30º Capitolo

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"Ok!?" Rispose lui.
"Si... Ok" era chiaro che non avrei dimenticato facilmente Axel ma dare un'opportunità a qualcun altro non faceva nulla di male.
Sorrise ancor di più poi mi abbracciò forte.
"Hey fai male"
"Oh scusa scusa" liberò la presa "come hai intenzione di farlo ingelosire?"
"Non lo so... Comunque tu parla sempre con me"
"Parlare?"
"Si, parlare"
"O-ok"
"Aspettami all'uscita dopo"
"Ok" mi diede un bacio sulla guancia e poi se ne andò.
Sospirai. Non era carino usare una persona per le proprie necessità ma non sapevo più che fare.

Entrai nella classe di biologia e Alice mi venne incontro all'istante.
"Allora?!" Disse fissandomi con curiosità.
"Ha accettato"
"Evvai!"
"Perché esulti?" Risi.
"Perché mi piacciono questi tipi d'amore"
"Ah... Capisco"
Aveva detto questi tipi d'amore oddio, a me no! Non piacevano per nulla!
"All'uscita ho detto di aspettarmi"
"Così Axel ti vedrà con lui! Perfetto"
"Si... Perfetto..." Ero strana. Non ero tipa di queste cose. Avevo mentito più volte in questo mese che chi sa quando.
Suonò la campanella e ci sedemmo.

All'intervallo non andai con Alice in giro. Lei sarebbe andata da Leon e là c'era anche Axel o forse no... Comunque non volevo incontrarlo ancora.
Le ore passarono lentamente, come ogni giorno d'altronde.

Finalmente suonò l'ultima campanella del giorno e corsi fuori.
Daniel era là come d'accordo.
Con la coda dell'occhio vidi anche Axel che usciva.
Daniel venne verso di me e mi fece l'occhiolino.
"Allora qual è il tuo piano?" Disse.
"Non ho un piano..."
"Cosa!?"
"Solo... Non lo so... Andiamo al bar"
Lo presi per un braccio e lo trascinai con me.

Axel's POV

Uscii da scuola e notai Laila parlare con un ragazzo. Riflessi un attimo e poi capii dove l'avevo già visto. Certo... Era quel ragazzo impacciato che le era andato addosso qualche giorno fa'.
Non mi rendeva nervoso sapere che parlava con lei. Forse le voleva chiedere ancora scusa.
Mi resi conto che non era così quando Laila lo prese per un braccio. In quel preciso momento sentii dentro me la voglia di inseguirli...e così feci.
Li vidi attraversare la strada e quindi mi feci un'idea di dove stavano andando... Al bar.

Feci un passo avanti ma una ragazza mi sbarrò il passaggio.
"Hey Axel"
"Hey scusa mi fai passare?" la feci da parte e ripresi a camminare ma mi sentii tirare da un braccio.
"Aspetta! Volevo chiederti una cosa"
Era il momento meno adatto per parlare. Sbuffai.
"Dai! Dimmelo. Muoviti. Vuoi un bacio?"
Cercai di controllare dove erano ma ormai li avevo persi di vista. Cavolo.
"Eh? Nono. Solo... Che..."
"Daiii!"
"Vorresti uscire con me?" Disse tutto d'un fiato.
Per andare di fretta gli dissi di si.
"Alle otto qua ok? Ora vado" dissi e corsi via.
Cavolo. Non potevo permetterglielo. No. Lei era mia. Mi passarono un sacco di pensieri per la testa ma li scacciai tutti fino ad arrivare al bar.
Come predetto erano là.
Entrai e mi sedetti lontano da loro. Mi nascosi dietro il menù e li spiai da lontano.
La vedevo parlare normalmente con uno sguardo perso fra le nuvole.
Mentre lui era allegro. Troppo per i miei gusti.

Passai quasi mezz'ora a fissarli ma non notai nulla fino a quando vidi Laila arrossire e subito dopo ridere.
Strinsi forse i pugni. Lei arrossiva solo con me.
"Cosa vuole ordinare?"
"Eh?" Mi voltai e vidi una cameriera.
"È da più di mezz'ora che la vedo controllare e ricontrollare il menù"
"Ah ... Eh no nulla per il momento, grazie" sorrisi nervosamente e tornai a fissarli.
All'improvviso li vidi alzarsi per uscire fuori.
Io mi nascosi e li feci passare.
Una volta usciti mi alzai anch'io e li seguii.
Uscito mi ritrovai Laila davanti che mi fissava arrabbiata.
"Che stai facendo?" Disse inarcando le sopracciglia.
"Eh! Cosa? Emh passeggiavo! Bella la giornata oggi eh?" Sorrisi nervosamente.
"Ci sono le nuvole"
"Eh... Si... Però non piove! E prima c'era il sole"
"No, non è vero"
"Si invece!" Cavolo in che brutta situazione ero. Se prima era arrabbiato con me ora lo era molto si più.
"Smettila... Ti stai arrampicando sugli specchi"
"Okok scusa"
"Perchè mi stai segu-"
"Chi è?" L'interruppi e guardai torvo quel tizio.
"Mi chiamo Daniel! Tu dovresti essere Axel. Piacere" mi porse la mano ma non gliel'accettai.
"Se"
"È un amico"
"Tu non hai amici"
"E chi te lo ha detto?"
"Lo so! Tu hai solo me!"
"No! Non è vero! Smettila!"
Non sopportavo più questa situazione.
"Laila ti prego"
"Ti prego cosa?"
"Io lo so che mi ami ancora"
"Cosa c'entra questo ora?!"
"Ti prego torna da me"
"Ma pensi che sia un oggetto?!"
Ok stavo peggiorando la situazione.
"Laila ho capito di aver sbagliato però, per favore! Non stare con quello per vendicarti"
"Tu non lo conosci"
"Ti ho visto arrossire. Laila se tu lo baci io..."
"Eh? Tu cosa?"
"Io non potrei accettarlo"
"Ti sei reso conto di quel che stai dicendo vero?"
"Si! Scusa!" L'abbracciai e misi la mia testa fra i suoi capelli.
Cattiva idea.
Per un attimo sembrava si fosse calmata ma dopo sentii un forte dolore al piede. Mi chinai e lei se ne andò.
"L-laila"
Mi aveva dato un calcio al piede!

Tornai zoppicando a casa e mamma mi venne in soccorso.
"Cosa è successo?!" Disse preoccupata.
"Nulla, lunga storia"
"Oh Axel"
Mi prese una borsa del ghiaccio e la mise sul piede.
"Però... Me lo sono meritato"
Dissi alzando la testa e nascondendomi gli occhi col braccio.
Sono un idiota.

Si fecero le sette e mezza e sentivo di aver dimenticato qualcosa ma cosa?
Ripensai a tutta la giornata e poi mi tornò in mente quella ragazza che mi aveva chiesto di uscire.
Col piede dolorante saltellai fino alla stanza, mi cambiai e corsi all'appuntamento.
Un altro sbaglio ma lo avevo promesso.

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