"Quindi poi... con tuo padre? Come lo hai convinto?" Continuò Alice.
"Papà... Ho avuto una paura"
"Cioè?"
"Ero persa nei miei pensieri. Lui se ne accorse. Ci ho girato un po' su ma poi gliel'ho detto. Prima di dirmi si mi ha fatto una marea di domande a cui non sapevo più che rispondere per questo ho inventato che ci saresti stata tu e tua mamma"
"Ah si capisco."
Ci fu un breve silenzio interrotto da Alice.
"Quindi! Che costume metterai domani?!"
"I-io non... Non lo so" balbettai.
"Non lo sai!?"
"No!"
"Non va bene. Dai andiamo ti aiuto a scegliere"
"Il problema...è che..."
Diventai rossa.
"È che?"
"Io..."
"Tu?"
"Non ho un costume" rivelai con un po' di imbarazzo.
"CHEEE!? È TU DOMANI VOLEVI ANDARE A MARE SENZA COSTUME?" Urlò.
Annuii.
"Ma tu stai male..."
"No! È che... Non avevo intenzione di bagnarmi quindi non volevo spogliarmi"
"E perché?"
"Perché si"
"Hai il ciclo?"
"No!"
"E allora!?"
"Io... Non... Non so nuotare" borbottai a bassa voce.
"Eh? Non ho sentito"
"Non so nuotare" dissi velocemente facendo finta di tossire.
"Cosa? Senti o la smetti o dico tutto a tuo padre" mi minacciò.
"Non so nuotare!" Urlai.
"Eh? Non sai nuotare?" Si mise a ridere.
"Non ridere"
"Fa ridere! Hai 16 anni e non sai nuotare"
"Bastaa!"
"Okok" anche se aveva smesso di ridere capivo che stava per riscoppiare tra un po'.
"Sai una cosa?" Disse diventando seria.
"No... Cosa?"
"È una cosa positiva!"
"Positivissima" ironia portami via.
"Non scherzare davvero! Ti insegnerà lui! E insegnandoti non potrà non far cadere lo sguardo sulle tue forme"
Disse maliziosamente spostando gli occhi su tutto il mio corpo.
Diventai rossissima.
"Ba-ba-ba-basta!" Balbettai nervosamente abbracciando un cuscino per nascondermi.
"No! Nonononono! Preferisco non spogliarmi!"
"Ma dai Laila! Lo vuoi riconquistare si o no?"
"S-s-si ma..."
"Ma nulla! Andiamo a prenderti un costume! E poi domani imparerai, grazie al tuo principe, a nuotare e lo farai impazzire!"
Stava parlando contro il muro con posa di vittoria e con gli occhi che le brillavano.
"Ti fai troppi film mentali Alice" dissi sorridendo nervosamente inarcando una sopracciglia.
"Andiamooo!"
Mi prese da un braccio e mi portò fuori.
"Aspetta! Fammi chiudere la porta almeno" risi cercando di tirarmi dietro.
"Sisi ok"
Era troppo... Troppo euforica comunque mi faceva ridere tantissimo.Chiusi la porta prendendo il portafoglio.
Entrammo nel primo negozio che incontrammo e i commenti di Alice non finirono.
"Questo! Hey anche questo! Pure questo e quest'altro!" Prese più di sei capi e me li fece provare tutti! Tutti! Ero enormemente in imbarazzo.
Alla fine ne scelsi uno viola e blu ed uscimmo nell'intento di tornare a casa.Fuori persi Alice di vista e iniziai a correre per trovarla.
Corsi fino a quando non sbattei contro un ragazzo.
"Scusa!" Dissi alzando il viso.
"Laila! Non ci posso credere! Finalmente!" Era Daniel.
Lui mi abbracciò e io rimasi sorpresa di rivederlo.
"Non sai quanto ti ho cercato!"
"Daniel...hey"
"Che hai fatto in questi mesi?!"
"Emh"
Andavo di fretta e non sapevo che rispondergli.
Nel frattempo Alice era tornata.
"Scusa! Stavo cercando un altro negozio" disse col fiatone, poi spostò lo sguardo su Daniel "H-hey"
"Ciao" rispose lui.
"Daniel Alice. Alice Daniel"
"Piacere"
"Piacere, senti io e Lay dobbiamo correre! Alla prossima ciau!"
Mi prese per un braccio e mi trascinò con se.
"Hey! No aspetta! Almeno dammi il tuo numero!"
"Lay..." Mi bisbigliò Alice.
"Si"
Glielo scrissi su un foglietto e glielo porsi.
"Grazie!" Disse sorridendo.
"Ora andiamo!" Si intromise Alice di nuovo.
Arrivammo a casa e misi subito il costume a lavarsi.
"Pantaloncini?"
"Eh?"
"Ce li hai vero?"
"Ah ah ah. Se"
"Ah meno male"
"Non sei divertente. Comunque... Perché non venite anche tu e Leon?"
"Io e Leon?"
"Già! Sarebbe un'ottima idea non credi?"
"Si... Un'uscita a quattro!"
"Ecco " risi.
"Ok ci sto! Aspetta che lo chiamo!"
"Ook"
Fece il numero e chiamò.
Quando rispose li ascoltai.
"Amore! Si!... Sono a casa di una mia amica... Ah... Mi manchi anche tu!"
Per specificare... Erano usciti il giorno prima insieme e si erano visti in video chiamata la mattina, comunque...
"Ti volevo chiedere una cosa, ascolta. Questa mia amica domani fa il compleanno e che ne dici di fare un'uscita a mare in quattro?... Si in quattro... Un tuo amico... Axel"
"AXEL!!!!"
Lo sentii urlare.
"Mi hai rotto un timpano... Scuse accettate... Allora?... Fantastico! Ti amo ciau!"
Chiuse il telefono.
"Chiama Axel ora"
"Perché ha urlato?"
"Nulla gli sembrava strano"
"Ah... Ok" strano? Ero sicura che in classe succedeva qualcosa che io non sapevo.
Presi il telefono e chiamai.
"Pronto?" Disse col fiatone.
"Axel?"
"Eh?"
"Che stai facendo?"
"Nulla. Stavo... Oh Laila!"
"Che stavi facendo?"
"Nulla davvero! Sono corso per rispondere tutto qui"
C'era qualcosa che mi nascondeva.
"Allora che cosa c'è di così importante? Ti mancavo?"
"Si certo" dissi ironicamente, un po' anche offesa.
"La tua voce è incantevole sai?" Anche lui ironico.
"Ah ah ah. Domani..."
"Non mi dire che non puoi!?"
"Nono non è quello. Potevano fare un'uscita a quattro che dici?"
"A... Quattro?"
"Si, io, tu, una mia amica e Leon"
"Leon?"
"Si, è il suo ragazzo"
"Leon il mio compagno di letteratura e fisica?"
"Si..."
"No"
"No?"
"Nono"
"Dai!!"
"Nonono"
"Per favore! È il mio compleanno e lei è la mia migliore amica"
Stette zitto.
"Axel?"
"Ok ok. Però tu devi stare con me... Tutto il tempo"
"O-ok"
"Va bene, a domani"
"A do-domani"
Chiuse e sospirai.
"Allora?"
"Ha detto che va bene"
"Fantasticoooo!" Urlò e concludemmo lì tutta la conversazione.Alice se ne andò prima che papà arrivasse.
Quando arrivò fu strano.
Aveva i vestiti tutti stropicciati ed era anche in ritardo.
"Sono stanco oggi, cucinati tu" disse buttandosi sul divano.
Non feci nulla da mangiare, non avevo fame.
Mangiavo solo un po' a pranzo. Non sentivo l'esigenza di altro cibo.
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Hai rovinato tutto...
RomanceSi dice che bisogna sorridere alla vita, perché ,prima o poi, lei ricambierà. Se ne dicono tante di cose ma Laila è una ragazza che crede poco a queste "stupidaggini". È convinta che ci sia qualche forza perversa che non voglia vederla felice. Cosa...