𝐃𝐢𝐜𝐢𝐨𝐭𝐭𝐨

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«Chiudi gli occhi, Jiminie, chiudili. Respira, respira la gente.» Yn cammina a occhi socchiusi, tra le persone che la sfiorano e guarda un po' in alto, verso il cielo.
«La senti? È lei... È la gente che deve guidare il tuo cuore. Non pensare a niente e respira.»
Poi si ferma. Apre gli occhi.

Jimin è fermo, ancora più indietro, con gli occhi chiusi che prova ad annusare l'aria.
Jimin apre di poco un occhio e la guarda.

«Sento un odore veramente strano...»
Yn sorride. «E certo. È passata da poco una carrozza coi cavalli.» Per terra, vicino a Jimin, ci sono ancora le loro "tracce".

«Ecco perché mi sembrava tutta gente di m... »
«Spiritoso. Bella battuta. Sul serio, divertente. Ma che ruolo hai all'interno della tua azienda?»
«Uno importante.»
«Addirittura. Sei un raccomandato di ferro, allora.»
«Per niente. Laureato alla Global Cyber University di Seoul, poi master in Italia ed eccomi qui, senza nessun aiuto esterno.»

«Ma almeno dimmi che non fai battute così in ufficio.»
«Come no, tutti giorni.»
«Ma esattamente che fai?»
«Direttore creativo.»

«Direttore creativo... Ecco perché tutti ridono alle tue battute! Prova a fare una cosa. Scrivi le tue battute e poi dalle dire alla donna delle pulizie. Vedi se, dopo due giorni che le spara in giro, tutti ridono o piange solo lei perché è stata licenziata.»

«La tua è invidia.»

«No, mi dispiace, pura realtà. E poi semmai posso essere invidiosa di chi inventa una variante fighissima nel surf per una tavola gun, magari migliorando la poppa roundtail per fare le curve più larghe. Oppure posso invidiare chi ha avuto la pensata di costruire un reef artificiale al km 58 statale Aurelia. Una figata. Non invidio certo un direttore creativo. Piuttosto, dimmi un po', ma cosa nasconde davvero il tuo titolo?»

«Cioè?»
«Cioè, a parte quelle belle battute, tu, cosa fai sul serio nella tua azienda?»
«Invento quelle pubblicità che ti piacciono tanto, dove c'è una bella musica, una bella donna, è un qualcosa di bello che accade. Insomma io penso tutto quello che ti rimane così in mente che quando vai a fare la spesa o entri in un negozio non puoi non prendere quello che ti ho suggerito.»

«Ah, detto così, suona bene. Insomma, tu riesci a convincere qualcuno a fare qualcosa...»
«Più o meno.»
«Allora potresti parlare anche con la mia prof di matematica, che non mi lascia in pace?»
«Per i miracoli ci stiamo attrezzando.»
«Vecchia. Già sentita.»

«L'ho inventata io tanti anni fa ma me l'hanno rubata.»
«Veramente io la sapevo così... Il possibile lo facciamo, l'impossibile ci proviamo, per i miracoli ci stiamo attrezzando. C'era anche nel telefilm Dio vede e provvede!»

«Sei preparatissima, sai tutto tu, eh?»
«Quello che mi serve. Vieni, vieni, entriamo qui, alle Messaggerie Musicali?» E se lo porta dietro, quasi tirandolo verso un grande negozio pieno di cd, libri, dvd ma anche vhs e musicassette.

«Ehi, ciao, Pepe» Yn saluta un grosso bodyguard all'ingresso.
Maglietta nera, pantaloni neri e grossi bicipiti bianchi e tesi come la sua testa pelata.

«Ciao, Yn, oggi in giro già dal primo pomeriggio, eh?»
«Sì, avevo voglia, fa un caldo... e qui avete l'aria condizionata.»
Pepe si mette in posa e simula una pubblicità.
«...Uuuh, Yn... fa caldo...»
Yn ride. «Non così caldo, Pepe!»

Entrano nel negozio e si perdono subito tra mille scaffali.
Yn prende un libro e lo sfoglia.
Jimin le si avvicina.

«Ehi, sai che quello spot di cui ti parlava Pepe, il tuo amico energumeno, lo hanno fatto i nostri avversari?»
«Pepe non è un energumeno. È un ragazzo dolcissimo. Una persona stupenda. Vedi come ti lasci ingannare dalle apparenze, dall'immagine? Muscoli, maglietta nera, testa pelata e quindi è un cattivo.»

𝐒𝐜𝐮𝐬𝐚 𝐦𝐚 𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 | 𝐏.𝐉𝐌 𝐱 𝐑𝐄𝐀𝐃𝐄𝐑 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora