CAPITOLO 15

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"Come trovare dieci milioni di dollari in tre mesi".

Google non è per niente d'aiuto. Mi propone di vendermi un rene e non ci arriverei comunque. Comprare un biglietto della lotteria...certo, ma come faccio a sapere quale diavolo sia quello vincente? Chiedere un prestito. Questa potrebbe essere una buona opzione, ma non stiamo parlando di diecimila dollari. Ci sono tre zeri in più, accidenti.

Chiudo tutte le schede, sbuffando. Devo distrarmi, o rischio di impazzire.

Sono passate tre settimane dall'inaugurazione e l'incidente. Elijah si è completamente rimesso e mio fratello Osman non si è fatto più sentire. Il resto della famiglia non sa niente di quello che è successo ed è meglio così. Pierre, comunque, mi tiene sempre aggiornata. Stamattina, quando Elijah è uscito per andare a prendere Emily, abbiamo parlato via Skype e mi ha detto che la mafia ha cambiato i piani: la scadenza non è più a dicembre, ma a ottobre, quindi tra tre mesi.

Lui non mi ha detto niente, ma ho notato che è più nervoso del solito. E non dorme bene. Di notte, si rigira continuamente nel letto e, prima dell'alba, è già in piedi.

Magari, potrei fare qualcosa per tirarlo su di morale...

Ma cosa? In cucina sono una frana e non posso neanche mettere qualcosa di sexy per provocarlo, perché sta tornando con Emily.

Però, su internet ci sono i tutorial delle ricette, giusto?

Riaccendo il computer e cerco "Grilled Cheese Sandwich". È la cosa più semplice da preparar e sì, ho bisogno della ricetta perché non so prepararlo. Sono sempre in viaggio e in California cucinava Christie, oppure uscivo a comprare qualcosa. E a Las Vegas ci pensava mia madre.

Comunque, qui c'è scritto che si abbina perfettamente alla zuppa di pomodoro. Non sembra difficile da fare...

Ok, ci proverò.

Dunque, prima di tutto devo tritare sedano, carota e cipolla e farli soffriggere con dell'olio. Ma che intendono con soffriggere? E quanto olio dovrei metterci? Beh, farò a occhio. Poi devo aggiungere i pomodori pelati e schiacciarli con una forchetta. E che ci vuole. Ne infilzo uno, ma si ribella e mi schizza in un occhio. - Cazzo! -

Avrei fatto meglio a ordinare del sushi.

Dietro di me, sento qualcuno ridacchiare.

Sorrido, perché so chi è. - Non ridere, ho il pomodoro in un occhio. -

- Fa' vedere. - Elijah si avvicina e mi fa voltare. Ha l'aria stanca, nonostante sembri appena uscito da un salone di bellezza. Anche in jeans e maglietta, è terribilmente sexy. Mi mordo il labbro, incapace di trattenere qualche fantasia oscena. - Non guardarmi così. - sussurra.

- Così come? -

Mi dà un bacio. - Che combini? -

- Provavo a cucinare, ma direi che non è proprio il mio campo. -

Guarda nella pentola e spegne i fornelli. - Confermo. -

Gli tiro un pugno sul braccio. - Ehi! -

- Menomale che ho preso il sushi, per strada. -

- Sushi. - ripete Emily, entrando in cucina, tallonata da Scott.

Mi irrigidisco all'istante. In queste tre settimane, anche se era qui, non l'ho mai vista così da vicino. Non ho paura di lei, ma non so come comportarmi. Ho sempre il terrore di fare qualcosa di sbagliato e vorrei davvero andarci d'accordo, ma non è così facile. - Ciao, Emily. - le dico, sorridendo nel modo più naturale possibile.

Ma non mi risponde.

Si siede al bancone della cucina e inizia a giocare con le bacchette, come se non esistessi. Mi ripeto mentalmente che non si ricorda di me e che devo pesare ogni mia azione, altrimenti potrei ritrovarmi con quelle bacchette negli occhi.

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