𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐚

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La Hyundai procede spedita sul raccordo anulare.
Un pomeriggio tranquillo in cui qualcuno ha provato una nuova libertà: regalarsi del tempo.
Ma a volte si è capaci di accettare un regalo perfino da se stessi.

«Ti riporto al motorino?»

«Noj se ne parla proprio. Questo pomeriggio è nostro. E poi sto mettendo a punto nuove idee sulla tua caramella.»

Jimin la guarda. Yn ha il finestrino abbassato è il vento le scompiglia leggerò i capelli, asciugandoli a tratti. Ha un foglio tra le mani è una penna in bocca, che tiene come se fosse una sigaretta, mentre cerca sognante l'idea di chissà quale grande sport.

«Ok.»

Yn gli sorride, poi scrive qualcosa sul foglio. Jimin prova a sbirciare.

«Non guardare. Te lo do solo quando è pronto...»

«Ok. Il definitivo.»

«Che cosa?»

«Si chiama così il lavoro finito.»

«Ok, allora vorrà dire che quando è il momento ti darò il definitivo.»

«»Sì, brava, magari trovassi veramente una buona idea. Potrei regalarti un sacco di tempo!»

«Vedrai che ci riesco, sarò io la musa ispiratrice della pubblicità sulla caramella.»

«Lo spero proprio» e così dicendo mette la freccia ed esce verso Daegu.

«Ehi, ma dove stiamo andando?»

«Da una parte.»

«Lo vedo... siamo usciti dal raccordo.»

«Devo fare una commissione per un mio amico.»

«Quello della telefonata di prima?»

«Sì.»

«E di che si tratta?»

«Ma quante cose vuoi sapere. Non ti distrarre. Pensa alla pubblicità.»

«Hai ragione.»

Yn torna a scrivere qualcosa sul foglio, mentre Jimin segue le indicazioni del navigatore e si ferma poco dopo in una piccola traversa di Daegu.
Ai bordi della strada alcune vecchie macchine arrugginite, qualcuna coi vetri rotti, qualcun'altra con le gomme bucate.
Dei cassonetti distrutti, delle scatole di cartone abbandonate e delle buste di plastica aperte e graffiate da qualche magro gatto che cerca disperatamente un rimedio a quella dieta ormai da troppo tempo forzata.

«Ecco, sono arrivato.»

Yn guarda in giro.
«Ehi, ma che amici hai?! Che hanno a che fare con un posto così.»

«È una commissione speciale.»

Yn lo guarda sospettosa.
«Guarda che se ripassano i tuoi amici carabinieri e ci arrestano per droga, poi glielo spieghi tu ai miei che io ti stavo solo accompagnando...»

«Macché droga, ma ti pare! È una cosa che non c'entra niente. Resta in macchina e spingi quel pulsante quando scendo, così ti chiudi dentro.»

Jimin scende dalla macchina e, andando verso il portone, sente il rumore della serratura che scatta. Sorride. Poi, mentre cerca il nome sul citofono, pensa ai suoi "amici" carabinieri e al fatto che lo stavano arrestando sul serio per droga...

Tutta colpa di quel Sonden e della sua voglia di non essere dimenticato.
E chi se la scorda più quella serata.

Chissà cosa staranno facendo in ufficio.
Speriamo che abbiano qualche buona idea.
Bah, che sciocco! Non mi devo preoccupare...
per quello c'è sempre Yn.
Poi sorride preoccupato. Speriamo.

𝐒𝐜𝐮𝐬𝐚 𝐦𝐚 𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 | 𝐏.𝐉𝐌 𝐱 𝐑𝐄𝐀𝐃𝐄𝐑 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora