CAPITOLO 25

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Sono seduta su una panca scomodissima. Tutti sono concentrati sulle promesse degli sposi, ma la mia mente è a Miami. Non riesco a smettere di pensare alle parole di Elijah. Mi rimbombano nella testa così forte, da spaccarmi i timpani.

Te l'ho detto perché non ne potevo più!

Tu vuoi qualcosa che io non posso darti!

Mi ha presa in giro. Gli avevo detto che non era necessario che mi dicesse quel dannato "ti amo", perché sapevo quello che provava. Ma lui l'ha fatto per (secondo lui) zittirmi. Perché non ne poteva più.

Questo non è amore.

Un'esplosione di applausi mi fa sussultare. La cerimonia è finita e Anthony e sua moglie si stanno baciando. Non mi aggrego all'euforia generale, al contrario mi alzo e lascio la chiesa, sotto lo sguardo inquisitorio di mia madre. Ma ho bisogno di una boccata d'aria.

Solo quando esco nello spiazzale, mi sento un po' meglio. Il venticello leggero fa svolazzare la gonna del mio vestito. Era di Lara, in realtà. Il corpetto è di pizzo bianco, accollato e senza maniche. La gonna, invece, è di un azzurro molto chiaro in tulle, che scende morbida verso il basso. Non è per niente il mio stile, ma oggi come non mai avevo bisogno di sentire mia sorella sulla pelle.

- Tutto bene? -

La voce di Osman mi fa sfuggire una lacrima. Non siamo mai andati d'accordo e la situazione è peggiorata dopo la morte di Lara. Ora è cambiato qualcosa, tra di noi. Si preoccupa per me e, devo ammetterlo, è bello avere il suo conforto, anche se mi pesa. Non sono abituata a piangermi addosso, né ad accettare di essere consolata.

- Lena? -

- Non è niente. - evito di voltarmi. - Mi...mi sono emozionata. -

- Per Anthony? - scoppia a ridere. - Sì, come no. -

Già...

- Pensavi a lui, vero? - mi appoggia le mani sulle spalle. - Parla, Lena. -

- Sì, pensavo a lui. - sospiro. - Ma mi è già passato, davvero. -

- Cosa ti ha fatto? -

- Niente. -

- Non mentire. -

- Non mi va di parlarne, Osman. -

- Vieni con me. - mi trascina in un angolo appartato, lontano dagli invitati. - Ora spiegami cosa cazzo ti è successo. Sei a pezzi. -

- Sì, sono a pezzi, ma tu non puoi farci niente. Me la caverò, come ho sempre fatto. -

Alza gli occhi al cielo. - Dio, sei insopportabile quando fai così. -

Mi imbroncio. Ecco perché non siamo mai andati d'accordo.

- Ah, eccovi qui. - Pierre ci raggiunge, sfilandosi la cravatta. - Merda, odio questa cosa. - la butta nel secchio dell'immondizia. - Allora, te l'ha già detto? - mi chiede.

- Che cosa? -

- Ok, non te l'ha detto. -

- Ma cosa? - borbotto, infastidita.

- Elijah ha saldato il debito, ma Patel gli ha chiesto un milione di dollari per la ballerina del Devil's Club. -

- Cosa!? - per poco non svengo. La ballerina del Devil's Club. Cioè...io!

Osman solleva un sopracciglio, perplesso. Ha capito.

- Voleva lei, per usarla a modo suo, ma Elijah ha rifiutato e lui gli ha chiesto i soldi, in cambio. -

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