𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐚𝐜𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞

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Terza ora. Matematica. Per Yn è una passeggiata. Nel senso che non ci capisce assolutamente nulla, quindi tanto vale andarsi a fare un giro mentalmente. Non stancarsi. Tanto i compiti in classe glieli ha sempre passati Daisy e la prof non interroga mai alla lavagna.

Quindi perché cambiare le cose quando sono andate così bene fino adesso? Yn ha appena finito di scrivere. Prende il foglio a quadretti,
tanto per rimanere un po' in tema, e lo piega perfettamente. Una, due, tre volte, poi la punta, poi due alette a cui fa due piccoli strappi ciascuna, sul fondo. I timoni. Se ne tieni uno giù e l'altro su, fa pure le piroette. Lo guarda. Ecco. Così è di sicuro più preciso. E più veloce. Poi controlla la prof alla lavagna.

«Allora, avete capito? In questo caso dovete considerare solo gli ultimi numeri.»

Appena la prof riprende a scrivere, Yn si alza dalla sua postazione nascosta, esce dalla sua piccola trincea, che poi non è altro che quella secchiona della Lee che le sta davanti, e scaglia con forza l'aeretto appena costruito in direzione di Olly.

«Ahia!»
Ha preso in pieno la Garcia, compagna di banco di Olly, sulla tempia. L'aereo atterra precipitando sul banco e Olly, veloce come un
serpente, lo agguanta dopo quel catastrofico atterraggio e lo nasconde al sicuro, nel suo hangar, sotto il quaderno degli appunti, La prof alla lavagna si gira.

«Che accade? Che succede? Non sono stata chiara?»
Yn alza la mano, giustificandosi.
«No, mi scusi, sono stata i0. Ho detto: ah, ecco. È che prima non mi tornavano bene i conti.»

«Ora invece ti è chiaro? Sennò rispiego questo passaggio.»

«No, no, chiarissimo!»

Daisy ride ma si copre subito la bocca con la mano, sapendo per fettamente come tutto questo non possa assolutamente essere chiaro per Yn. Non è chiaro da almeno cinque anni, da quando stanno in classe insieme e soprattutto da quando lei ha cominciato a pas-
sarle i compiti.

«Allora andiamo avanti. A questo punto dovete considerare la somma ottenuta e ricominciare dalle successive parentesi.»

La prof riprende a scrivere e spiegare alla lavagna, mentre Olly prende l'aeretto da sotto il suo quaderno. Lo apre, stirandolo con
entrambe le mani, curiosa di leggere il contenuto superstite di quel volo avventuroso.

"Olly, tu che sei tanto brava e hai otto in educazione artistica, mi puoi disegnare queste due idee? Allora ti spiego. Si tratta, nel primo..." e segue tutta la spiegazione di due idee, secondo Olly assolutamente scombinate ma originali che hanno per protagonista una ragazza e che la fanno ridere.

Il messaggio finisce con una promessa.

"Allora, me li fai tipo... ora? Ricordi? Le Onde hanno promesso di aiutarsi sempre e comunque in ogni momento difficile.
E se questo non ti bastasse, ladra opportunista e affarista schifosa che non sei altro, sono pronta a scambiare il tuo misero impegno con:
A) cena all'osteria di corso Francia. Costosa ma molto buona come sai;
B) settimana di gelati gratis da SicilyHongdae perfino con la coppa più grande o cono e comunque pezzi da 2,50 euro come minimo;
C) quello che vuoi tu ma a condizione che non sia eccessivo per me. Della serie combinare un'uscita con mio padre che ti piace tanto.... non me lo chiedere neppure."

Olly prende un foglio, lo stacca dal quaderno e lo scrive velocemente. Poi lo appallottola. Guarda la prof. E ancora girata. Allora
lo lancia come il migliore dei playmaker arrivando perfettamente al centro del banco di Yn che subito lo apre.

"Cosa? E io dovrei sgobbare per te dopo che non hai condiviso
neanche a parole i tuoi sporchi e laidi piani notturni... Non se ne parla... Oppure: parla sgualdrina!"

Yn finisce di leggere il biglietto e si appoggia allo schienale della sedia guardandola e autocommiserandosi.

«E dai» le dice sottovoce, da lontano, quasi col labiale. Poi unisce le mani a preghiera. «Please...»

Olly scuote la testa.
«Non se ne parla. Voglio sapere tutto... O dici tutto o non disegno nulla.»

Yn stacca un altro foglio, ci scrive velocemente qualcosa e poi, visto che la prof continua a scrivere, lo appallottola e glielo lancia.

Bomba diretta al posto dell'aereo. Questa volta la Garcia, vedendolo arrivare, pronta si abbassa, schivandolo. Olly lo prende al volo con la destra. Proprio in tempo. La prof si gira e guarda Yn.

«Questo passaggio le è chiaro, Y/s?»

Yn sorride.
«Questo sì! Chiarissimo.»

«E a voi, ragazze?» Alcune alunne più o meno convinte annuiscono. La prof si rassicura.
Sta spiegando in maniera comprensibile.
«Bene, allora procedo.... vado avanti» e riprende a scrivere, non sapendo quanto nessuno di quei calcoli sia veramente chiaro per la maggior parte di quelle ragazze, o almeno per due di loro. Tanto tutti già sanno che matematica non uscirà alla maturità.

Olly divertita apre il nuovo messaggio appena arrivato.
"Sinceramente è meno della metà di quello che hai combinato tu... Comunque ti racconto tutto dopo, a ricreazione. Scripta manent. Disegnam pure! Quindi puoi disegnare le mie due idee per favore?"

Olly la guarda in maniera seria. Poi sottovoce da lontano le dice chiaramente, in modo che si legga bene sulle labbra «Guarda che se
non mi dici tutto... tutto quello che avrò disegnato....» e a questo punto prende in mano il foglio stropicciato che è appena arrivato per
rafforzare il patto, «... te lo strappo. È chiaro?!».

Yn dal suo posto alza la mano sinistra, poi la destra, poi incrocia le dita, poi le bacia, insomma giura rifacendo il verso a Olly dicedole però chiaramente: «Promesso!».

Olly la guarda un'ultima volta. Yn le sorride. E lei, comunque conquistata da quella sua divertente amica, apre l'astuccio pieno di
colori, poi prende da sotto il banco l'album dei disegni e tira fuori un foglio bianco. E, come il più grande dei pittori, leva il cappuccetto del pennarello nero, guarda il foglio delle idee di Yn. Poi si ferma. Cerca nel vuoto l'ispirazione. La trova e allora si tuffa sul foglio e inizia con tratti sicuri e decisi a dare corpo alle fantasie buffe, strane, divertenti e, perché no, anche curiose della sua amica Yn.

Mentre la prof prosegue senza alcun dubbio la spiegazione più chiara che abbia mai fatto.

•T•
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𝐒𝐜𝐮𝐬𝐚 𝐦𝐚 𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 | 𝐏.𝐉𝐌 𝐱 𝐑𝐄𝐀𝐃𝐄𝐑 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora