attorno alla schiena, stringendomi forte a lui.
Per poi tirarmi su sedendosi sul letto con me sulle gambe.
- "Come ti senti? Parla, con me puoi sempre parlare, lo sai"-
Ora sono sulle sue gambe, e anche solo questa posizione per me è per un certo senso imbarazzante.
- "È che non vorrei essere paranoica, so che lo sono già, ma la verità è che mi sento sola, e mi manca casa"-
Lui, prima silenzioso e in un ascolto serio e aperto, ora mi raccoglie alcune ciocche dietro l'orecchio e mi lancia un timido sorriso rassicurante.
- "Amore, guardami negli occhi"-
- "Perché?"-
- "Perché so quanto ti piacciano e ti calmino, e qualsiasi cosa possa aiutarti, io la farò. Mi dispiace di non aver colto prima i tuoi messaggi, so che sei molto timida e per te è difficile dire quello che provi veramente in alcune situazioni... ti prometto che farò del mio meglio per essere più presente, e poi, se ti va, dopo il compleanno di Scott, possiamo tornare a Los Angeles"-
STAI LEGGENDO
Love & Thunder | Chris Evans
Fanfiction« E che anche tra i Tuoni, c'è pur sempre Amore » Chris Evans nelle vesti di un uomo che non avete mai visto, ma per il cuore di Imani, saranno più forti i Tuoni o l'Amore? BUONA LETTURA!