Devil's Heart

CAPITOLO 33

Elijah è in prigione da una settimana e non ho potuto neanche vederlo. Emily, per fortuna, si è ripresa, ma è con i suoi genitori. Scott è ancora un fantasma. E io...beh, io sono completamente sola, in una villa gigantesca e vuota.

Ho scoperto che ci sono cinque bagni, otto camere da letto, una sauna, un ripostiglio dove c'è una cassaforte ben nascosta. Ah, e come potrei dimenticare una stanza con le mie foto?

Sì, c'è una stanza dove ha appeso le foto che mi ha scattato, la prima volta. Quelle della premiazione a Londra. Sono tutte allineate alla perfezione, senza neanche un granello di polvere. È come se mi venerasse e mi fa uno strano effetto.

Insomma, non ci sono abituata...

Sento il telefono di casa squillare e mi precipito a rispondere.

- Pronto? -

- Lena... -

- Elijah! - mi si riempiono gli occhi di lacrime. - Dimmi che stai bene, ti prego. -

- Sì, sto bene. Tu...come stai? -

- Mi manchi. -

- Anche tu. -

- Quando ti faranno uscire? Chi è il tuo avvocato? Posso parlarci, se vuoi. -

- L'ho già chiamato, sta facendo tutto il possibile. - fa una pausa. - Emily sta bene? -

- Sì. È con i tuoi, adesso. -

- Immaginavo. -

- Elijah, non la tratteranno male. Tua madre le vuole bene. -

- Lo so. -

- Posso venire a trovarti? Voglio vederti... -

- No. - risponde, secco. - Non voglio che mi vedi così. Ci rivedremo quando uscirò. -

- Quando... -

- Amore mio, andrà tutto bene, te lo prometto. È solo questione di tempo. -

Rimango in silenzio. Anche se è innocente, ha comunque acquistato e detenuto droga illegalmente. Ha commesso un errore. E Patel non lo aiuterà di certo.

- Lena? -

- Io...devo andare. Come funziona? Posso chiamarti io, oppure dovrai farlo tu? -

- Ti chiamo io. -

- Ok. -

- Sei arrabbiata con me? -

Sospiro. - No. Sono solo frustrata e stanca. -

- Mi dispiace... -

- Non è colpa tua. -

- Sì che lo è. -

- Chiamami il prima possibile. -

- Va bene. -

- Ti amo. -

Non risponde. Ok, non lo dirà vicino alla guardia. Dovevo immaginarlo.

- Ciao. - sto per riagganciare, quando lo sento parlare.

- Lena... -

Chiudo la conversazione prima di lasciar andare un singhiozzo. Non ne posso più. Voglio un po' di tranquillità. A volte vorrei solo tornare alla mia vecchia vita, in giro per il mondo. Fanculo tutto.

Mi trascino sul divano, sbuffando.

Tra poco dovrò incontrare Patel. Ho ricevuto l'assegno da Parigi. Ho donato una parte per la ricostruzione del Louvre e con il resto salderò l'ultima parte del debito di Elijah. Ho raccolto tutti i risparmi e ho raggiunto la cifra completa.