CAPITOLO 21

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- Lena, è una gran stronzata... - borbotta Elijah, mettendo il muso. - Mi ci vedi a fare yoga? Sono una montagna tatuata, i chakra li mangio a colazione. -

- No, mangi i cereali al miele, a colazione. - stendo due tappetini sul pavimento della palestra. - Dai, togliti le scarpe. -

Mi sistemo i pantaloni da yoga e il top sportivo, mentre si prepara. Ho fatto yoga un paio di volte, preferisco il sacco da boxe solitamente.

- Devi metterli più spesso, quei pantaloni. - ridacchia. - Ti fanno un bel culo. -

- Ne comprerò un paio anche a te. - gli faccio la linguaccia. - Mettiti in posizione. Partiremo con l'albero. Sposta il peso del corpo sul piede destro, fletti il ginocchio sinistro e porta la pianta del piede a contatto con il ginocchio destro. Poi, unisci le mani come se stessi pregando. -

Elijah imita i miei gesti, ma ha un pessimo equilibrio. Barcolla prima a sinistra, poi a destra e poi ancora in avanti. - Merda... - bofonchia.

Menomale che la Bernier oggi non c'è. Manca pochissimo allo spettacolo, mi alleno praticamente di notte e sono sotto pressione per tutto. Lo yoga dovrà pur aiutarmi ad allentare la tensione, no?

- Elijah, sta' fermo. - rido.

- Non è così facile. -

Riesce a mantenere la posizione per dieci secondi, non di più.

- Respira. -

Lui inizia a inspirare ed espirare come un brontosauro. Dio, a volte è davvero rozzo.

- Non così! -

- Sono su una gamba sola, sembro un monaco tibetano che prega e in più non riesco a concentrarmi, perché hai quei pantaloni. -

- Puoi evitare di pensare al sesso, per almeno mezz'ora? -

- Per me, è più facile fare yoga. -

Alzo gli occhi a cielo. - Proviamo con la pinza da seduti. -

- La pinza da seduti? -

- Ah-ah. - mi siedo sul tappetino, con le gambe distese davanti a me. - Porta le braccia in alto e inspira. - segue il mio movimento, in silenzio. - Ora, espirando, porta il busto in avanti e afferra le caviglie con entrambe le mani. Devi riuscire a poggiare la fronte sulle gambe. -

Io ci riesco, ma quando sbircio verso di lui, non riesco a trattenere una risata. Sta provando in tutti i modi ad abbassarsi, ma è troppo grosso per riuscirci.

E, siccome oggi sono in vena di divertirmi, so quale sarà la prossima posizione: l'arco.

- Mettiti prono, con la fronte appoggiata al tappetino. Apri leggermente le gambe, piega le ginocchia verso quel tuo bel sederino sodo e afferra le caviglie con le mani. -

Elijah scoppia a ridere. - Un istruttore di yoga non direbbe così. -

- Zitto e fai quello che ti dico. -

- Niente ordini, ninja. -

Sorrido, a dispetto di me stessa. - Seguimi, orsacchiotto. -

- Ehi, ti ho già detto che... - si blocca, quando vede in che posizione sono. - Ok, questa mi piace. -

Mollo di colpo le caviglie, scoppiando a ridere. Dio, lo yoga con lui non si può proprio fare! Me lo ritrovo immediatamente addosso, che mi mordicchia il collo.

- Elijah! - brontolo.

- Muoio dalla voglia di sentirti urlare, ma dobbiamo andare a cambiarci. -

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