Erano le quattro del mattino quando sentii il telefono vibrare.
Senza aprire gli occhi risposi tanto sapevo già chi era.
"Ah?"
"Scusa scusa. So che stavi dormendo e sicuramente ti ho disturbato ma dovevo chiedertelo"
"Cosa Axel?" Sussurrai.
"Domani ti vengo a prendere sempre io?"
Involontariamente portai la mano sugli occhi.
"E mi hai chiamato alle quattro di mattina per questo?"
"Si, scusa"
"Si, ovvio. Ci incontreremo là"
"Ah okok, buonanotte"
"Buonanotte"
Chiusi il telefono e mi addormentai all'istante.La mattina fu papà a svegliarmi.
"Laila sono dieci e mezza quando vai là?!"
Mi alzai di botto e la testa per poco non mi scoppiò.
"Ehhh!? Le dieci e mezza!?"
"Si, io devo andare. Vuoi che ti accompagni!?"
Mentre entravo in bagno per cambiarmi gli urlai di no.
"Sicura!?"
"Sisi, mi viene a prendere lei, tu vai"
Uscii e andai a prendere i pantaloncini.
"Ok... A dopo ciao"
"A dopo" misi di fretta la maglietta e i pantaloncini.
Mi lavai di fretta i denti e pettinai i capelli.
Dopo un quarto d'ora chiamai Axel.
"Finalmente!"
"Non fare storie... Sono pronta"
"Arrivo"
Chiuse e dopo cinque secondi era già fuori.
Aprii la porta.
Costume e camicia floreale con occhiali da sole sulla testa.
"Wow" risi.
"Che c'è? Ti piace?" Si girò lentamente.
"Si... Tanto"
"Auguri" disse avvicinandosi al mio volto.
Qualcosa lo fermò perché eravamo faccia a faccia e le mie labbra erano distanti dalle sue di un cm.
Io ero rimasta immobile. Volevo un suo bacio ma dopo si sbloccò e me ne diede uno sulla guancia.
"Andiamo"
"Spero non a piedi"
"Nono, sono patentato sai? Papà mi ha prestato la macchina"
"Davvero?!"
"Si"
"Ora si che ho paura"
"Ah ah ah che ridere. Prometto che guiderò con prudenza. Ho pur sempre una principessa in auto"
Smisi di sorridere e sentii il volto in fiamme.
"Dai andiamo, ci staranno aspettando"
"S-si"
Accese il motore e partimmo."Ti stanno bene i pantaloncini" sorrise.
"Ah, g-grazie"
"Scommetto anche il costume"
"Se continui così non caccio nemmeno la maglietta" inarcai le sopracciglia.
"Scusa scusa" rise.
Arrivammo e notai subito le ciocche bionde di Alice dietro un ragazzo muscoloso dai capelli corti color caramello, Leon.
"Hey scusate il ritardo!" Dissi salutandoli con un braccio.
"Oh oh oh! Non ci credo sei davvero tu Axel?" rise Leon.
Notai uno scambio di occhiatacce.
"B-bene Axel lei è Alice"
"Piacere"
"Piacere tutto mio!"
"Da quando siete tornate amiche?" Chiese Leon.
"Da... Poco prima che finisse la scuola ecco" dissi.
"Ah ok"
"Andiamo!" Si intromise Axel.
Mi prese per il polso e mi portò sulla spiaggia.
Era da tanto che non sentivo la sabbia sotto i piedi. Bruciava perciò ci demmo da fare per sistemarci.
"Dai Lay spogliati!"
Ero l'unica a non essermi ancora a spogliarmi. Per un attimo mi ero incantata a guardare il fisico di Axel.
Non mi sarei mai immaginata che sotto quella maglietta si nascondeva un fisico che sembrava quasi scolpito.
"Lay!"
"Ahhh scusa scusa!"
"Dai!"
"Io... Ecco... Mi vergogno"
Scoppiò a ridere.
"Dai! Se non lo fai tu lo faccio io!"
"Nononono! Okok, lo faccio"
Iniziai a cacciarmi i pantaloncini e dopo la maglietta.
"Laila..." Sentivo gli occhi di Alice e di Axel su di me e mi sentivo mooolto mooolto a disagio.
"Ehhhhh che avete da guardare! Andiamo!"
"Ma Lay... Non sai nuotare"
Mi bloccai sul bagnasciuga e mi voltai piano verso Alice guardandola di bieco.
"Eh, ops... Scusa"
"Non sai nuotare?" Disse sorpreso Axel.
"No... No... Non so nuotare ok?"
"Che problema c'è!? Ti insegnerà Axel!" Disse Leon dandogli una pacca sulla spalla.
"Eh? Cosa? Si... Si"
"Fantastico! Noi iniziamo ad andare! Su Leon"
Alice prese Leon per la mano e si buttarono.
"Si amano davvero?"
"Eh? Si! Stanno insieme da due anni"
"Chi sa in che rapporti ero con Leon qualche anno fa"
Presi il suo volto fra le mani.
"Lo ricorderai, ne sono sicura"
Tanta sicurezza se ne andò subito dopo essermene resa conto.
"Andiamo!"
Andai verso l'acqua e mi accorsi che era congelata.
"Ahhh"
"Attenta!"
Stavo scivolando verso dietro quando sentii la sua mano calda che mi teneva in equilibrio.
"È-È congelata"
Lo guardai dritto negli occhi.
"S-si"
Lasciò la presa e mi fece cadere a terra.
"MA SEI SCEMO!"
Rideva... Che idiota.
Lo presi per un piede e lo tirai facendolo cadere.
"Come è?" Risi.
Sbuffò buttandomi un getto d'acqua in faccia.
"Bellissima" sorrise nervosamente.
"Vuoi imparare a nuotare si o no?"
Annuii.
"Allora non lo fare mai più. Se non vuoi annegare"
"E poi come faresti senza me?"
Lo guardai in cerca di una risposta.
"Io... Non lo so"
Spalancai gli occhi.
"Davvero, ti sei salvata questa volta!" Si alzò e si buttò nell'acqua.
Ci entrai anche io, senza buttarmi ovviamente.
"Dammi le mani"
Le alzai e lui me le afferrò.
"Ora galleggia"
"Eh? Galleggia?"
"Ok, no"
Lo guardai strana.
"Per prima cosa, ti devo insegnare a galleggiare, quindi" si guardò attorno "ci sono! Andiamo a largo"
"COSA!?"
"Vieni"
"Nononononononono"
"Sisisisisisisi, dai"
Mi stava portando dove non toccavo e stavo iniziando ad avere paura.
"No per favore ! Ho paura"
"Laila ha paura di una cosa del genere?"
"Potrei affogare!"
"Ti tengo io"
"Potresti affogare anche tu!"
"Non me la buttare però"
Quando mi accorsi di non toccare più lo abbracciai forte mettendo le braccia intorno al suo collo.
"Hey. Così si che affoghiamo"
"Scusa"
Allentai la presa ma non mi staccai del tutto.
"Staccati un attimo"
"No"
"Dai" disse con voce calma.
"Io... Ok"
Lasciai il suo collo e chiusi gli occhi.
Lui mi teneva ancora le braccia.
"Muovi i piedi e quando te lo dico anche le braccia"
"Non mi lasciare!"
"Nono però tu fallo"
Iniziai a muovere i piedi lentamente.
"Ora"
"Mi hai lasciato!"
"Muovi le braccia"
Le iniziai a muovere nervosamente.
"Non così"
Rallentai un po'.
"Li puoi aprire gli occhi sai?"
Li aprii e mi resi conto che stavo a galla.
"Sto... A galla"
"Si"
"È stancante"
Rise.
"Già. Dai torniamo a riva"
"Eh non mi abbandonare"
"Non lo faccio"
"Non ti credo"
"Fai bene" Rise.
"Dai Axel non scherzare!"
"Ok... Sono serio, non ti lascio"
Lo riabbracciai e mi riportò a riva."Sei tranquilla ora?"
Annuii.
"Ora... Puoi lasciarmi"
"Ah?"
"Ci tocchi"
"Ah sisi!"
Feci un salto indietro. Cattiva idea.
Sentii un dolore allucinante sotto il piede destro.
"Ai!"
Mi lasciai cadere nell'acqua.
"Che è successo!?"
"Non lo so... Il piede... Mi fa male"
"Fammi vedere"
"Come?"
"Alza il piede"
Cercai di alzarlo ma facendolo notavo che sprofondavo giù.
"Non posso"
Strinsi gli occhi dal dolore.
"Ok ho capito" si voltò "abbracciami"
"Eh?"
"Fallo"
"Okok"
L'abbracciai e sentii le sue mani prendermi le gambe.
Mi portò fuori dall'acqua.
Vidi Alice e Leon correre verso di noi.
"Che è successo?" Domandò Alice.
"Guarda che ha sotto il piede"
"Eh?"
"Guardaa!"
"Okok"
Alice mi alzò la gamba.
"Oddio esce sangue"
"Mi puoi posare" gli sussurrai nell'orecchio.
"Non ci penso neanche, ti porto sotto l'ombrellone"
Sentivo il calore della sabbia anche se non la toccavo eppure lui resisteva per me.
Appoggiai la guancia sulla sua schiena e quando arrivammo all'ombrellone mi adagiò delicatamente sul telo da mare.
Strappò un pezzo di stoffa da una maglietta che aveva per cambiarsi dopo.
"Ma è una maglietta buona!"
"Sta zitta"
Mi fasciò il piede e lo legò.
"Va meglio?"
"Va sempre meglio con te" dissi guardando il piede.
Poi alzai lo sguardo e lo notai guardarmi con stupore.
Non sapevo cosa stesse pensando ma mi lasciai immaginarlo.
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Hai rovinato tutto...
RomanceSi dice che bisogna sorridere alla vita, perché ,prima o poi, lei ricambierà. Se ne dicono tante di cose ma Laila è una ragazza che crede poco a queste "stupidaggini". È convinta che ci sia qualche forza perversa che non voglia vederla felice. Cosa...