56º Capitolo

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Era tutto così strano.
Ancora non provavo quasi nulla. Forse la mia mente doveva ancora realizzare quello che era accaduto.

Ero su un aereo in partenza per un altro stato.
Lo Stato in cui ero cresciuta da piccola.
Lo Stato dove tutti conoscevano quel che era successo con Mike.
Lo Stato in cui... C'era Mike.
Avevo lasciato la scuola.
La mia scuola da tre anni.
Non avevo avvisato Alice, e ne sentii un gran senso di colpa. Ciò mi rese ancora più triste... Perché non avevo salutato la mia migliore amica!
Poi quando eravamo a decine di chilometri da terra realizzai la cosa più importante di tutti: non avrei rivisto fisicamente Axel.
Non avrei respirato il suo profumo. Non avrei visto quel sorriso che mi mandava dritta al paradiso. Non lo avrei abbracciato o avrei baciato le sue labbra. Almeno per un po'... Speravo.

Alex's POV

Rimasi lì a lungo... A fissare gli aerei che si staccavano dal suolo per andare chissà dove. Uno di quelli aveva con sè la ragazza che amavo.
Quando realizzai che non sarebbe tornata, dopo un bel po' di ore, decisi di tornare a casa. Non ci tornavo dalla mattina del giorno prima.
Per tutto il tragitto stetti zitto non accesi nemmeno la radio.
Ad un certo punto però mi squillò il telefono.
Lo presi quasi con fatica e risposi.
"Pronto?" Dissi stanco.
"AXEL!"
Era Alice... In questi giorni mi ero proprio dimenticato di lei... E credo lo avesse fatto anche Laila.
"Alice..."
"CHE DIAMINE DI FINE AVETE FATTO!?HO CHIAMATO LAILA VENTI VOLTE DA IERI A OGGI!"
"Come... Hai fatto ad avere il mio numero?" Cercai di evitare di risponderle.
"NON TI IMPORTA! RISPONDIMI ORA!"
Iniziai a sentire le lacrime agli occhi e appoggiai la testa al volante. Con la fronte premetti il clacson che suonò.
"M-MA CHE CAVOLO..."
Iniziai a piangere e non le risposi.
"AXEL... AXEL ... STAI PIANGENDO!? DOVE È LAILA?! AXEL RISPONDI!"
Non riuscii più a stare zitto.
"È PARTITA! È ANDATA VIA COI SUOI!" Le urlai.
"COSA?! Coi... Suoi? Vuoi dire... Che..."
Con la voce soffocata dalle lacrime gli risposi.
"Sua mamma... Sua mamma è tornata..."
"EH?"
"Perché suo... Suo padre era andato in carcere... E ... E non poteva stare... Sola..."
"COSA!?"
"CAVOLO ALICE! È DIFFICILE PER ME! HO DOVUTO DIRLE ADDIO COL CUORE CHE SEMBRAVA MI STESSE PER SCOPPIARE!"
"A...Addio...?"
"SI!"
Chiuse il telefono. Credo che ovunque lei fosse si sarebbe buttata a terra e avrebbe iniziato a piangere...
Un po' con Laila si somigliavano... Un po' ho detto.
Laila era unica...

Arrivai piano a casa. Non avevo tanta voglia di tornare e subire le domande di mia mamma su dove ero o cosa avevo fatto o del perché stessi piangendo.
Scesi dalla macchina , chiusi lo sportello e con il telecomando chiusi tutta l'auto.
Arrivai come uno zombie alla porta e con la mano tremante riuscii ad infilarne la chiave e aprirla.
Mamma era sul divano.
"John sei tu!?"
Si riferiva chiaramente a mio padre.
"No..."
Appena lo dissi si alzò in piedi di scatto e, dopo un paio di minuti sorpresa, venne verso di me a braccia aperte.
Mi strinse così forte che non riuscii a respirare.
"C-Che cosa hai fatto!? Ieri dove eri?!"
"Ieri... Ero... Da Laila..."
"Da Laila?"
"Si..." Prima che aprisse bocca la bloccai "Scusa... Mamma non ho voglia di parlare ora... Vado in camera..."
"O-Ok"
Mi voltai e sentii i suoi occhi su di me mentre mi allontanavo.
Chiusi forte la porta della mia stanza e mi buttai sul letto.
Iniziò ad annuvolarsi o forse si stava facendo semplicemente buio... Non lo distinguevo.

Laila's POV

Mi addormentai sull'aereo e quando mi svegliai era ora di scendere... Di già.
Presi i miei bagagli e mi diressi con i miei verso un taxi.
"Laila... Dai"
Ero molto lenta. Era un fatto psicologico.

Quando salimmo sull'auto iniziai ad immaginarmi Emily e Tyler, mia sorella e mio fratello.
Non li vedevo da un bel po'.
Ricordo che da piccoli non andavamo molto d'accordo. Io e mia sorella litigavamo sempre.
Emily è più grande di me di quattro anni,quindi dovrebbe avere venti anni, mentre Tyler di tre , quindi lui diciannove.
Emily aveva gli occhi verde scuro, che aveva preso sicuramente da Max, e i capelli caramello. Tyler invece aveva gli occhi castano chiaro e i capelli castano scuro. Se la memoria non mi ingannava.

C'era un silenzio tombale in quel taxi... Non aveva nemmeno una radio, così decisi di parlare.
"Allora... A quando il matrimonio? Avete già scelto?"
Nick che era seduto davanti si girò stupito.
"Emh si... Questa domenica" rispose.
"Ah... Tra tre giorni..." Mi guardai intorno "Che modi... Però... Ho così poco tempo per trovarmi un vestito e le scarpe..." Continuai.
"Non ti preoccupare per questo... Emily ed io ti aiuteremo" rispose mamma.
"Preferisco andarci con Nick..."
"Eh?" Dissero all'unisono.
Non risposi. Eravamo arrivati.
Scesi dal taxi con tutti i bagagli e mi soffermai a vedere la casa.
La mia nuova casa.
Dove avrei iniziato una nuova vita o meglio la mia vecchia vita.
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Salve! Scusate se ci ho messo tanto ad aggiornare e se ci sono errori ortografici  ^^'
Spero di non avervi annoiato con questi capitoli D:
Come potete immaginare la storia sta per finire ^^ cercherò di aggiornare presto. Grazie ancora a voi che la leggete <3
~Pia :D

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