Capitolo 13. Nodoby said it was easier

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Mentre penso intensamente alla mia precaria posizione soffocando una risata, Chris mi porta nella mia palestra ed inizia ad accendere il tapis-roulant e capire il suo funzionamento.

Dopodiché finalmente vengo appoggiata a terra, e posso stargli vicino cercando di allenarmi, per quanto controvoglia.

Incominciamo immediatamente una serie di esercizi molto stancanti e ripetitivi, cerco di osservare i workout richiesti dai personal trailer della Marvel Studios più che svolgerli, perdendomi nella concentrazione di Evans, che con gli occhi stretti a una fessura, appare concentrato in modo sbalorditivo.

Il pomeriggio invece decido di insegnarli a fare surf nel pacifico.

- "Chris non devi buttarti in acqua prima che arrivi l'onda! Devi rimanere sulla tavola idiota!"-

- "Vieni qui tu a farlo allora!"-

- "Ma saremmo sbilanciati, così ci rovesceremmo"-

- "Non mi interessa, vieni qui"-

E così decido di infilarmi la muta ed entrare in acqua per raggiungerlo, dove lui mi aspetta a cavalcioni sulla tavola, con le gambe penzoloni fra la spuma delle onde, e il viso imbronciato.

Appena mi avvicino, mi prende dalle ascelle e mi fa salire sulla tavola. Mi metto a gambe incrociate sulla tavola, di fronte a lui.

- "Ce la facevo anche da sola"-

- "Certo certo"-

- "Guarda che tra i due sono io la più esperta, quindi"-

- "Quindi cosa, istruttrice?"-

- "Quindi, se solo volessi potrei fare questo!"-

Lo prendo per le spalle e lo getto di lato, facendolo cadere in acqua, tra le enormi onde d'acqua gelida.

La sua testa riappare a riva, chiaramente infuriato e infreddolito.

Ritorna a largo con fare deciso prima di rovesciarmi insieme alla tavola.

Stavo ridendo da ormai dieci minuti buoni, e la mia risata si fa ancora più rumorosa in acqua e mentre ritorno a galla. Chris non sembra divertito quanto me, appare quasi indignato.

- "Ma come osi? E questi sarebbero i tuoi saggi insegnamenti? Bah, i lavoratori di oggi..."-

- "Non vorrei ripetermi, ma sai che volendo potrei riuscire a buttarti di nuovo in acqua?"-

- "Per l'amor di Dio, no!"- ridiamo sonoramente, prima che lui si sieda con i piedi sulla tavola e le ginocchia strette in petto.

Io mi avvicino a lui, allargando le sue gambe e sistemando la mia schiena sul suo petto rannicchiandomi attorno a lui.

Mi posa un umido bacio sulla testa, mentre tentiamo di rimanere in equilibrio controcorrente.

"Così continuiamo a remare, barche controcorrente, risospinti senza posa nel passato"

- "Comunque non ci credo che un californiano come te non sa stare sulla tavola da surf"-

- "Innanzitutto io non sono un californiano, almeno, non ancora. Sono solo trapiantato a Los Angeles per lavoro"-

- "Sai che in un anno che ci conosciamo non ho mai visto la tua casa?"-

- "Non è niente di che, solo una villetta sperduta in una valle vicino agli studi"-

- "E allora perché non mi ci hai mai portato?"-

- "Te l'ho detto, non è niente di che. E poi siamo sempre stati qui, ogni ora di tempo libero che avevamo, ci fiondavamo qui lontano dai paparazzi"-

Love & Thunder | Chris EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora