53º Capitolo

2.9K 194 3
                                    

Ricambiò l'abbraccio e iniziò a singhiozzare.
"Qui-Quindi mi perdoni?"
Sorrisi e annuii.
Avevo sempre sentito quel legame con lui. Non potevo odiarlo... Infondo non mi aveva detto nulla per il mio bene.
Mi distaccai e asciugai le lacrime sorridendo.
"Mi spieghi perché mi tartassavi di interrogazioni?!"
Si mise a ridere coprendosi gli occhi con il braccio.
"Volevo che mia figlia avesse un futuro brillante a scuola"
"Giustamente" dissi inarcando un sopracciglio.
"Dai! Non prendertela"
"Va bene..." Sorrisi e misi le mani sulla testa. "Oddio! Ho così tante domande!"
"Falle" il suo sorriso sembrava quello dello stregatto di Alice nel paese delle meraviglie.
"Ok... Tanto per sapere... Che potere hai in quella scuola?"
"Perché?"
"Perché non so... Sembrano tutti sotto il tuo potere"
"Sanno quanto valgo"
"Ma per favore!" Risi ma lui mi sembrò più che serio.
"Non scherzo"
"Dai!"
"Okok... Ho amici importanti"
"Eh? Tipo?"
"Tipo..."
Lo guardai incuriosita. Amici importanti.
"Sto aspettando..." Continuai.
"Un giorno magari " e riprese a ridere.
Sbuffai e spostai lo sguardo.
"Laila" disse. "Vuoi dormire qua?"
"Eh?..." Dormire a casa del/i mio prof/padre... Per quanto fossi tentata a dirgli di si, la mia testa si mosse per il no.
"Perché?!"
"Strano a dirsi... Ma mi sento a mio agio più a casa sola..."
"Presto verrai cacciata da quella casa lo sai?"
Essendo una minorenne in una casa sola presto sarebbero venuti gli assistenti sociali  e io non ero pronta.
"Lo so... Però... Preferisco stare ancora un po' da sola "
"Va bene va bene"

Stemmo qualche secondo a fissarci senza dire nulla poi mi ricordai una cosa importante.
"ODDIO!"
"Cosa? Che è successo?!"
"AXEL MI STA ASPETTANDO ANCORA FUORI!"
Scoppiò in una rumorosa risata mentre io ero preoccupata.
"Che aspetti? Puoi andare"
"Si! Si! Dovrei!"
"Buonanotte" disse mentre mi muovevo nervosamente.
"Notte! Cioè Buonanotte!"
Uscii fuori e bussai al finestrino dell'auto.
Aveva la musica alzata così tanto che ero riuscita a sentirla anche dentro casa.
"HEY!" Urlò aprendo lo sportello.
Risi.
"PUOI ABBASSARE?!"
"EH?!"
Entrai in macchina e chiusi la radio.
"Ti ho chiesto se potevi abbassare" sorrisi mentre chiudevo lo sportello e mi sporgevo verso lui.
"Oh. Scusa! Mi piaceva quella canzone" sorrise nervosamente. Che carino.
"Ti piace più la canzone di me quindi?"
"EH! Nononono" disse agitando le mani.
Io gliele fermai e mi porsi per baciarlo.
Quando mi staccai lui sorrise.
"Da questo deduco che è andata bene con tuo padre"
"Perché? Pensi che non ti avrei baciato lo stesso?"
"Si ma non così"
"Così come?" Inarcai un sopracciglio.
"Lascia stare. Allora?"
"Allooora... Nulla ti racconto dopo quando arriviamo a casa"
"Hai intenzione di dormire sola?"
"Emh si"
"Sul serio!?"
Annuii.
"Non posso lasciartelo fare... Non sarei tranquillo sapendoti sola"
"Dai! Sono stata sola anche ieri ma non è successo nulla"
"Si ma..."
Misi la mia mano sulla sua che era sul cambio marcia e incrociai le dita con le sue.
"Se sei così preoccupato dormi con me..."
"EHHHH!" Disse saltando e spostando gli occhi su di me.
"Guarda la strada!" Risi. "stavo scherzando"
Fece un profondo respiro poi si tranquillizzò.
Appena arrivammo a casa iniziai a scherzarci su e aprii la porta con la chiave.
"Smettila..."
"Sei carino quando sei nervoso"
"Ah grazie..."
"Anche quando ti preoccupi!"
"Ok..."
Risi e lo abbracciai.

Ci dirigemmo verso il salotto.
Lui aveva il suo braccio sulla mia spalla e io gliela tenevo con la mano mentre mi sforzavo per baciarlo. Non è colpa mia se sono bassa.
Ad un certo punto però sentii una voce esterna che faceva finta di tossire.
Allora mi staccai da Axel e mi voltai.
Sulla poltrona c'era una signora sui 30 anni che ci fissava arrabbiata.
"Che state facendo?" Disse.
"C-chi sei!?" Le rispose Axel imbarazzato.
"Chi sei tu" controbatté.
C'era qualcosa di strano... In questa signora notavo qualcosa di familiare.
Aveva gli occhi castani e i capelli color caramello.
Riflessi un po' poi ci arrivai. Qualche ruga non avrebbe impedito che io la riconoscessi.
La guardai stupita con le lacrime agli occhi e la bocca aperta.
"Che... Che ci fai qua?!" Dissi.
"Ci hai messo un bel po' eh" mi guardò sorridente.
"Laila la conosci?"
Annuii senza aprir bocca.
"Non mi dire che..." Continuò.
Bhe anche lui l'aveva capito.
"Mamma... Per-Perché sei qua?"
Vidi Axel raddrizzarsi e sudare freddo.
"Sono venuta a prenderti"
"Perché!?"
"Dobbiamo andare..." Disse alzandosi dalla poltrona aggiustandosi la borsa.
"DOVE!?" Ripresi impazientita.
"A Nashville"
"COSA!?" Dicemmo all'unisono io e Axel.

Hai rovinato tutto...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora