Quel giorno mi ero svegliata tardi e stavo perdendo il pullman. Feci tutto in fretta e in furia, non mi pettinai neanche i capelli. Ma la mia fortuna volle che arrivata alla fermata il pullman era già andato via, allora ,con grande pazienza, mio padre mi accompagnó a scuola.
Odiavo svegliarmi presto la mattina, soprattutto di inverno, quando al mio risveglio la stanza era congelata.
Salutai con la mano papà ed entrai a scuola. Ero al secondo anno di liceo. Nella prima classe del mio corso era tutto come al solito, diedi il buongiorno a tutti, mi sedetti, presi le cuffie e mi isolai dal mondo. La musica era l'unica cosa che amavo, mi dava pace.
Suonó la campanella, mi tolsi le cuffie e fui pronta per ascoltare un'altra lezione noiosa del prof. Artemio. Pensavo ce l'avesse con me. Interrogava solo me, a tutte le lezioni mi fissava scrutando ogni mia mossa. Ditemi cosa avrei dovuto pensare...Finalmente fu l'intervallo e le mie compagne mi tascinarono fuori, seguimmo una di esse che era diretta dal suo fidanzato che faceva il terzo anno. In quel corso i ragazzi carini non mancavano , ma odiavo anche quelli, si credevano di essere chi sa chi solo perché Dio gli aveva donato un bel faccino, si si...sono complicata lo so...
Aspettammo lì per circa 10 minuti, per tutto quel tempo ero rimasta ad osservare un ragazzo con le cuffie che teneva la testa sul banco come se stesse dormendo. Suonó la campanella della fine della ricreazione, feci per andarmene quando lui alzó la testa mi fissó e mi sorrise.
Lo giudicai un sorrisetto divertito, ma non seppi dargli una ragione, per qualche assurdo motivo trovavo quel ragazzo interessante. Mi sentii chiamare e ,con uno dei miei sorrisi falsi, mi girai per raggiungere le mie compagne e rientrare in classe.
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Hai rovinato tutto...
RomanceSi dice che bisogna sorridere alla vita, perché ,prima o poi, lei ricambierà. Se ne dicono tante di cose ma Laila è una ragazza che crede poco a queste "stupidaggini". È convinta che ci sia qualche forza perversa che non voglia vederla felice. Cosa...