"Laila...hai capito? Ti amo"
"Eh...?" Ero confusa, molto confusa. Volevo che mi amasse ma allo stesso tempo non volevo.
"Per me non é solo un bacio, vuol dire tanto ...per me"
Mi baciò ancora una volta.
"HEY HEY NO!" Riuscii a dire.
"Aspetta no! Hai rovinato tutto Axel"
In realtà lo avevo fatto io ma... Lui si stava dichiarando? Che cosa...
"Laila, io..." Cercò di dire avvicinando una mano al mio viso ma io la scansai.
"Laila nulla! Te lo avevo detto, per favore... comprendimi" mi misi a piangere un'altra volta. Lo stavo...rifiutando?
"Per favore lo chiedo io a te! Non posso far finta che tra me e te non ci sia nulla e continuare ad essere amici come se nulla fosse!"
"Vattene..." la mia bocca tremava.
"Eh? No!"
"Vattene!" Lo spinsi "vattene, vattene" caddi a terra e continuai a piangere.
"Io, non... voglio" anche la sua voce tremava e notai una lacrima cadere dai suoi occhi.
"V-vattene" come dovevo comportarmi? Oddio, quanto sono stata stupida. Non volevo soffrire di nuovo ma non voleva dire che Axel si sarebbe comportato come Mike, peró mi era impossibioe non pensarlo e averne paura. Era questo quel che temevo. Di perderlo per amore.
"Ok...come vuoi tu..." alzai la testa e lui stava uscendo dalla porta che chiuse con gran violenza.
Per un attimo restai a fissare quella porta con occhi spalancati. Le lacrime non cessarono eppure era colpa mia. Criticavo così tanto mio padre ed io ero come lui.
"Axel...torna..." con un filo di voce riuscii a pronunciare queste parole ma era impossibile che lui le avesse sentite.La sera papà non notó nulla. In quanto la mattina avevamo litigato gli sembrava normale che non avessi voglia di mangiare. Se avrebbe saputo perché ero veramente triste mi avrebbe messo in punizione per i prossimi 20 anni.
Il giorno seguente lui non c'era...non c'era al cancello.
Nel corridoio ,dopo tanto, ero sola. Avevo litigato con le mie compagne e ora anche con Axel.
Mi ero incamminata verso la classe della prima ora quando ,da una classe che riguardava i corsi di spagnolo, lo vidi. Aveva le cuffie e la mia voce non lo avrebbe raggiunto, ne sono certa. Quindi rimasi ferma là, in mezzo al corridoio, nell'attesa di qualcosa o qualcuno. Quando suonó la campanella, però, fui costretta ad andarmene.Le lezioni procedevano molto lentamente.
Fu l'intervallo e io rimasi in classe con la cuffie sul banco.
"Signorina Laila. Ha un minuto?" Strano. Era il prof Artemio.
"Sì, ne ho quanti ne vuole..." Risposi acidamente.
"Perfetto venga"
Ci dirigemmo verso la sua macchina e mi sentii terribilmente confusa e preoccupata a quel che sarei potuta andare contro se lo avesse saputo il preside.
"Prof ma se mi scoprono?"
"Non ti preoccupare. É responsabilità mia. Ho già parlato col tuo prossimo professore."
"Ah...emh...ok"
"Vieni, facciamoci un giretto"Salii in macchina e iniziammo a parlare.
"Sei sola ah?"
"Da cosa lo intuisce?" Non sapevo perché si interessanse a me, peró era piacevole. Stava piovendo e io ,come al mio solito, fissavo le goccioline che cadevano sul finestrino.
Gli scappó un sorrisetto.
"Ok, scusa, non dovevo fare questa domanda. Come mai hai litigato con le tue compagne?"
"Non...ricordo...é stato tanto tempo fa."
"Allora, perché hai litigato con quel ragazzo?"
Mi voltai verso lui di scatto "Eh!? Come fa a sapere di Axel?!"
"Ho i miei informatori"
"Ma...cosa... Mi dispiace, ma non ne ho voglia di parlarne col mio prof"
"E con chi ne vorresti parlare? Con tua sorella? Con tuo fratello? Con tua mamma? Mi dispiace, ma loro non sono qua."
Mi rivoltai e mi morsi un labbro. Che voleva da me questo qua. Sentivo gli occhi bruciarmi. Aveva parlato in quel modo così... Freddo... Come se fosse una cosa completamente normale.
"Puoi piangere se vuoi"
"Siete un gran bastardo sapete?" Dissi senza pensarci due volte.
Scoppió in una risata "lo so cucciola, ora dimmi"
"Non puó capire" Risposi asciugandomi una lacrima che nel frattempo mi aveva rigato la guancia.
"Di cosa hai paura? Che ti tradisca? Che ti tratti male? "
"Basta! Mi riporti a scuola per favore!"
"Okok. Sappi peró che io ci sono sempre per te."
"Ma...chi sei?"
Sorrise ma non mi rispose.Arrivammo a scuola e non vidi l'ora di scendere dalla macchina.
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Hai rovinato tutto...
RomanceSi dice che bisogna sorridere alla vita, perché ,prima o poi, lei ricambierà. Se ne dicono tante di cose ma Laila è una ragazza che crede poco a queste "stupidaggini". È convinta che ci sia qualche forza perversa che non voglia vederla felice. Cosa...