39º Capitolo

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Papà andava a lavorare presto e tornava tardi ultimamente.
Diceva che poteva essere licenziato.
Io pregavo tanto che non lo licenziassero altrimenti la mia vita sarebbe finita.

Erano gli ultimi giorni di agosto ed ero consapevole che l'inizio della scuola era vicina.
Bussarono alla porta e andai ad aprire.
"Ciauuu!"
"Alice"
Entrò e si buttò sul divano. Ormai casa mia era diventata sua.
Dal suo viso scomparve quel sorrisone che aveva e venne sostituito da un'espressione seria.
"Domani faccio due anni con Leon"
"Wow! Auguri!"
"Mi sento strana"
"C-come?"
"Due anni... Con lo stesso ragazzo"
"È bellissimo no?"
"Si! Ma..."
"Ma?"
"Ho paura..."
"Di cosa?!"
"Questo sarà il nostro ultimo anno insieme a scuola...poi lui andrà all'università. Starà in un condominio con tanta gente...con tante ragazze...e io non sarò lì. Non saprò che fa il giorno, con chi parla, con chi studia"
La guardai e sembrava davvero preoccupata.
"Sto impazzendo Laila! E se incontrerà un'altra ragazza e si stuferà di me?!"
"Ma che dici!" Intervenni prendendola dalle spalle "Leon non è un tipo del genere! Poi lui ti ama veramente! Lo so... Lo percepisco, non sarebbe capace di tradirti nemmeno con Miss Universo"
"Sul serio?"
"Come sul serio? Parli come se io conoscessi più di te il tuo ragazzo" la guardai inarcando una sopracciglia.
"S-si! Ok! Hai ragione! Sono stupida anche solo a pensarlo!"
"Si..."
"Si cosa?"
"Sei stupida" risi e lei mi buttò un cuscino in faccia.
Squillò il telefono e andai a rispondere.
Daniel. Mi chiamava quasi ogni giorno.
"Hey!"
"Ciau"
"Che ne dici di fare una passeggiata sulla spiaggia?"
"Sulla spiaggia..."
"Chi è?" Mi chiese Alice.
Tappai il microfono e le risposi.
"Daniel... Mi ha chiesto se facciamo una passeggiata sulla spiaggia"
"Oh... Daniel... Accetta..."
Capivo dal suo tono di voce che quel Accetta equivaleva a non andare
La guardai di storto e risposi a Daniel.
"Ok, ci ritroviamo al solito posto tra cinque minuti"
"Fantastico! A dopo"
Chiusi la chiamata e fissai Alice.
"Ma che hai in testa?" Mi chiese.
"Ho solo accettato di uscire... Perché?"
"Perché? Non ti capisco"
"Non mi capisci? Tu pensi ancora che Axel mi chiamerà? Incredibile! Cerco di dimenticarlo e t'incazzi pure! Non ho intenzione di mettermi con Daniel... Se è questo quello che ti preoccupa" dissi con tono arrabbiato.
"Ok... Scusa..." Rispose calma.
"Esce ancora con Leon?" Schiarii la voce.
"Allora ancora ti interessa!"
"Hey... Ho detto che sto cercando di dimenticarlo...non che l'ho fatto"
"Ah... Giusto" sorrise "Comunque... Solo qualche volta"
"Lo hai visto?"
"Emh... Si"
"Come è? Ha ancora i capelli lunghi o li ha tagliati? È ancora arrogante, egocentrico e-" domandai a raffica.
"Calma calma calma! Così non lo dimenticherai mai!"
"Si, hai ragione..."
"Ecco"
"Ti ha chiesto di me?"
"Laila!"
"Okok... Scusa..."
"Non dovresti andare da Daniel?"
"Già! Daniel! Giusto"
Presi una borsa e ci misi il portafoglio.
"Io vado ciau" disse Alice.
"Aspetta arrivo"
"Ok"
Chiusi la porta e con Alice mi avviai vicino al bar.

Una volta arrivate la salutai e andai verso Daniel.
Lui mi abbracciò.
"Hey. Come va?"
"Bene" risposi.
Ero tornata coi sorrisi falsi. Quanto li odiavo. Prendevo in giro le persone così...ma non ne potevo fare a meno.

Daniel's POV

Ero felice. Finalmente uscivamo insieme e Axel era uscito di scena.
Lei era solo mia anche se...non ero stupido.
I suoi gesti, le sue parole potevano dirmi quel che volevano, ma sapevo che lo amava ancora e mi stava usando per dimenticare, forse...non volontariamente ma...
Tutto sommano, però,non mi dispiaceva. Almeno sarebbe stata con me.
Si guardò a torno e si spettinò i capelli.
Amavo quel suo modo di fare. Per non parlare quando inarcava le sopracciglia.
"Andiamo?" Dissi.
"Si"
Aveva una maglietta nera con una scritta rossa 'Do you love me?' Avrei voluto risponderle di si...ma non ritenevo che fosse ancora il momento adatto.
"Daniel"
"Si?"
"A che pensi?"
"Eh! Cosa?"
"Nulla... Ti vedevo pensieroso"
"Ah...nono, stavo pensando... All'inizio della scuola" dissi la prima cosa che mi passò per la mente.
"Ti capisco, dovrò rialzarmi presto" sbuffò.
"Ma...pensavo anche che questo sarà l'ultimo anno che ci vedremo"
"Come?"
"Farò il quarto, se vengo promosso andrò a Londra"
"A LONDRA?"
"Già"
"Ma... Come mai così lontano?"
"Oxford"
"Ma anche qua in Florida può...esserci... qualcosa di buono non credi?"
"Bhu, solo, ho sempre desiderato viaggiare lontano"
Se era preoccupata davvero non lo so...ma era davvero carina.
"Oh...capisco"

Stavamo passeggiando sulla spiaggia e il Sole stava per tramontare, parlavamo del più e del meno. Non osai chiederle di Axel perché già le prima volte me lo vietò.
Ancora aveva un sacco di segreti che non mi voleva svelare e certo non le mettevo fretta anche se ero molto curioso.

A un certo punto la fermai prendendole la mano.
"Cos-" la interruppi subito.
"La risposta è si"
"A che?"
Le fissai la maglietta.
"Si, ti amo"
La vidi sconvolta con gli occhi spalancati che mi fissavano dritti nei miei.
Mi avvicinai al suo viso, sempre di più. Non mi stava rifiutando ancora quindi andai sicuro.
Appoggiai le mie labbra alle sue. La baciai. Lo volevo fare la prima volta e altre volte. Avrei voluto darle baci tutti i giorni.
Le sue labbra erano così morbide.
Aveva chiuso gli occhi, buon segno.
Quando ci fu un breve distacco lei bisbigliò qualcosa che al mio orecchio risultò:
"Axel"
Mi bloccai e lei si staccò con le lacrime agli occhi.
"S-Scusa Daniel"

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