Axel's POV
La stringevo fra le mie braccia era così vulnerabile ora.
Non la biasimavo dopo tutto quel che era successo.
"A-Axel"
"Si?"
"Nulla...nulla"
"Sicura?"
Annuì.
"Se c'è qualcosa che posso fare per te dimmelo"
"Ok"
Ora riuscivo a capire tutti quei sorrisi falsi e gli occhi persi nel vuoto. Sapevo ben poco di quel che le faceva il padre fin'ora.
Oltre a lui anche io ho contribuito a farla soffrire però . Se solo penso a quanto sono stato stupido, non ricordo nemmeno che avevo in mente.
Smise di piangere, poggiò i piedi sul pavimento e si alzò.
"Che fai?"
Si voltò e mi guardò negli occhi indifferente.
"Sai che potrei stare fra le tue braccia per sempre"
"Allora perché te ne sei liberata?"
"Axel...ti prego"
"Ok, scusa scusa"
Capivo che non era momento per essere possessivo.
"Vado...in cameretta... Se vuoi rimani"
L'osservai avanzare verso le scale e quando alzò la gamba per salirle cadde a terra.
"LAILA"
Corsi per aiutarla e la rividi piangere.
"N-non ce la faccio Axel"
Non riuscivo più a vederla così, era straziante.
"Laila..."
"I-io cerco... Cerco di non pensarci... di farmi forza ma...ma non ce la faccio...non...non ce la faccio"
La presi in braccio e l'alzai da terra.
"Ch-che fai!?"
"Ce la farai Laila...lo so perché ci sarò io con te e ti aiuterò sempre"
Salii le scale e la portai in cameretta.Quando arrivai vicino al letto era come se tutto si fosse zittito. Mi stringeva forte e aveva nascosto il volto fra le sue braccia.
Appoggiai le sue gambe sul letto ma ancora non si era distaccata dall'abbraccio.
"Si" disse.
"Si...cosa?"
Alzò il volto e lo avvicinò al mio.
"Con te posso superare tutto"
Mi baciò e sentii le sue labbra umide e il respiro caldo.
Mi chinai, facendo in modo di appoggiarle la schiena al letto e misi le mie mani vicino alle sue spalle per tenermi in equilibrio senza staccare le mie labbra dalle sue.
"Ti amo" dissi.
Mi limitai solo a baciarla ma non con la lingua...non era da me...insomma...
Lei mi teneva dietro il collo.
"Asp-" disse cercando di distaccarsi dal bacio senza riuscirci.
Fui io a fermarmi.
"Che...hai?"
"Aspetta...per favore... Dammi un po' di tempo..."
"Certo...certo"
Mi alzai e mi sedetti sulle ginocchia.
"Tutto il tempo che vuoi"
Si mise un braccio sugli occhi e riiniziò a singhiozzare.
"Nonono... Dai" sorrisi per darle coraggio e le accarezzai il volto asciugandogli le lacrime.
"Scusa"
"Hey! Di che ti scusi?"
Non rispose e si voltò di fianco verso il muro.
Nel suo movimento la maglietta si alzò sopra il bacino e rividi la ferita che gli aveva fatto quel bastardo.
"Fa male? Per questo ti sei girata di là e non di qua?"
"C'è qualcosa...che non sai di me?" Rispose.
"Vuoi che te la disinfetti?"
Rise, finalmente.
"No grazie"
"Perché ridi?"
"Perché... Non lo so..."
"Non lo sai?"
"No"
Mi alzai e la fissai in volto.
"No?"
Fece di no con la testa e io iniziai a farle il solletico alla pancia.
"Nononono basta AHAHAHAH BASTA AHAHAHAH AXEL!"
"Dimmelo"
"Ai AHAHAH mi fai male dai! AHHAHAHAH BASTA"
"Dillo!"
"Perché AHAHAH perché AHAHAH ASPETTA UN ATTIMO AHAHAHAH"
Mi fermai.
"Perché mi sono immaginata te da infermiere e ...mi facevi ridere"
Il suo sguardo si fece serio.
Aveva chiaramente paura che le rifacessi il solletico.
"Ah ok" sorrisi.
"Sai Laila... Sei bellissima. In ogni singolo gesto ed espressione che fai, anche se mi piacerebbe non vederti più piangere. So che è difficile ma...sono sicuro che passerai anche questo"
"Axel... L'unica cosa che mi ha fatto andare avanti in questi mesi sei tu... La prima volta che ti ho conosciuto ti ho detto che odiavo tutto il mondo e mi odiavo ma ora...ora ho trovato qualcosa che mi fa amare la mia vita e il mondo. Anche se ne ho passate tante...non faccio che pensare a te e a quanto ti amo"
Sorrisi e le diedi un bacio sulla fronte.
"Anche io ti penso sempre...Ora riposati un po' "
"Voglio incontrarlo"
"Chi?!"
"Mio padre... Cioè Nick"
"Ah...lo incontrerai , domani dopo scuola lo faccio venire qua"
"Io vengo a scuola domani"
"Nono"
"Si invece"
"Non posso farti venire sapendo in che condizioni sei"
"Non importa"
"Come no?"
"Per favore Axel! Voglio solo incontrare il mio vero padre!"
La fissai un attimo.
"Va bene... Se è questo quello che vuoi..."
"Che ore sono?"
"Le ...nove"
"Dovresti andare"
"Potrei anche rimanere"
Sorrise.
"Vai"
"Okok" mi chinai e la baciai sulla guancia "A domani"
"A domani"Chiusi per bene la porta quando uscii e mi accertai che fosse al sicuro poi tornai a casa.
"Axel!" Urlò mamma. "Che fine hai fatto?"
"Storia lunga mamma"
"Come? Cosa è successo!?"
"Mamma!"
"Cosa è successo Axel? Si tratta di Laila?"
Annuii.
"Oddio. Cosa le è successo!?"
"Siediti"
Mi sedetti e iniziai a raccontargli tutto.
"Povera ragazza... E TU L'HAI LASCIATA SOLA!?"
"Beh ha insistito lei!"
"Ma dovevi rimanere lo stesso!"
Ora avevo i sensi di colpa. Aveva ragione mamma... Non avrei dovuto lasciarla sola.
Entrai nella mia camera e le telefonai.
"Si?"
"Stai meglio?"
La sentii ridere.
"Non sono passati nemmeno quindici minuti da quando ci siamo visti l'ultima volta"
"Lo so ma..."
"Ma stai tranquillo, so prendermi cura di me stessa"
"Ok"
"Buonanotte... Amore"
"Buonanotte"
E riattaccò. Dalla voce sembrava star meglio, meno male.Il giorno seguente mi preparai in fretta e furia. Mi misi in macchina e arrivai sotto casa sua.
Bussai alla porta e dopo qualche secondo mi aprì.
"Buongiorno principessa"
Mi guardò e sorrise.
Mi diede un bacio sulle labbra e rispose con uno sguardo dolce.
"Buongiorno mio principe"
"Pronta?"
"Sisi"
Prese lo zaino, chiuse la porta ed entrammo in macchina.
"Stai meglio?" Dissi poggiando la mia mano sulla sua.
Annuii intrecciando le dita con le mie.
"Che hai fatto con la ferita?"
"L'ho fasciata..."
"Sai che io invece ti ci vedo come infermiera? Ora che ci penso mi sa che mi sono fatto male alla gamba!"
"Ma smettila!" Rise.Quando arrivammo a scuola corse su e io la seguii.
La vidi entrare in classe di letteratura e rimanere sulla soglia della porta senza aprire bocca.
Mi avvicinai e capii subito perché...
Lui era lì.
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Hai rovinato tutto...
RomanceSi dice che bisogna sorridere alla vita, perché ,prima o poi, lei ricambierà. Se ne dicono tante di cose ma Laila è una ragazza che crede poco a queste "stupidaggini". È convinta che ci sia qualche forza perversa che non voglia vederla felice. Cosa...