- Un jet!? - esclamo, osservando l'aereo davanti a me. - È proprio sicuro che sia per me? Io...ho già pagato il biglietto per Miami su un normale aereo di linea. -
- Ordini del signor Elijah. - mi risponde un tizio vestito da becchino. Completo elegante nero, camicia nera, scarpe nere e occhiali da sole...neri. Anzi, più che un becchino, sembra la guardia del corpo di un mafioso. Dov'è l'auricolare all'orecchio?
- Il signor Elijah ha prenotato un jet per me?! - mi tocco il petto, con tanto di sopracciglia quasi incollate alla base dei capelli.
- Non lo ha prenotato. - indica la coda dell'aereo. - Legga un po' lì. -
Mi volto. Devil's Heart. È il nome di tutti i suoi locali (Christie mi ha inviato tutte le sue ricerche psicotiche). Cuore del diavolo. Ma che razza di nome è?!
Lancio un'occhiataccia a un facchino in giacca e cravatta, quando cerca di prendere le mie valigie. Poi, torno a rivolgere tutta la mia attenzione a mister jet privato. - Dica pure al signor Elijah che prenderò un aereo di linea. Non salirò sul suo jet. -
- Ma non ha scelta, signorina Kart. - anche lui, pronuncia il mio cognome all'inglese.
E questa cosa del "non ha scelta" mi sta dando sui nervi. - Mi costringa. - incrocio le braccia al petto. - E, comunque, il mio cognome è Kurt! Con la U! -
Il tipo schiocca le dita e un omone enorme viene verso di me. Indietreggio, intimidita. Che cavolo vuole fare!? Senza preavviso, mi solleva da terra, caricandomi in spalla.
Agito braccia e gambe. - Ehi! Mettimi giù, cazzo!!! - gli colpisco la schiena con i pugni. - Sei sordo?! Mollami, bestione!!! - sbatto la testa contro il dannato telaio dell'aereo, quando mi trascina dentro. - Porca puttana! -
- Che caratterino, signorina Kurt. - ridacchia qualcuno. Riconosco la sua voce dolce, anche se c'è un fiume di sarcasmo dietro quelle parole.
L'orso mi piazza su uno dei sedili di pelle come se fossi un sacco di patate. Lo fulmino con lo sguardo, mentre va via. - Stronzo. - borbotto.
- Si chiama Tyler, non stronzo. - dice il signor Elijah, bevendo un sorso di quella che credo sia acqua.
- Stronzo mi piace di più. - mi alzo. - E, con permesso, adesso me ne vado. - mi volto per lasciare il jet, ma finisco contro una specie di muro di cemento. Di nuovo Tyler lo stronzo. - Mi lasci passare. -
- Quale parte del "non ha scelta" non ha capito, signorina Kurt? - mi chiede Elijah Walsh. - Mi sembra di essere stato piuttosto chiaro. -
- Chiaro!? - scoppio a ridere. - Mi sta rapendo, lo sa? -
- Addirittura. - appoggia il bicchiere su un carrellino e si alza. Cazzo, quanto è alto. E, non posso negarlo, anche maledettamente sexy. Ma è stronzo e questo basta a far tornare le mie tube in letargo. - Signorina Kurt, so che è tra i migliori fotografi d'America e che ha vinto tre Sony World Photography Awards. Ha seguito dei servizi fotografici alla Casa Bianca e uno addirittura a Buckingham Palace. -
Ora che lo nomina, mi rendo conto che ha un marcato accento britannico. Prima ero troppo incazzata per accorgermene. Non che ora non lo sia più, comunque.
Si avvicina. Il suo petto premuto contro il mio. Ho la faccia praticamente incollata al suo collo. Ha un buon profumo. Costoso. Molto costoso. E i tatuaggi...
Davanti ai miei occhi c'è un fiore di loto. Poi, noto dei motivi geometrici per tutto il suo collo. Ha i lati della testa rasati e ce ne sono anche lì. Alzo lo sguardo fino a incontrare le sue iridi. Sono di un verde particolare. Non troppo intenso, più scuro ai bordi e sempre più chiaro verso il centro.

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Devil's Heart
RomanceLena è una famosa fotografa. Giramondo e amante dei tatuaggi, non resta mai nello stesso posto per troppo tempo. Durante un importante servizio fotografico a Dubai, riceve una telefonata dalla sua assistente Christie, che le chiede di mollare tutto...